Marco Bonarrigo per il "Corriere della Sera"
Marcell Jacobs cercava una svolta tecnica di alto livello e, forse, la giusta distanza dall’Italia che l’ha amato ma anche soffocato dopo i trionfi di Tokyo e i tanti problemi fisici.
La svolta è arrivata ieri: «Sono felice di annunciare che il mio nuovo allenatore è Rana Reider — ha scritto l’olimpionico — e che mi allenerò principalmente in Florida, a Jacksonville, con atleti di livello mondiale come De Grasse, Bromell, Hakim Sani-Brown e Marvin Bracy».
Rana Reider, americano, 51 anni, è un coach di primissimo piano della velocità e dei salti in estensione.
Sul cambio radicale geografico e di tecnico (dopo l’addio a Paolo Camossi) non ci sono dubbi, sul nuovo gruppo di compagni di fatica sì. De Grasse, canadese, sei medaglie olimpiche tra 100, 200 e 4x100, ha lasciato coach Reider a inizio anno per spostarsi a Orlando da John Coghlan mentre l’addio di Bracy, due argenti mondiali e 9”85 sui 100 metri, ora preparato dall’ex sprinter Dennis Mitchell, risale alla settimana scorsa: ieri, letto sui social il messaggio di Jacobs, Bracy ha precisato di non aver più nulla a che fare con il vecchio coach.
Lasciato anche da Adam Gemili (ora a Padova con Marco Airale), Christian Taylor e Dafne Schippers, a Reider, titolare del Tumbleweed Track Club, restano Sani-Brown, Bromell e ora Jacobs.
Tutti smentiscono che gli addii siano provocati dai «problemi che Reider sta attraversando» (De Grasse) ma le polemiche attorno al coach si susseguono dal 2015, quando la federazione britannica lo allontanò per una «relazione impropria» con una 18enne scoperta durante i Mondiali juniores. Reider tornò allora in Florida con il suo gruppo ma vide cancellate le borse di studio ai suoi atleti dalle federazioni olandesi e britanniche che lo consideravano persona non gradita.
Lo scorso anno il quotidiano londinese The Times ha dedicato al Tumbleweed Track Club un reportage durissimo intitolato «La fabbrica delle medaglie inquinata dal doping e dagli abusi» in cui si citava, tra gli altri, il caso di una delle pupille di Reider, Blessing Okagbare, squalificata per 11 anni per positività multiple.
Nel 2022 World Athletics rifiutò il pass per i Mondiali di Eugene al tecnico che cercò comunque di entrare nell’area di riscaldamento. Bloccato dalla polizia venne diffidato formalmente — pena l’arresto — ad avvicinarsi all’area.
(..)