Luciano Moggi per “Libero quotidiano”
Rimbomba e si dissolve nel cielo il grido «The Champions» in un San Paolo gremito che acclama il Napoli: la speranza, ultima a morire, è dipinta nella faccia di questi tifosi, battere il Real campione del mondo sarebbe stato il sogno della vita. Purtroppo non si è avverato, è stato Zidane a prevalere. Grande comunque la prestazione dei napoletani nei primi 45 minuti contro un Real in attesa: due disattenzioni della difesa vanificano il gol di Mertens e quanto di buono fatto fino lì.
Sarri ha tentato di giustificare la disposizione a zona in occasione dei due gol presi da corner senza però ottenere consensi. Si sa infatti che Sergio Ramos sui calci d'angolo anziché sostare in area vi entra di corsa per colpire con più violenza, per cui qualcuno avrebbe dovuto frapporsi per frenarlo, anche a costo di fare fallo...
Se lui ti frega una volta e si ripete subito dopo, vuol dire che non è marcabile a zona ma significa anche - e purtroppo - che né Albiol né Koulibaly e tanto meno Sarri avevano capito la lezione. Se del Real il migliore è stato proprio Ramos, nel Napoli tutti bene (che pubblico!) mentre il peggiore è De Laurentiis, che trova modo di polemizzare contro la stampa e contro il giornalista della Gazzetta, Mimmo Malfitano, come se la sconfitta dipendesse da questa persona che, tra l'altro, è stimata da tutti per la sua serietà.
Non gli era bastata la dichiarazione nel post Madrid, ha voluto attizzare nuove polemiche. Bisogna riconoscergli il merito di aver riportato il Napoli in serie A ma troppa è la differenza con il patron storico, Corrado Ferlaino, verso il quale tutti hanno il massimo rispetto e chi vi scrive la massima stima per aver collaborato con lui, in qualità di Direttore Generale, negli anni in cui arrivò Maradona e fu costruita la squadra capace di vincere due scudetti, una Supercoppa, una Coppa Uefa e la Coppa Italia.
Ora, il Napoli ospita il Crotone e deve rituffarsi all'inseguimento del secondo posto della Roma. I giallorossi saranno a Palermo dove un nuovo presidente (?) ha sostituito (per ora?) Zamparini: da questo cambio gli isolani riceveranno sicuramente una spinta emotiva... non è dato sapere in quale direzione.
La Lazio ospita lunedì il Toro per avvicinare proprio il Napoli ma anche garantirsi un posto in Europa League: impegno non facile ma alla portata. L'Inter a San Siro ospiterà la grande rivelazione del campionato, quell'Atalanta che ha messo in difficoltà quasi tutte le squadre incontrate: sarà un'incontro spareggio per assicurarsi l'Europa. Stesso discorso per il Milan, solo che i rossoneri saranno stasera allo Stadium, fortino della Juve.
Purtroppo, ancora, dobbiamo registrare quanto cara possa costare al club bianconero questa supremazia calcistica. È risaputo come in Italia regni sovrana l' invidia che è l' arma dei deboli, le cui insinuazioni ne costituiscono la forza per tentare di stravolgere le situazioni e buttar giù chi sta dimostrando di saper lavorare per il bene della propria azienda e per il calcio italiano.
È ora il turno di un bravo manager, Andrea Agnelli, coinvolto in una non precisata connivenza a livello di biglietti con alcuni boss della malavita. Per chi conosce Andrea, è un' accusa che farebbe ridere anziché piangere, rimbalzata su tutti i giornali nonostante le smentite del Procuratore Federale, Pecoraro. La Juve è di nuovo sotto l' attacco di chi non sa batterla sul campo. Non bastava quanto successo nel 2006...