bin salman infantino

“I MONDIALI IN ARABIA SAUDITA SONO L’ATTO PIÙ MISERABILE E SANGUINOSO NELLA STORIA DELLO SPORT”- DAL “TELEGRAPH” A EL PAIS”, LA STAMPA INTERNAZIONALE VERGA ARTICOLI DI FUOCO CONTRO LA FIFA E INFANTINO PER I MONDIALI IN ARABIA SAUDITA. E IN ITALIA? IL NULLA, NEANCHE UNA RIGA! LA STAMPA (NON SOLO) SPORTIVA SI BALOCCA SULLA VAR, LE SUPERCAZZOLE DI THIAGO MOTTA E I TRADIZIONALI “PATTI” DI NATALE DEL NAPOLI. CHE GLI VUOI DIRE A INFANTINO?

Mario Piccirillo per ilnapolista.it

 

infantino bin salman

Che bello vivere in Italia. L’unico Paese al mondo dove la profezia non-avverante della pandemia passata a panificare – “andrà tutto bene!” scrivevano i bambini sulle lenzuola appese ai balconi – è diventata un imperativo categorico. Deve andare tutto bene, e così sia. Vale un po’ per tutto, basta non porsi il problema di turno. Non troppo, almeno. Il minimo sindacale, per diritto di cronaca. Prendi nel loro enorme-piccolo i Mondiali in Arabia Saudita del 2034, per esempio.

 

La scelta della Fifa, ufficializzata addirittura per acclamazione, di assegnare i Mondiali ad un Paese così (eufemisticamente) “problematico” sulla stampa internazionale è oggetto di un dibattito pesantissimo. Sono giorni che i principali quotidiani europei pubblicano, uno dietro l’altro, editoriali di fuoco su Infantino, la Fifa, le federazioni nazionali, e il calcio ipocrita, “colluso” e “complice” in generale.

 

infantino bin salman

Il Telegraph, il Guardian, il New York Times, L’Equipe, El Paìs, Le Figaro, la Süddeutsche Zeitung, la Faz e lo Spiegel hanno tutti schierato le migliori penne a supporto della fredda notizia. Con toni del genere: “La più vile svendita dello sport mondiale”; “Infantino è un venditore con la valigia di cuoio temperato piena di morte”; “La Fifa soffoca la democrazia”; “I Mondiali in Arabia Saudita sono l’atto più miserabile e sanguinoso nella storia dello sport globale”.

 

Al terzo giorno, sia chiaro, non hanno ancora mollato la presa. Anzi sono passati al livello successivo d’analisi: ognun per sè, i giornali hanno cominciato ad azzannare le rispettive federazioni, colpevoli di aver chinato il capo silenziosamente. In Germania, soprattutto, dove a queste cose ci tengono e dove i giornalisti hanno una passione maniacale per Infantino. Ma anche in Inghilterra. Oggi – ma è solo un esempio – il conservatore Oliver Brown sul Telegraph rinfaccia i doppi standard della FA, con un eloquente “La FA non può sostenere i diritti degli omosessuali una settimana e sostenere la Coppa del Mondo saudita la settimana successiva”. Di fianco, sulla stessa home page dello sport, trionfa un pezzo molto argomentato che indaga la grande ascesa di Infantino all’olimpo del calcio.

bin salman newcastle

 

 

E in Italia? Niente. Nemmeno una riga. Magari c’è sfuggita, ma certamente non c’è stata l’ondata – sterile quanto volete, ma imponente – di sdegno letta ovunque. Semplice cronaca: la notizia dell’assegnazione, la riproposizione quasi acritica delle promesse saudite, qualche fotoscenica gallery dei 15 stadi per costruire i quali sappiamo già quanti operai morti serviranno. Anzi: lo sa chi ha letto in questi mesi gli allarmanti report sul Guardian, non certo il lettore italiano. Il Post, con il suo stile molto distaccato, ha spiegato “Cosa c’è di problematico nei Mondiali di calcio in Arabia Saudita”. Almeno quello.

 

gianni infantino mondiale per club

Eppure avremmo una naturale predisposizione all’indignazione facile, allo schienadrittismo (certo, come no…), non foss’altro per il “ritorno” di sponda sui social. La stessa che invece abbiamo letto a profusione ogni volta che gli arabi hanno provato a strapparci i “gioielli” della Serie A a colpi di offerte di milionarie: c’era in ballo l’immagine stessa della Serie A, mica i diritti civili. Che palle, i diritti civili.

 

 

Stavolta eravamo evidentemente troppo impegnati a baloccarci sulla var, le asfittiche circonlocuzioni di Thiago Motta, e i tradizionali “patti” di Natale del Napoli. Va tutto bene, davvero. Che gli vuoi dire a Infantino.

Articoli correlati

'L'ASSEGNAZIONE DEL MONDIALI 2034 ALL'ARABIA SAUDITA E LA PIU VILE SVENDITA DELLO SPORT'

infantino al thaniinfantinobin salman

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...