“LA F1? IL PRIMO RICORDO È LEGATO A SCHUMACHER. QUANDO HA AVUTO L’INCIDENTE SUGLI SCI È STATA UNA BOTTA PER ME” - JANNIK SINNER TIFOSO DELLA FERRARI AL GP DI ABU DHABI: “SE MI SONO REGALATO UNA ROSSA? NON LO DICO ORA - L’OBIETTIVO NON È VINCERE SOLTANTO PER TRE ANNI, MA ESSERE ANCORA IN GIOCO QUANDO NE AVRÒ 30 - COME MIGLIORARE NEL 2025? WIMBLEDON È IL TORNEO DOVE HO LASCIATO PIÙ RIMPIANTI. AVEVO GIOCATO MOLTO BENE FINO ALLA PARTITA CON MEDVEDEV" - E SUL RAPPORTO CON LECLERC...
Daniele Sparisci per corriere.it - Estratti
Ha sventolato la bandiera a scacchi, ha girato con Leclerc in pista su una Ferrari stradale (la 296), ha scoperto i segreti dei piloti, si è divertito un mondo Jannik Sinner, al battesimo da ambasciatore della Formula 1.
Che emozione ha provato seduto accanto a Charles?
«Esperienza unica. Ci messaggiamo, ma non ci eravamo ancora conosciuti di persona. Sapevo un po’ che cosa aspettarmi, avevo già girato a Fiorano ma non con lui. Incredibile il controllo che ha».
Prossima volta guiderà lei?
«Non credo, è meglio che guidi lui...».
Avete organizzato la sfida a padel di cui parlavate?
«È difficilissimo far combaciare le agende. Ma ci spero ancora».
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Ricorda il primo Gran premio che ha visto?
«Già da bambino seguivo sempre la F1 ma non ero mai stato a una gara dal vivo. Il primo ricordo è legato a Schumacher. Quando ha avuto l’incidente sugli sci è stata una botta per me».
Nel 2013 lei era solo un ragazzino.
«Sì,ma quell’episodio mi ha fatto capire che la vita può cambiare in un secondo. Mai dare nulla per scontato, bisogna vivere giorno per giorno, godersela con un obiettivo».
Il suo obiettivo l’ha raggiunto: essere numero 1. Si sente il Verstappen del tennis?
«Ho parlato poco fa con Max, commentavamo alcune sue parole. Ha detto che non rincorre i record di altri piloti, perché lui ama anche stare in famiglia. Siamo atleti, ma siamo anche persone: amici e famigliari sono le cose più importanti. Io cerco di fare il meglio possibile nel tennis, da domani (oggi, ndr) riprendo la preparazione a Dubai, ma la penso come lui».
Come si sente?
«Abbiamo fatto dei test per capire che tipo di preparazione fare, quali strategie usare. Dietro ci sono tanti sacrifici, ho soltanto 23 anni, non 27 (come Verstappen, ndr) e ho fatto solo questa stagione al top. L’obiettivo non è vincere soltanto per tre anni, ma essere ancora in gioco quando ne avrò 30. Questa stagione è stata incredibile, ma tutto può cambiare».
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Differenze fra piloti e tennisti?
«Non so come fanno: li intervistano due minuti prima di salire in macchina, si mettono il casco e via... Nel tennis non è così».
matteo berrettini jannik sinner
È vero che di recente si è regalato una Ferrari?
«Adesso non lo voglio ancora dire».
Parlava di preparazione: come migliorare nel 2025? Obiettivo Parigi e Wimbledon?
«Se mi guardo indietro, Wimbledon è il torneo dove ho lasciato più rimpianti. Avevo giocato molto bene fino alla partita con Medvedev... È andata così, il nostro sport è imprevedibile. Per l’anno prossimo vediamo: nessuno conosce il futuro».