D.Spa. per il “Corriere della Sera” - Estratti
Verstappen vola, ma la Red Bull è una polveriera. La faida interna prosegue a colpi pesantissimi. L’ultimo capitolo — anche stavolta la notizia salta fuori mentre le macchine giravano, come se ci fosse un copione— riguarda Helmut Marko. Il consulente speciale austriaco è stato messo sotto inchiesta dalla multinazionale delle bevande energetiche e rischierebbe provvedimenti.
La faccenda riguarda il caso della dipendente (sospesa dal lavoro pochi giorni fa) che ha accusato Christian Horner, c’è il sospetto che dietro alle fughe di notizie e di materiale riservato Marko abbia avuto un ruolo.
Marko ha anticipato le comunicazioni ufficiali parlando con la tv di casa Orf : «C’è la possibilità che alla prossima gara io non sia presente. È una questione delicata e complessa, ma alla fine sarò io a decidere che cosa fare». Parole che avrebbero innervosito ancora di più i vertici e la fazione dell’azienda che risponde ai thailandesi, i quali difendono l’operato di Horner.
(...) Max Verstappen si è sempre schierato con Marko e ieri dopo la pole lo ha ripetuto con parole ancora più decise: «La mia fedeltà verso di lui è enorme, l’ho sempre detto a chiunque all’interno della squadra anche ai livelli più alti: ha costruito il team dal giorno 1 ed è sempre stato leale».
E poi la frase più importante, conferma che nel suo contratto fino al 2028 esiste una clausola d’uscita anticipata in caso di addio di Marko: «È molto importante che resti, questo incide su tutte le mie decisioni per il futuro». Parole come avvertimenti, la possibilità che Max lasci la Red Bull per la Mercedes si fa sempre più strada.
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