totti ilary noemi

COME DAGO-ANTICIPATO, CI SARA’ UNA BATTAGLIA LEGALE TRA TOTTI E ILARY - DOPO LE FOTO DI "CHI", SULL'INCONTRO NOTTURNO DELL’EX CAPITANO CON LA NUOVA FIAMMA NOEMI BOCCHI, C'E' STATO L’ULTIMO SCAZZO TRA I DUE CHE HA FATTO SALTARE ALL'ULTIMO IL COMUNICATO CONGIUNTO - “I MESSAGGI SOSPETTI” TROVATI DA LUI SUL CELLULARE DI LEI E I CONTI DI UNA SEPARAZIONE COMPLICATA - LA CASA IN CUI VIVEVANO ENTRAMBI RESTERÀ A LEI, CHE RIMARRÀ AD ABITARCI CON I FIGLI. MA COSA ACCADRA’ PER LE 9 SOCIETA’? (HANNO FATTURATI MOLTO MAGRI E LA "TOTTI SPORTING CLUB"  E' IN MANO A ILARY) - DOTTO: “DOVEVANO ESSERE LA NUOVA CASA VIANELLO MA LE DONNE EMANCIPATE NON CE LA FANNO PIÙ A SOSTENERE I PUPONI”  

 

Giancarlo Dotto per il Corriere dello Sport

 

totti ilary

I due si lasciano. Non è una bugia e non è nemmeno una barzelletta. La notizia oscura tutto il resto, la siccità, il quarto vaccino e le celebrazioni del mondiale ’82 in Italia, gli incendi, i Maneskin, Dybala e i cinghiali a Roma. In un mondo sempre più trasformato in un gigantesco refettorio dove tutto è deglutibile gossip a tempo pieno, Francesco e Ilary ci fanno sapere che, sì, è finita, e che hanno trovato le parole per dirsi addio. La scodella era colma. Ci hanno messo tanto tempo, forse troppo dicono alcuni della cerchia, per trovarle queste parole ma non era per niente facile. “L’emozione non ha voce” canta Celentano. Era anche la loro canzone preferita di quando tubavano felici. E l’addio, la fine di un amore, che emozione è, e che voce ha? 

 

L’attesa del comunicato è stata la parte più eccitante. Sarà un testo lirico, struggente, bagnato di pianto, o arida prosa battuta nello stile di un’agenzia? Doveva essere un comunicato congiunto per una separazione consensuale di due ex ragazzi che hanno smesso da tempo di essere congiunti e sensuali, l’uno agli occhi dell’altra e viceversa. Sono stati, invece, due comunicati che più disgiunti non si può. Gelido e definitivo quello di Ilary. Decisamente più “sentimentale” quello di Francesco, attento a riconoscere la storia che è stata e che più non sarà. Ai contemporanei, l’esegesi dei testi. Interpretazioni e sentenze. 

 

MEME SULLA SEPARAZIONE TRA FRANCESCO TOTTI E ILARY BLASI

Addio che Dagospia il Blasfemo ha dovuto anticipare due volte in cinque mesi prima di essere creduto. La prima volta, lo scorso 21 febbraio, fulmine a ciel sereno sdegnosamente smentito, da Ilary soprattutto che, dalla sua amica Toffanin, lamentò in diretta televisiva tanto “accanimento” contro la sua famiglia e un probabile “complotto” di matrice incerta. 

 

Vent’anni di amore, diciassette di matrimonio, tre figli bellissimi e avrebbero potuto essere molti di più nelle promesse dei due e nell’auspicio delle masse. Saremo capaci di versare qualche lacrima? Se sì, che lacrime piangeremo? Il sarcasmo, intanto, si diffonde nei social come una lava acida. Tra quelli che chiedono la mediazione di Mattarella, in alternativa di Maurizio Costanzo e quelli che “…Diteci che non è vero, non siamo pronti per una notizia così. Cercheremo di reagire con dignità”. 

 

MEME SULLA SEPARAZIONE TRA FRANCESCO TOTTI E ILARY BLASI

La malvagità dei social non conosce tregua. Bascula tra l’insulto esplicito e la battuta spicciola. Zelig s’è infiltrato come un tarlo irrispettoso nel tessuto sociale. Non c’è più rispetto per l’amore, né per la morte. Tutti comici in cerca di una scrittura o di un like, incluse le agenzie di pompe funebri che, sulle bare degli altri, è tutta una gara di calembour. 

