giovanni malago giorgia meloni

"È POSSIBILE CHE DOPO I RISULTATI ALLE OLIMPIADI E A POCHI MESI DA MILANO-CORTINA NON SIA NEMMENO IN CONDIZIONE DI RICANDIDARMI MENTRE ALTRI SÌ?” - IL PRESIDENTE DEL CONI GIOVANNI MALAGO’ A "ZONA BIANCA", SU RETE 4, RICORDA CHE LA LEGGE ("CAMBIATA DA QUESTO GOVERNO") PREVEDE PER LE FEDERAZIONI CHE PER LA PRESIDENZA SI POSSA ESSERE NUOVAMENTE ELETTI PER UN QUARTO MANDATO. "QUESTA NUOVA NORMA PERÒ VALE PER TUTTI TRANNE CHE PER IL CONI..." (CHE RIUNISCE TUTTE LE FEDERAZIONI) - POI DICE CHE NON CORRERÀ DA SINDACO DI ROMA O DA PRESIDENTE DELLA FEDERCALCIO - VIDEO

Estratti da gazzetta.it

 

 

giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024 2

"È possibile che dopo questi risultati e a pochi mesi da Milano-Cortina io non sia nemmeno in condizione di ricandidarmi mentre altri sì?". Giovanni Malagò non ci gira intorno. Dopo Parigi 2024, il presidente del Coni è intervenuto a Zona Bianca su Rete4, tornando a caldeggiare una sua ricandidatura al vertice del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Malagò ricorda che la legge ("cambiata da questo governo") prevede - per le Federazioni - che per la presidenza si possa essere nuovamente eletti, ma solo con i due terzi dei voti. "Questa nuova norma però vale per tutti tranne che per il Coni...".

 

giorgia meloni alice bellandi giovanni malago

 “Per il nuovo mandato - ha spiegato Malagò - c'era una legge, fatta all'epoca dal Movimento 5 Stelle. Poi questo governo l'ha cambiata. Per le Federazioni, ora per la presidenza si può essere nuovamente eletti, ma solo con i due terzi dei voti". Una norma che non vale per il Coni. "Tutto questo ha un sapore curioso. Come ha sempre detto la premier Meloni, devono essere le persone che ti vanno a votare a giudicare”. Malagò ha poi chiuso a una sua candidatura a sindaco di Roma o alla presidenza della Figc: “Assolutamente no. Sono una persona seria. Il mio mandato scade a maggio 2025, come si può pensare di fare altre cose?”.

 

quarti posti—  Poi, arriva l'analisi dei risultati azzurri alle Olimpiadi di Parigi. “Siamo un Paese multidisciplinare, abbiamo preso medaglie in 20 sport diversi. Si diventa così protagonisti con un lavoro capillare di federazioni, parte tecnica e atleti, coordinato dal Coni con la sua preparazione di alto livello. Noi non abbiamo un atleta che ha portato in dote un bottino di medaglie come Marchand o gli arcieri coreani, siamo andati a prendere una medaglia in ogni sport diverso”.

giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024

 

Malagò ha in seguito commentato la decisione di Mattarella di invitare al Quirinale anche i quarti classificati ai Giochi: “Ancora una volta il presidente Mattarella ha mostrato una sensibilità unica. Noi non valutiamo solo il medagliere, ma l'indice di competitività, e i quarti posti sono finali, conquistare le finali olimpiche è fondamentale”. A proposito di Mattarella, il presidente del Coni è tornato su quanto accaduto durante la cerimonia inaugurale lungo la Senna: “È stato fatto un errore gravissimo nei confronti del nostro Presidente della Repubblica, e non solo suo (lasciando molti capi di Stato sotto la pioggia per ore, ndr). È stato un errore del comitato organizzatore”.

giorgia meloni alice bellandi giovanni malago

 

 

Non è mancato un commento sulle frasi del generale Vannacci: “Ognuno fa il suo mestiere e il generale Vannacci, che peraltro non conosco, è libero di pensare quello che crede. Ma Paola Egonu è italianissima. Non voglio essere trascinato in vicende politiche, mi occupo di sport, sotto il profilo della rappresentanza del mio mondo è evidente che ormai le cose siano cambiate. In molti Paesi, sul tema dei passaporti per gli sportivi succede tutto in maniera molto più naturale”.

patrizia scurti giorgia meloni giovanni malago parigi 2024 al bano giovanni malago giorgia meloni parigi 2024giorgia meloni giovanni malago parigi 2024 patrizia scurti giorgia meloni giovanni malago silvia salis andrea abodi parigi 2024

 

THOMAS BACH - GIORGIA MELONI - GIOVANNI MALAGO giorgia meloni con giovanni malago parigi 2024

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…