“NESSUNO SI DEVE ERGERE A GIUDICE ANCHE SEI FATTI DEBBONO ESSERE PRESI CON LA MASSIMA ATTENZIONE” - IL PRESIDENTE DEL CONI MALAGO’ INTERVIENE SULLA VICENDA DELLE DENUNCE PRESENTATE DA ALCUNE EX ATLETE DI GINNASTICA RITMICA - "CI POSSONO ESSERE DEI CASI. CERTO, QUANDO HAI 14 MILIONI DI TESSERATI OVVIAMENTE È SEMPRE DIFFICILE SE NON SBAGLIATO DARE RISPOSTE IN TERMINI ASSOLUTI. RITENGO, PERÒ, CHE…”
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«Credo che la ginnastica abbia reagito con tutto quello che poteva mettere in campo.
Certo, quando hai 14 milioni di tesserati ovviamente è sempre difficile se non sbagliato dare risposte in termini assoluti. Ritengo, però, che lo sport italiano sia molto ben tutelato e protetto». Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò a Catanzaro rispondendo ad una domanda sulla vicenda delle denunce presentate da alcune ex atlete di ginnastica ritmica. «Ci possono essere dei casi - ha aggiunto Malagò - che non corrispondono a quelli che sono i criteri di trasparenza, di gestione di un atleta, magari donna e minore. Ritengo però che nessuno si debba ergere a giudice oggi anche se, è chiaro, i fatti debbono essere presi con la massima attenzione»
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