juventus city allegri motta capello guardiola

JUVE, PER GIOCARE COSI’ BASTAVA ALLEGRI! I BIANCONERI SUPERANO IL CITY CON UNA GRAN DIFESA E CONTROPIEDE, LA RICETTONA DI TANTI SUCCESSI CON "ACCIUGHINA" - IL CITY (SENZA RODRI) È IN MEZZO A UNA STRADA. CAPELLO ASFALTA GUARDIOLA IN DIRETTA SU "SKY SPORT": “HAALAND NON RICEVE UN CROSS. MA COME È POSSIBILE? FORSE DOPO TUTTI QUESTI ANNI NON SOPPORTANO PIÙ IL TECNICO PERCHÉ POI..."

Da corrieredellosport.it

 

thiago motta allegri

"Il City di adesso lo affrontano tutti con più coraggio perché loro fanno girare la palla senza costrutto, fanno sempre lo stesso gioco". Fabio Capello dagli studi Sky Sport lancia bordate al Manchester City di Guardiola in crisi di risultati e di identità. I Citizens hanno perso contro una solida Juve lanciando ancora chiari segnali di malessere: "Haaland non ha ricevuto un cross.

 

Qualche volta vorrai lanciare bene questo attaccante? Vuoi provare a fare un qualcosa di diverso? Avevano giocatori con più qualità che dribblavano, adesso sono piatti. Aspettano di recuperare palla e ripartire in contropiede. Il City è lento nella testa e nel gioco, non ha più quella velocità che aveva prima. Non ci sono giocatori che fanno la differenza, non hanno la rabbia e la fisicità che metteva in difficoltà gli avversari. Prima perdevano la palla e la riconquistavano subito, ora non è più così".

 

guardiola juventus city

L'analisi di Capello si fa poi ancora più spietata: "Forse dopo tutti questi anni non sopportano più Guardiola perché poi ad un certo punto Pep non ha più nulla da dargli di nuovo. Ripeto, Haaland non ha ricevuto un cross: non sanno come innescarlo. Non hanno più il dinamismo di una volta. L’unico che salta l’uomo è Doku ma poi non sa cosa fare. De Bruyne non è più lo stesso, Foden deve essere reinserito al centro del gioco. La situazione è seria e sinceramente non saprei cosa consigliare a Pep per uscirne". conclude Capello.

 

 

 

JUVE-CITY 2-0

Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport

Contava soltanto vincere, fare della legna. Il risultato. Conta aver battuto il Manchester City e poco importa se Guardiola ha perso sette delle ultime dieci partite. Contano i punti, la classifica, l’uscita dal momento, più che i giudizi, le prime diffidenze. Conta l’attenzione che la Juve ha messo fin dal primo istante. Grande difesa e gran contropiede, come nella migliore tradizione della Casa. La ricettona di tanti successi.

 

Contano in particolare le prove di Danilo, Gatti e di Locatelli, che quando c’è da mettere il piede e il fisico non si fa mancare.

juventus city

 

E conta che Vlahovic sia tornato a segnare e che Yildiz abbia completato una partita matura nella quale ha infilato anche un paio di accensioni, oltre a un’apprezzabile costanza nei rientri.

 

La Juve ha trovato aperto, il City chiuso, anche da Di Gregorio. La Juve ha giocato sempre in undici, il City in nove e mezzo: Haaland è stato imbarazzante, de Bruyne a tratti ridicolo. Grealish s’è fatto notare un po’ solo quando è tornato nella posizione naturale, largo a sinistra: in mezzo è stato un disastro.

 

Ci sono stati troppi momenti in cui il City ha fatto tristezza: un lontano ricordo la squadra-guida del calcio europeo, palpabilissima la crisi. Nelle tante lentezze e nell’imprecisione del palleggio, nella scarsa mobilità senza palla di centrocampisti e attaccanti si è intravisto lo sconcertante spiazzamento di Guardiola.

 

Un teller che non funziona, il suggerimento che non arriva e non può arrivare. L’assenza di Rodri, l’usura di Kyle Walker, la voglia di andarsene di Bernardo che ha ormai compiuto due anni (la voglia), la partenza del manager Omar Berrada per lo United e quella ormai prossima di Beguiristain: tutto sta contribuendo ad accelerare la fine di un’epopea per quella che da qualche tempo è diventata la prima squadra di Manchester.

capello guardiola

 

Pep aveva deciso di chiudere alla fine di questa stagione, ma è stato convinto a restare con i milioni - una montagna -: i soldi non gli hanno fatto tornare il sorriso. Soltanto altre vittorie in serie possono fungere da efficace e unico antidepressivo.

 

Il prossimo turno vedrà il City a Parigi. Guardiola è in mezzo a una strada.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...