aurelio de laurentiis sbrocca alle telecamere prima di napoli juve

"DAZN NON HA IL DIRITTO DI FARE NULLA. ANDATEVENE A FARE IN CULO. FUORI DAI COGLIONI" - AURELIO DE LAURENTIIS DICHIARA GUERRA ALLA EMITTENTE CHE TRASMETTE LE GARE DI SERIE A: PRIMA DELLA PARTITA TRA NAPOLI E JUVENTUS, IL PATRON DEL CLUB PARTENOPEO HA SBROCCATO ALLE TELECAMERE CHE RIPRENDEVANO L'INGRESSO DELLE SQUADRE: "L'ARRIVO NON LO DEVONO FARE CAZZO!" - A FINE MATCH, "AURELIONE HA CONFERMATO IL SILENZIO STAMPA A DAZN: "DA ADESSO PARLEREMO SOLO CON SKY E LA RAI" - DIETRO LO SCAZZO CI SAREBBE... - VIDEO

aurelio de laurentiis sbrocca alle telecamere prima di napoli juve

 

Estratto dell'articolo di Andrea Sereni per www.corriere.it

aurelio de laurentiis sbrocca alle telecamere prima di napoli juve

 

Alta tensione allo stadio Maradona. Il Napoli batte 2-1 la Juventus, ma l’elettricità è all’esterno del terreno di gioco. Protagonista Aurelio De Laurentiis, il presidente degli azzurri, che si scaglia contro Dazn prima e dopo la partita, quando irrompe in sala stampa e annuncia: «Abbiamo chiuso con Dazn, da adesso parleremo solo con Sky e la Rai». Così si spiega il silenzio dei tesserati azzurri sia nel pre sia nel post gara. Cosa è successo?

 

aurelio de laurentiis sbrocca alle telecamere prima di napoli juve

DE LAURENTIIS-DAZN, COSA È SUCCESSO

Andiamo con ordine. In un video, diventato virale sui social, si vede De Laurentiis che arriva allo stadio, è nel tunnel che porta agli spogliatoi, e si arrabbia (sembra) per le telecamere pronte a riprendere l’ingresso delle squadre. Domanda a un interlocutore, che non appare, chi sta riprendendo: «Chi è, Sky o Dazn?». La risposta: «Dazn». E inizia a inveire: «Dazn non ha il diritto di fare nulla. Quindi andatevene via subito, fuori dai c…». La replica: «Questo è l’arrivo (delle squadre, ndr)». Adl ribadisce: «L’arrivo non lo devono fare. Non lo devono fare!». Il tutto con l’aggiunta di espressioni colorite.

 

aurelio de laurentiis

Erano davvero le telecamere di Dazn? Non è chiaro, anche perché si sente una voce che, al patron, dice: «Non è Dazn». Il filmato è andato in onda in diretta su Cbs Sports, nella trasmissione «Golazo», che mostra negli Stati Uniti le migliori partite dei campionati europei. Questo accadeva all’arrivo del Napoli allo stadio (alle spalle di Adl c’è Osimhen in borghese). De Laurentiis non apprezza le immagini che i broadcaster trasmettono dagli spogliatoi, lo ha detto più volte. […]

aurelio de laurentiis

 

NAPOLI, NIENTE INTERVISTE A DAZN: I MOTIVI

Il silenzio stampa è annunciato invece all’inizio del secondo tempo da Pierluigi Pardo, in telecronaca: «Non vedrete interviste dei tesserati del Napoli in questa diretta perché la società ha deciso di non intervenire ai microfoni di Dazn. Siamo molto dispiaciuti per tutti i nostri spettatori». A fine partita, De Laurentiis in sala stampa conferma: «Abbiamo chiuso con Dazn, da adesso parleremo solo con Sky e la Rai». Dietro la scelta (temporanea?) pare non esserci solo il discorso delle telecamere «invadenti», ma anche il fastidio del patron per la programmazione di alcune partite del Napoli. […]

aurelio de laurentiisaurelio de laurentiisAURELIO DE LAURENTIIS

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...