I SAUDITI RISCHIANO DI SGONFIARE IL PALLONE EUROPEO CON UNA VAGONATA DI PETRODOLLARI – ALTRO CHE FAIR PLAY FINANZIARIO, I CINQUE PRINCIPALI CLUB DELLA SAUDI PRO LEAGUE HANNO SGANCIATO PIÙ DI UN MILIARDO DI EURO PER COMPRARE I CARTELLINI E GARANTIRE STRATOSFERICI INGAGGI ANNUALI A 20 CALCIATORI DI PRIMO LIVELLO, DA BENZEMA A MILINKOVIC-SAVIC – LA “RICCA” PREMIER LEAGUE TEME DI ESSERE SACCHEGGIATA E CHIEDE L’INTERVENTO DELLA FIFA...

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Estratto dell’articolo di Gianluca Oddenino per “La Stampa”

 

marcelo brozovic marcelo brozovic

«Questo è soltanto l'inizio». Più che una promessa, sembra una minaccia quella formulata dai dirigenti della Saudi Pro League dopo aver sconvolto il mercato europeo a suon di petroldollari. Un pozzo senza fondo, in poche settimane i principali cinque club hanno speso più di un miliardo di euro per comprare i cartellini e garantire stratosferici ingaggi annuali a 20 calciatori di primo livello […]

 

«L'influenza dell'Arabia Saudita è enorme - denuncia Jurgen Klopp, tecnico del Liverpool - e poi non possono chiudere tre settimane dopo rispetto a noi». Così la Premier si è già attivata con Fifa e Uefa per denunciare il caso e cercare di mettere un limite temporale simile, temendo un nuovo assalto senza più la possibilità di sostituire chi parte, però l'attivismo degli inglesi nasconde ben altro.

 

karim benzema karim benzema

Abituati a comprare chi e quando volevano, ora in Inghilterra hanno scoperto che c'è sempre qualcuno più ricco che può cambiare le regole del gioco. […]

 

Cristiano Ronaldo aveva tracciato la nuova rotta lo scorso gennaio, lasciando il Manchester United per firmare un accordo da oltre 200 milioni di euro all'anno, e altri top player l'hanno seguito. Grazie alla spinta del Pif - il fondo d'investimento pubblico che detiene Al Ittihad, Al Ahli, Al Nassr e Al Hilal oltre al Newcastle di Tonali - non ci sono limiti di spesa e poi i club sauditi non devono sottostare alle regole del Fair Play Finanziario.

 

Così possono convincere Benzema a lasciare il Real Madrid per un contratto biennale da 400 milioni oppure spenderne 60 per avere Malcom dallo Zenit, ma anche dare uno stipendio da 18 milioni annui a Gerrard per allenare l'Al Ettifaq (solo Guardiola al City lo batte come ingaggio).

 

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Anche l'Italia è stata travolta da questa rivoluzione opulenta: non attira più i campioni e li sta perdendo. Brozovic ha lasciato l'Inter vice campione d'Europa per giocare con CR7 nell'Al Nassr, mentre Milinkovic-Savic ha detto di no alla Juventus (così come l'ex milanista Kessié, pronto a firmare con l'Al Ahli che tratta anche il difensore romanista Ibanez) e presto potrebbe avere Verratti come compagno di squadra nell'Al Hilal. Il centrocampista azzurro, zero presenze in Serie A, ha già accettato la proposta di un triennale da 156 milioni e l'unico ostacolo è il Psg del qatarino Al-Khelaifi che vuole 80 milioni per il cartellino.

 

marcelo brozovic marcelo brozovic

La Saudi Pro League inizia la prossima settimana - debutto venerdì - con 18 squadre di 13 diverse città (le migliori giocano a Riad e Gedda), mentre a dicembre l'Arabia Saudita ospiterà per la prima volta il Mondiale per club. Investimenti miliardari per cambiare la geografia del pallone («Continueremo a spendere soldi», sorride Peter Hutton, membro del board della lega saudita) e ripulirsi l'immagine con la speranza di ospitare la Coppa del mondo nel 2030, ma adesso si muovono gli altri campionati e le federazioni. […]

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