“LUCA È CON NOI, NON SE NE È MAI ANDATO” – IL CT MANCINI E L’EREDITA’, CHE VA OLTRE IL CALCIO, DI GIANLUCA VIALLI – “AL GRUPPO HO DETTO DI FAR VIVERE I SUOI INSEGNAMENTI. LUCA SAPEVA COME PARLARE E SAPEVA FARSI ASCOLTARE” - DOMANI SERA, AL MARADONA UN GIOCO DI LUCI FORMERÀ LA SAGOMA DI VIALLI, LA SCRITTA "LUCA AZZURRO PER SEMPRE" VERRÀ INSERITA NELLA PARTE INTERNA DELLA MAGLIA DELLA NAZIONALE. ANCHE LA SQUADRA INGLESE…
Estratto dell'articolo di Guglielmo Buccheri per “La Stampa”
L’Eredità di Gianluca Vialli è viva, ricca, presente. A Coverciano, nei corridoi della casa della Nazionale, dentro allo spogliatoio azzurro, nel cuore e nella testa di chi lo ha vissuto come un fratello e di chilo ha ascoltato come un padre: l'Italia alla prima senza Luca non è pronta, ma deve esserlo.
(...) Domani sera, al Maradona accadrà qualcosa di speciale, seppur in modo elegante e quasi silenzioso nello stile di chi non c'è più: un gioco di luci formerà la sagoma di Vialli, la scritta "Luca azzurro per sempre" verrà inserita nella parte interna della maglia della Nazionale, la squadra inglese si unirà al dolce ricordo.
«Non è facile, non lo sarà mai: al gruppo - così Mancini -ho detto di far vivere i suoi insegnamenti, di portarli sempre con noi. Luca aveva uno spazio dentro alla squadra prezioso, molto: sapeva come parlare e sapeva farsi ascoltare».
Il primo passo della ripartenza azzurra è stato proprio così: il ct e lo spogliatoio unito nel nome di Luca. Poche parole quelle di Mancini, poche, ma profonde: è toccato a Lele Oriali, presenza discreta e di lunghissimo corso, consegnare gagliardetto e libro ai nuovi arrivati Buongiorno, Falcone e Mateo Retegui, difensore granata, portiere del Lecce e attaccante del Tigre nel campionato argentino.
Napoli è stata la scena del pomeriggio della doppietta per volare agli Europei del 1988, l'Inghilterra è il frullatore di emozioni e sentimenti, l'abbraccio di Wembley e la finale vinta ai rigori contro chi si sentiva già il più bello del reame: Vialli e Mancini insieme e in lacrime. Vialli ci ha lasciato dopo aver perso la partita più crudele, ma la sua Italia non lo lascerà mai: il sorriso è l'immagine di un campione nella vita. «Luca è con noi, non se ne è mai andato», dice Mancini. Luce azzurro per sempre: e la Nazionale va in campo al Maradona.
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