IL DRAMMA DEL “RE LEONE” - BATISTUTA FATICA A CAMMINARE: “QUESTO È IL RISULTATO DEL MIO LAVORO SENZA TREGUA IN CAMPO. NON MI SONO MAI TIRATO INDIETRO ANCHE QUANDO STAVO MALE- UNA VOLTA DISSI CHE IL CALCIO NON MI PIACEVA. ERA UNA MENZOGNA. PER IL FOOTBALL SONO ARRIVATO AL PUNTO DI COMPROMETTERE LA MIA SALUTE” - VIDEO

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Daniele Dell' Orco per Libero Quotidiano

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È prassi consolidata continuare a vedere sotto i riflettori i grandi fenomeni del calcio anche dopo il ritiro. Chi diventa allenatore, chi direttore sportivo, chi vicepresidente. Incapaci, in qualche modo, di allontanarsi dal mondo del pallone e quindi sempre e comunque al centro dell' attenzione.

 

Quando invece una leggenda del passato rimasta nel cuore di milioni di tifosi sceglie la via del buen ritiro virgiliano, diciamo pure bucolico, qualche rumor bisogna pur inventarlo. Gabriel Omar Batistuta, per tutti Batigol, è tornato in Argentina nel 2005 ad occuparsi dei suoi terreni a Reconquista.

 

Dei suoi 48 anni ne ha trascorsi una ventina nel calcio professionistico, segnando caterve di reti: 300 in 553 presenze con i club, 54 in 77 presenze con la Nazionale. Uno dei più grandi attaccanti che il calcio italiano abbia mai ammirato, un fenomeno che soprattutto alla Fiorentina e alla Roma ha lasciato una traccia indelebile del suo passaggio.

 

RE LEONE Ma essendo un patrimonio del calcio mondiale, le notizie che ciclicamente arrivano dal Sud America riguardo le sue condizioni di salute colpiscono al cuore tutti gli appassionati di questo sport.

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Già nel 2012 iniziarono a circolare voci allarmanti secondo cui il Re Leone fosse ormai ridotto immobile nel letto impossibilitato a camminare per via delle infiltrazioni subite alle ginocchia durante la sua carriera. Girarono persino del virgolettati attribuiti al bomber e al suo desiderio di farsi amputare le gambe. Addirittura ci fu chi parlò di Sla. Circostanze queste smentite sia dal suo chirurgo che da lui stesso. In realtà l' usura di cartilagini e tendini in tanti anni di carriera gli provocava dolori insopportabili alle gambe, con tutto il peso del corpo che premeva sulle ossa.

 

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Dopo varie operazioni però, la situazione è migliorata e Batistuta è riuscito addirittura ad iniziare a giocare a polo, sua nuova passione, oltre che a golf. Dopo qualche esperienza come commentatore televisivo, tra il 2010 e il 2011 è stato nello staff della nazionale argentina, e nel 2013 ha lavorato come dirigente del Colòn.

 

BATISTUTA TOTTI MONTELLA BATISTUTA TOTTI MONTELLA

Ora, in una lunga intervista su Fifa 1904 (il magazine della federazione mondiale), Batigol fa di nuovo chiarezza: «Una volta dissi che il calcio non mi piaceva. Lo feci però solo per proteggermi, per alleggerire la pressione della stampa e dei tifosi. Era una menzogna. Da piccolo preferivo fare altro, è vero, ma poi crescendo il calcio è diventato la mia passione e il mio lavoro. In realtà amo tutto del football, la tattica, gli allenamenti, le partite. Sono arrivato al punto di compromettere la mia salute».

 

SALGADO - TOLDO - MARADONA - INFANTINO - ZENGA - BOBAN - BATISTUTA - TREZEGUET SALGADO - TOLDO - MARADONA - INFANTINO - ZENGA - BOBAN - BATISTUTA - TREZEGUET

Una carriera condotta senza risparmiarsi mai. Con le inevitabili conseguenze fisiche e gli acciacchi più o meno permanenti. «Ho difficoltà a camminare. Questo è il risultato del mio lavoro senza tregua in campo», spiega Batigol, «non mi sono mai tirato indietro, ho messo sempre il massimo impegno anche quando stavo male. Una cosa è certa, ho dato più di quello che avrei dovuto e potuto».

 

CITTADINO ONORARIO In Argentina l' affetto per il Re Leone è immutato, sarà anche perché, oltre ad essere il secondo marcatore di tutti i tempi nella storia dell' Albiceleste (superato nel 2016 da Messi, fermo ora a 58 gol in 118 presenze), fu un suol gol a regalare alla Selecciòn l' ultima vittoria in campo internazionale:

 

la Coppa America del 1993. Dopo essere stato nominato cittadino onorario di Firenze, nelle ultime settimane si era parlato di un suo coinvolgimento nella trattativa di acquisto del club Viola. Altre falsità, altre congetture. A Batigol, invece, dopo una carriera passata a mitragliare avversari, interessa solo starsene in pace.

 

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