“BIDONE” A CHI? – QUEST’ANNO MOLTI CALCIATORI, SBOLOGNATI CON TROPPA FRETTA DAI LORO CLUB, STANNO DIMOSTRANDO DI ESSERE DI BUON LIVELLO NELLE LORO NUOVE SQUADRE - QUALCHE ESEMPIO? DE KETELAERE DELL’ATALANTA, TAVARES DELLA LAZIO, DE GEA E KEAN DELLA FIORENTINA E MCTOMINAY DEL NAPOLI – I CLUB CHE DEVONO MANGIARSI PIÙ LE MANI SONO IL MILAN E IL MANCHESTER UNITED VISTO CHE…
Estratto dell’articolo di Gabriele Romagnoli per “la Repubblica”
In porta: De Gea. Difesa: Nuno Taveres- Kalulu-Calafiori-Gosens. Centrocampo: Adli-Rovella- McTominay. Attacco: Maldini-De Ketelaere-Kean. Che formazione è? La top 11 degli sbolognati. Giocatori che negli ultimi due anni sono stati lasciati andare da una squadra all’altra.
Perché in declino. Perché non maturavano mai. Perché non avevano un ruolo definito. Perché erano bidoni. Invece. Alcuni brillano, altri abbagliano. Ci sono delle costanti. Riguardano la provenienza: Milan e Manchester United sembrano specialisti nel fare beneficenza. La Fiorentina nel riceverla. Quasi sempre lo sbolognato scende di livello […]
Sarebbero ancora utili alla squadra di provenienza? Forse sì, quasi tutti. De Ketelaere è l’esempio principale, perché ha appena messo sull’albero di una notevole stagione e mezza la stella del gol dell’ex. Circola insistente la domanda: perché al Milan non funzionava? E: chi ha sbagliato? […] Sono interrogativi oziosi come: l’Atalanta può davvero vincere lo scudetto[…]
Che cosa impedisce di coltivarsi Calafiori o trarre il meglio da Rovella (poi spendere milioni per brasiliani tristi)? L’impazienza, prima di ogni altra cosa. Ci sono società che, soprattutto in alcuni momenti, pretendono risultati immediati. L’errore di valutazione di allenatori che vogliono adattare l’uomo al ruolo e non il ruolo all’uomo. O di manager che si attribuiscono l’infallibilità papale prima di averne azzeccata una. Poi c’è la personalità di ciascuno.
Crediamo di essere sempre gli stessi, ma ci modifichiamo a ogni rapporto. In matrimoni diversi siamo mariti (o mogli) differenti. Poi dicono: è il fratello bravo, buono, bello, di quell’altro. Così è per Nuno Tavares alla Lazio (o, altrove, per Gravenberch al Liverpool). Prima o poi qualcuno ci capirà ma la vita e la carriera calcistica non sono infinite. […]
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