ROMA CAPITALE DELLE BUCHE (E PER UNA VOLTA NON SONO QUELLE SULLE STRADE) - IN ITALIA ANCORA NON CI SIAMO RESI CONTO DELL'IMPORTANZA DELLA RYDER CUP, MA ALL'ESTERO SI' - MIGLIAIA DI TIFOSI DA TUTTO IL MONDO SONO ARRIVATI A ROMA PER IL TORNEO DI GOLF (CHE SI TERRA' DAL 29 SETTEMBRE AL 1 OTTOBRE NEL FEUDO DELLA FAMIGLIA BIAGIOTTI A GUIDONIA), NEL QUALE SI SCONTRANO I MIGLIORI ATLETI AMERICANI CONTRO QUELLI EUROPEI - LA COMPETIZIONE E' POPOLARISSIMA: E' STATA SEGUITA DA 623 MILIONI DI SPETTATORI IN 201 PAESI...
Estratto dell'articolo di Mattia Chiusano per la Repubblica
Sono arrivati gli americani. […] Se ora si spostano in massa tra il centro di Roma e la via Tiburtina finalmente a due corsie, prima si muovevano pochi e discreti su van dedicati, diretti ai campi di golf sul territorio laziale destinato a ospitare il grande evento: giocare su quelle buche è vieni andare a Roma per il Giubileo. C'è chi ha pagato 60 mila dollari per un pacchetto-famiglia, hotel e cena a Trastevere inclusi. Non è un'allucinazione collettiva, ma un richiamo che forse gli italiani non hanno capito ancora a fondo, ma all'estero sì, con 39 broadcaster coinvolti e oltre 250.000 spettatori attesi da 85 nazioni, fortunati possessori di biglietti sorteggiati tra richieste provenienti da 140 Paesi.
È la Ryder Cup, torneo che trasforma il golf elevandolo a un'altra dimensione. Facendo convivere uno sport di solito misurato con un tifo da stadio, […] L'unico torneo sportivo che mette in scena la partita tra Stati Uniti ed Europa, […] Una magia, un mistero, premiato da ascolti record quantificati in 623 milioni di case raggiunte in 201 nazioni. Quanti miliardi? Uno o dovuto? Qui si ragiona in caso, è la Ryder Cup.
Tutto questo avverrà in Italia, anzi sta già avvenendo al Marco Simone Golf & Country Club della famiglia Biagiotti, i giocatori del Team Europe e del Team Usa stanno provando il campo, oggi ci sarà un All Star Match che vedrà in campo alcuni appassionati di golf di un certo peso: tra gli altri Novak Djokovic e Gareth Bale, contro Carlos Sainz e Andriy Shevchenko. […]
La Ryder Cup è una piccola coppa dorata, donata da un commerciante di semi talmente appassionato da farsi seppellire con un bastone chiamato ferro 5. Ai vincitori tra Usa e Gran Bretagna promettono un party a base di panini di pollo e champagne. Per la prima edizione del 1927 i britannici salparono sul transatlantico Aquitania, ma le presero dagli americani. Dal 1979 la Gran Bretagna è stata sostituita dall'Europa, e la popolarità della coppa è cresciuta a dismisura. Il Los Angeles Times scrisse: “È la guerra del golf, la nostra sporca dozzina contro la loro”.
Dopo otto anni d'attesa l'evento finalmente può partire, con un carico di campioni mai visti nel nostro Paese. È un'edizione speciale, in cui il mondo anglofono del golf si confronta con l'italianità, nel bene nel male. Sul campo svetta la torre millenaria del castello di Marco Simone. Alla prima ricognizione ha alzato lo sguardo e visto una sagoma conosciuta il capitano Usa, Zach Johnson, uno dei pochi ad aver battuto Tiger Woods nell'epoca d'oro, al Masters 2007. Cristiano fervente, Johnson ha stropicciato gli occhi, e capito che là in fondo c'era il cupolone di San Pietro: «Mi sono chiesto, ma quante miglia siamo lontani dal centro di Roma? Questo in America non lo puoi vedere».
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