PIPPO A TUTTA VELOCITÀ! – IL “SEGRETO” CHE HA PERMESSO LA RIMONTA E LA VITTORIA DELL’ORO AI MONDIALI DI CICLISMO A FILIPPO GANNA È STATO IL RAPPORTO CHE HA FATTO MONTARE SULLA BICI: LA CORONA ANTERIORE HA LE DIMENSIONI DI UN PIATTO DELLA PIZZA, PER FARLA GIRARE CI VUOLE UNA FORZA MOSTRUOSA – QUESTO È COSTATO ALL’ITALIANO UNA PARTENZA PIÙ LENTA MA, PEDALANDO A TUTTA VELOCITÀ, È RIUSCITO A RECUPERARE BATTENDO L’INGLESE BIGHAM

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Estratto dell’articolo di Marco Bonarrigo per “il Corriere della Sera”

 

filippo ganna oro mondiale nell inseguimento glasgow 1 filippo ganna oro mondiale nell inseguimento glasgow 1

Nessun ciclista sano di mente farebbe montare sulla sua bicicletta un rapporto con 66 denti sulla corona davanti (le dimensioni di un piatto da pizza) e 15 su quella dietro, come quello che Pippo Ganna ha scelto per il suo «Bolide» di carbonio e titanio ieri sera sulla pista di Glasgow: lo sviluppo metrico è così lungo che per sbloccare la catena a qualunque essere umano che non sia Ganna servirebbe la spinta prolungata di due culturisti.

 

Gli azzurri della strada hanno deluso, com’era purtroppo prevedibile? Quelli della pista faticano ad ingranare in questi Mondiali scozzesi? Niente paura, alle 20.45 di ieri sera SuperPippo Ganna, con una scelta tecnica estrema e di grande coraggio, ha risollevato l’umore grigio dei tifosi italiani disputando una finale dell’inseguimento individuale ai limiti della fisiologia umana. A mille metri dal traguardo, Ganna perdeva infatti due secondi e due decimi dall’amico, rivale e compagno di squadra Dan Bigham, talentuoso ingegnere britannico.

filippo ganna oro mondiale nell inseguimento glasgow 3 filippo ganna oro mondiale nell inseguimento glasgow 3

 

A quel punto nessun tecnico preparato e ferrato in matematica avrebbe scommesso un euro sulla rimonta del piemontese, che con un ritardo così pesante era destinato inevitabilmente all’argento. L’azzardo tecnico di Ganna (montare un mostruoso, impossibile rapporto che lo costringe ad un avvio dai blocchi enormemente più lento rispetto ai rivali) sembrava essergli stato fatale.

 

E invece negli ultimi quattro giri il piemontese, facendo girare il catenone come la macina di un mulino (115 pedalate al minuto) ha recuperato mezzo secondo a tornata, volando l’ultimo chilometro in 57” e battendo il povero Bigham di 5 centesimi di secondo. L’ultimo giro, divorato in 14”241 a 63,2 km/h di media, non ha paragoni nella storia della specialità. […]

 

La festa dell’inseguimento azzurro non è finita perché Jonathan Milan, il giovane friulano che ha dominato le volate del Giro, ha steso l’esperto portoghese Oliveira nella finalina per il bronzo colorando il podio di azzurro. […]

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