 

Peccato, sì. O forse no. Dovevano essere la nuova casa Vianello, la casa Totti. E, invece, niente casa. Non è cosa. Erano una coppia perfetta. Una storia perfetta. Belli, giovani, il successo che sfonda le porte, pallone e bellezza. Biondi e celesti, occhi che sono cartoline del mare, dell’amore e di Roma. Amati, tutt’al più invidiati. Francesco e Ilary. I due crescono insieme, poggiandosi l’una sull’altro. All’inizio è più Ilary che si poggia su Francesco, già celebre Pupone e re di Roma. Lei che faceva i provini per “Passaparola”. Quando era la storia di due ragazzi semplici, due “coatti” di talento, eternamente a dieta, i sedici maccheroni a cena e il film preso a noleggio sotto casa quando non avevano paura o pudore di dirsi felici. I figli, uno dopo l’altro. Cristian, Chanel, Isabel. Naturalmente biondi, naturalmente bellissimi. 

totti e ilary da chi

 

«Siamo due antichi, io e Ilary. Le cose strane noi non le famo». Una delle tante perle sparse nei quindici minuti della prima intervista doppia dei due su Italia 1 di qualche anno fa. Quando il Pupone si lasciava fare di tutto. Memorabile show la prova del pannolino con il bambolotto di gomma. Lanciato allora ufficialmente il guanto di sfida ai coniugi Beckham, Victoria e David, l’appeal servito alle masse. Il mancato benzinaio di Porta Metronia contro il dandy cosmetizzato in arrivo eternamente da Los Angeles.

 

La star che sbarca dalla Rolls con i trampoli di venti centimetri, tutta diamanti, lingerie e Armani, di giorno e di notte, contro la ragazza acqua e sapone che la notte s’infila il pigiama extralarge e i calzini di lana, per lo sconforto del Pupone («Non me ce fa’ pensa’, me passa la voglia. Prima che la spoglio ce metto tre ore»). Ai vari Brooklyn, Romeo e Cruz, i tre pargoli dei Beckham, i Totti oppongono i loro, la “tripletta” di cui Francesco va più fiero. 

 

TOTTI ILARY

Sappiamo tutto dei due. Che quello di lui è stato un colpo di fulmine, mentre a lei è toccato in sorte “un lento innamoramento”. Che il sesso interessa molto più a lui che a lei («Lo farei tutti i giorni, di Ilary mi piace tutto»), ma che la più fredda Ilary «quando arriva la sera ha sempre un gran mal di testa...», per cui si deve accontentare di tre volte alla settimana, grazie al fatto, dice Francesco, che «il pianto alla fine frutta».

 

Ilary ci fa sapere che il Pupone russa, non sa stirare, ed è geloso. Un Otello. Lui conferma («T’ammazzo»). Lo choc della prima volta. «Me l’ha messo sul cruscotto il test che stava incinta, ho cominciato a sbandare, stavo anda’ addosso a ‘na montagna». Sappiamo che Ilary era laziale. «Una cazzata», smentisce Francesco l’”antico”, che non si è mai fatto una canna e non sarebbe emotivamente in grado di reggere la disfatta di un figlio che si presenta alla porta con un compagno («Porco dinci, m’ammazzo... però alla fine ce po’ sta’») e che l’esperienza omosessuale «non fa parte del mio repertorio». E così, se la Spice dice pubblicamente del suo David «La gente non sa quanto sia spirituale e intelligente», Ilary ci fa sapere del suo che «non sa stirare, però non fa la pipì sulla tavoletta», mentre Totti, tenerone, ci svela che i due dormono la notte a cucchiaino, e come se no?

 

CHI SEPARAZIONE TOTTI ILARY

Una coppia inossidabile, sembrava. Bravi a resistere a tutto, ai colpi di Vento, alle spine dei Corona. E le dediche. Roba da Pupone il Guerriero. Alle telecamere, “Ilary ti amo”. Ostentate a torace espanso “6 unica!”. Il primo parto simulato con l’aiuto del pallone, il dito a mo’ di ciuccio che diventa virale. E l’apoteosi. L’altro, forse ancora più sofferto, addio. Quello al pallone. L’Olimpico strapieno nella celebrazione di un lutto che a Roma non si vedeva dal giorno del funerale di Sordi. L’abbraccio infinito di Ilary. E il guerriero che finalmente troverà pace e rifugio per sempre nell’amore di lei. Cinque anni dopo, tutto finito. 

 

Dovevano essere i nuovi Mondaini e Vianello della televisione ma anche nella vulgata nazional popolare. Designati a furor di popolo. A quanto pare non ce l’hanno fatta ad attraversare il deserto che prima o poi si spalanca per qualunque coppia al mondo. Quel più nulla da dirsi che per quel genio di Alberto Savinio è lo stato di grazia delle coppie, per tutti gli altri l’antefatto della fine. Si chiama Noemi l’incidente di turno, nome perfetto in un mondo fatto gossip, ma poteva chiamarsi in qualunque modo. La coppia era già a boccheggiare nel suo deserto. Diventata negli anni più un marchio che una storia, prigioniera dei suoi asset aziendali, del suo essere sempre più pubblica per lo sguardo del mondo, cioè del nulla, e sempre meno privata. Privata di tutto, della possibilità di reinventarsi e di ritrovarsi, lontana dai riflettori.  

