Paolo Tomaselli per il Corriere della Sera - Estratti
«La più grande razzia mai vista nella storia del calcio italiano» (copyright Gravina) ha la sua base operativa proprio in Germania. L’ultimo 17enne passato a un club tedesco è storia di queste ultime ore: Della Rovere, talentuoso 10 della Cremonese, è finito nelle grinfie del Bayern. «Lui vuole giocare, qui non c’erano garanzie sul minutaggio, siamo andati in Germania perché hanno un progetto diverso, non per i soldi» ha raccontato il padre a tuttomercatoweb.
Naturalmente non si tratta di giocare già con il Bayern di Neuer e Kane, ma fare un percorso verso il professionismo, senza strozzature come il nostro campionato Primavera, la cui età è stata ulteriormente alzata.
Della Rovere è l’ultimo di una lista sempre più lunga e al Bayern troverà il centravanti Pisano, di un anno più grande, cresciuto nella Juve. Al di là delle ragioni di mercato non è detto che la «razzia» sia per forza un male per il nostro calcio, pieno di stranieri mediocri ma con appena 2 giocatori su 26 all’ultimo Europeo all’estero, Donnarumma e Vicario. Non a caso i baby portieri sono molto seguiti.
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Quello che è considerato il baby talento più pronto, il bresciano Ndour, si è trasferito giovanissimo al Benfica, poi da svincolato al Psg. Al Dortmund c’è Mané, ex Samp, al Gladbach Chiarodia (nato in Germania) mentre Pafundi, suo malgrado un simbolo con Mancini c.t., è al Basilea, dopo aver trovato pochissimo spazio nell’Udinese: nell’U19 fa coppia con Camarda, che ha scelto di restare al Milan.
Natali invece è diventato una stellina del Barcellona. Non tutti diventeranno calciatori affermati. Ma se sono forti all’estero forse possono avere delle chance in più di giocare. E di crescere.
CAMARDA, NDOUR, NATALI E GLI ALTRI: C'È UNA GIOVANE ITALIA SU CUI PUNTARE
Fabio Licari per gazzetta.it
Da Calafiori a Camarda. Dal 2002 al 2008, tutti quelli in età di Under che sono già in Nazionale o possono arrivare. Kayode e Ndour, Zeroli e Palestra, Pafundi e Liberali, Ciardi e Natali.
(...) Grandi aspettative per Ndour (Psg, prestito al Braga), mezzala di grande potenza, incursore, alto uno e novanta, prototipo di 8 europeo moderno se mantiene le promesse. Kayode (Fiorentina) è sul taccuino di Spalletti: corsa straripante, maturità tecnica però da completare. Koleosho (Burnley), ala veloce, ambidestro, dribbling, sarebbe una soluzione oggi rara. Hasa (Juve) ha colpi da mezzala-trequartista di personalità e regia. Samuele Vignato (Monza) è un 10.
Gente di diciannove anni, nel calcio di oggi, non dovrebbe aver problemi a giocare in campionato. Nel Milan hanno avuto un po’ di spazio Zeroli, mezzala dal fisico potente, e Bartesaghi, terzino sinistro con buon senso della posizione. Nei radar Manè, difensore centrale passato dalla Samp al Borussia Dortmund che di solito sui giovani non sbaglia. In fascia il più promettente è Palestra, terzino destro dell’Atalanta.
Chiarodia, altro centrale tedesco (Moenchengladbach), deve riprendere a crescere. Ciammaglichella è una mezzala tecnica che quest’anno proverà a ritagliarsi uno spazio nella prima squadra del Toro. Attese risposte da Pio Esposito, Inter, in attesa di squadra: è l’unico 9 in prospettiva.
Pafundi è uno dei paradossi del nostro calcio. Debutta in Nazionale con Mancini a 16 anni, prima di giocare con l’Udinese che gli concede spiccioli di presenze in quasi tre stagioni e lo manda a crescere al Losanna. Ora torna in Italia, piccolo e di talento, seconda punta o ala. Fatica da trequartista perché torna poco, ha colpi da fenomeno. Del 2006 è Leoni, centrale Samp, fisico strutturato, non veloce.
L’U17 campione d’Europa ha esibito qualche gioiello di prospettiva. Mosconi (Inter) può fare la prima e la seconda punta: ha giocato con Camarda. Liberali (Milan) è un trequartista offensivo-attaccante di profondità. A Costacurta ricorda Foden. Infine Ciardi, trequartista del Salisburgo: grandi colpi. Nello stesso ruolo Della Rovere (dalla Cremonese al Bayern), grande tecnica, corsa, deve allenare il carattere.
Due promesse su cui tutti giurano: uno è Camarda (Milan), attaccante moderno, prima punta di movimento, dinamismo straordinario, fisico, di varie categorie superiore alla sua età. Entrerà in prima squadra. Se cresce bene arriva al top.
E Natali, figlio d’arte, strappato dal Leverkusen al Barcellona: in prospettiva il miglior centrale azzurro. In Germania, maglia Dortmund, c’è un altro centrale: Reggiani. Infine Longoni (Milan), portiere del futuro, protagonista all’Euro U17. Non siamo proprio disperati. C’è una giovane Italia. Da valorizzare.