eriksson

MANDRILLONE SVEDESE - SVEN GORAN ERIKSSON SI CONFESSA: "A ROMA GLI ANNI PIÙ BELLI DELLA MIA VITA: CHE STAGIONI QUELLE CON LA GRANDE LAZIO. HO AVUTO TANTE DONNE. MA NON SONO MAI STATO INFEDELE A NANCY DELL’OLIO, PERCHÉ NON ERAVAMO SPOSATI. PERCHÉ NON SI POSSONO AVERE PIÙ DONNE CONTEMPORANEAMENTE? MA CHE POSSO FARE, MI INNAMORO COSÌ FACILMENTE…"

Nancy Dell'Olio ErikssonNancy Dell’Olio Eriksson

Testo di Jennifer Wegerup pubblicato da La Gazzetta dello Sport

 

 

Per decenni è stato uno degli allenatori più ricercati e celebrati del mondo, Sven-Göran Eriksson. Con la Lazio ha vinto lo scudetto nel 2000, dopo i titoli con IFK Göteborg e Benfica, per poi diventare nel 2001 il c.t. della nazionale inglese. Ma adesso la gloria e le vittorie sembrano lontane.

 

Eriksson è tornato nella sua Svezia da disoccupato. "Ma vorrei tanto allenare ancora", dice Svennis, come è chiamato. Anche se ha rifiutato la proposta del club egiziano Zamalek. "Ho visto che negli ultimi diciotto mesi hanno cambiato allenatore troppo spesso". Ormai, da solo nella sua casa in Svezia e senza lavoro, Sven ha molto tempo per pensare. A tutti i trionfi della sua carriera e alla sua vita, ma anche agli errori, gli scandali, le sconfitte.

SVEN GORAN ERIKSSON SVEN GORAN ERIKSSON

 

 

RICCA CINA — Col giornale svedese Expressen ha parlato di tutto. A giugno è stato licenziato dallo Shenzhen FC in Cina, seconda divisione, dove guadagnava 4,5 milioni all’anno. "Ci sono tantissimi soldi nel calcio cinese. Credo che sia il Paese dove ho guadagnato di più. O forse è l’Inghilterra...", confessa divertito Eriksson. Diventato famoso come allenatore nel 1982, quando ha vinto la Coppa Uefa con l’IFK Göteborg, è stato preso dal Benfica ma nel 1984 ha lasciato il Portogallo, voluto dalla Roma. Svennis ha poi allenato anche la Fiorentina, di nuovo i portoghesi, la Sampdoria e la Lazio. E l’Italia gli è rimasta nel cuore.

DELLOLIO ERIKSSON 8DELLOLIO ERIKSSON 8

 

LA DELL’OLIO E LE ALTRE — "Gli anni a Roma nella grande Lazio di quei tempi sono stati forse gli anni più belli della mia vita", ha raccontato Eriksson. Aveva la casa in Piazza del Popolo e anche a Fregene, sul litorale tirreno. Usciva spesso con la fidanzata italiana, l’avvocato Nancy Dell’Olio e allenava campioni come Alessandro Nesta, Diego Simeone, Simone Inzaghi, Roberto Mancini e Pavel Nedved. Nel 2000 ha portato la Lazio a vincere lo scudetto, dopo l’ultima Coppa delle Coppe, l’anno prima.

NANCY DALLOLIO ERIKSSON NANCY DALLOLIO ERIKSSON

 

Quando nel 2001 è stato chiamato in Inghilterra era noto non soltanto per le sue capacità professionali ma anche per essere un tipo tranquillo, che non causava problemi o scandali. Glenn Strömberg, altro svedese famoso in Italia dopo gli otto anni con l’Atalanta e adesso commentatore televisivo, una volta ha detto: "Quando un presidente prende Eriksson per allenare è sicuro di non avere problemi, litigi, ma solo titoli".

ulrika e erikssonulrika e eriksson

 

In Inghilterra però, dove il privato non esiste per i tabloid, tutto questo è cambiato. Dopo le sue piccanti love story con Faria Alam, una segretaria della federazione inglese nel 2004, e con la svedese Ulrika Jonsson, presentatrice della televisione svedese, Eriksson è stato messo in discussione. Lo ammette anche lui all’Expressen: "Vorrei che la gente pensi al calcio quando sente parlare di me, alle belle cose che ho fatto. Ma credo che alcuni pensino soltanto alle donne quando sentono il mio nome. Purtroppo...".

 

erikssoneriksson

SOLDI BUTTATI — Eriksson però cerca di giustificare le scelte private che alla fine gli sono anche costate un po’ del suo buon nome e le chance di continuare la carriera a livelli più alti. "Se il News of the World non avesse intercettato il mio cellulare e letto i miei sms non sarebbe mai uscito nulla in pubblico. Ho avuto tante donne. Ma non sono mai stato infedele a Nancy perché non eravamo sposati. Io ragiono così". Che cosa vedono le donne in lui? "I soldi ed il fatto che sono famoso, credo... Poi spero che vedano anche qualcosa di più".

 

eriksson cragnottieriksson cragnotti

Eriksson racconta che di tutti i soldi guadagnati ne ha persi pure tanti. Ha portato in tribunale il suo ex investitore Samir Khan, che gli aveva fatto sparire 10 milioni di euro. "Ho vinto, ma Khan è in bancarotta e non ho visto tornare neanche un euro", dice Eriksson sconsolato. Rimane tranquillo però, nella sua grande casa nella Värmland, a Ovest, al confine con la Norvegia (a quasi 400 chilometri dalla capitale Stoccolma), dov’è nato e cresciuto, in un mondo piccolo e sicuro. "Cercherò di non stare male ora come quando mi hanno licenziato da c.t. in Inghilterra. Ma vorrei allenare ancora, il calcio è la mia vita".

 

ERIKSSON DALLOLIO ERIKSSON DALLOLIO

ULTIMA FIAMMA — Eriksson è stato sposato con Ann-Christine da giovane e hanno insieme due figli, adulti, Johan e Lina. Johan era il bambino biondo che si vede giocare con tutti i calciatori nelle foto d’epoca, quando andava a Trigoria nel 1984-1987. La nuova fidanzata di Eriksson invece è una modella panamense, Yaniseth Alcides. Ma Sven, che ha allenato in sette Paesi, se la cava bene pure da solo. Dopo tutti gli anni in Italia sa cucinare la pasta. "Mi viene bene! E so lavare. Non so ancora stirare bene le camicie però". Alla domanda sull’amore della sua vita, Eriksson risponde: "Perché non si possono avere più donne contemporaneamente?". Pausa. "Non è una buona risposta? Ma che posso fare, mi innamoro così facilmente".

 

ERIKSSON DALLOLIO ERIKSSON DALLOLIO ERIKSSON DALLOLIO CHERIE BLAIR ERIKSSON DALLOLIO CHERIE BLAIR

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...