 

IL TRIANGOLO TOTTI ILARY BOCCHI BY SARX88

Piccole donne crescono. Le donne emancipate non ce la fanno più a sostenere i puponi che noi siamo, teneri ma inetti e affetti dal vizio paleomaschio di crederci padroni delle nostre donne. Topica bestiale. Vale per tutti noi puponi, vale ancora di più per chi, divo del pallone, intoccabile, una città ai suoi piedi, vive nell’ingannevole illusione del “tutto mi è concesso”. Ti sembra un’armatura d’acciaio e, invece, è solo una vacua bolla scoppiabile. Francesco, chi lo direbbe, o forse sì, il più romantico dei due, il più ingenuo, oggi anche il più fragile e il più apprensivo. Oggi costretto a misurarsi con il vuoto di Ilary, dopo essere stato costretto, quasi con la forza, a misurarsi con il vuoto del suo giocattolo prediletto, il pallone.  

 

In attesa di capire cos’è l’amore, se una tenera allucinazione sospesa tra ormoni in tempesta e lirici palpiti adolescenziali, fragile comunque come una casa di marzapane o la conseguenza rocciosa di un morboso delirio che si ostina nel tempo a dispetto di tutto, solo a patto di reinventare costantemente il tuo “amato” e la tua “amata”, lui che mette pancia, perde capelli, soffre di gotta, abulico e traditore, lei che ingaggia un’infernale battaglia contro il tempo e le rughe che la torturano. Amarsi nonostante tutto, scambiarsi due carezze nella polvere che avanza. Francesco e Noemi, Ilary e chissà chi, ma non sarà mai la stessa cosa.  

francesco totti

 

 

 

LA LITE SULLE FOTO, I MESSAGGI E GLI IMMOBILI

Da open.online

 

Alla fine salta anche il comunicato congiunto. La separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi, annunciata a febbraio, smentita furiosamente dai protagonisti è stata infine confermata ieri da lei. Proprio mentre il settimanale Chi lanciava una cover con la cronologia e immagini rubate che documenterebbero l’incontro notturno dell’ex capitano della Roma con la presunta nuova fiamma, due giorni prima dell’ufficializzazione della separazione.

 

«Dopo vent’anni insieme e tre splendidi figli, il mio matrimonio con Francesco è terminato. Il percorso della separazione rimarrà comunque un fatto privato e non seguiranno altre dichiarazioni da parte mia. Invito tutti a evitare speculazioni e, soprattutto, a rispettare la riservatezza della mia famiglia», ha detto lei all’Ansa ieri sera.

totti ilary

 

Quanto a lei, il quotidiano racconta che tutto è precipitato circa cinque mesi fa. Francesco avrebbe trovato “messaggi sospetti” sul suo telefonino, raccontano le cronache e il gossip. Chissà come, visto che ogni cellulare ha un sistema di password e impronte digitali che lo protegge. Ilary era stata accostata all’attore Luca Marinelli (vicenda smentita furiosamente). Totti qualche giorno fa si è fatto accompagnare da un amico a casa della nuova fiamma alle 20,30 e ci è rimasto fino alle 2,30. Ilary, che a breve partirà per un viaggio in Africa, ha costruito un rapporto a Milano, racconta sempre il quotidiano.

 

Le nove società e gli immobili

La parte economica è la più brutta in ogni separazione. La casa in cui vivevano entrambi resterà a lei, che rimarrà ad abitarci con i figli. All’ex capitano della Roma sono riconducibili sette società immobiliari in cui Totti ha investito i guadagni da calciatore. La showgirl ne ha due. Il matrimonio è in separazione dei beni. Ilary ha due sole partecipazioni al 90%: la Number Five srl e la Società Sportiva Dilettantistica Sporting Club Totti. Nella prima il padre di lei, Roberto, è amministratore unico. La seconda gestisce il centro della Longarina.

 

totti ilary

Ma l’impero dei Totti è soprattutto immobiliare. La società si chiama Vetulonia, come quella via di Porta Metronia dove il campione è nato citata sempre nelle canzoni a lui dedicate dal folklore romano. Repubblica ricorda invece che la gestione dell’immagine, della pubblicità, delle apparizioni tv, film, libri e serie televisive è affidata alla NumberFive, una società che è invece tutta della famiglia Blasi. È quella la società che stipula tutti i contratti extracalcistici dell’ex capitano della Roma. E infatti, racconta il quotidiano, il primo segnale di rottura è stato l’allontanamento della sorella di Ilary Blasi che curava la comunicazione di Totti.

 

(…)

TOTTI ILARY SILVIA BLASITOTTI ILARYTOTTI ILARYILARY TOTTITOTTI ILARYtotti nella notte da noemi da chitotti nella notte da noemi da chinoemi bocchi a tirana foto gmt 538TOTTI NOEMInoemi bocchi a tirana foto gmt 537noemi bocchi a tirana foto gmt 536totti in tribuna a tirana con il figlio christian foto gmt 539noemi bocchinoemi bocchitotti in tribuna a tirana insieme il figlio christian foto gmt 539TOTTI NOEMI 12noemi bocchi noemi bocchi noemi bocchi NOEMI BOCCHINOEMI BOCCHI TOTTI ILARY

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...