SGARBI QUOTIDIANI! IL CRITICO D’URTO VITTORIO SGARBI RICEVE DAL CODACONS IL PREMIO “AMICO DEI CONSUMATORI”. UN RICONOSCIMENTO CLAMOROSO PERCHÉ PARTORITO DA UN’ASSOCIAZIONE CHE PROMETTE DI STARE DALLA PARTE DELLE VITTIME DI OGNI TRUFFA, ABUSO E RAGGIRO. SENONCHE’ IL VECCHIO SGARBONE È IMPUTATO IN DUE PROCESSI PER REATI CONTRO I BENI CULTURALI. IL PRESIDENTE DEL CODACONS CARLO RIENZI NON CI TROVA NULLA DI STRANO: “NON C’È UNA CONDANNA DEFINITIVA” - MA "L’AMICO DEL CONSUMATORE” SGARBI, SECONDO QUANTO RICOSTRUITO DAL “FATTO”, AVEVA IL VEZZO DI METTERE IN MOSTRA DEI CLONI AL POSTO DELLE OPERE ORIGINALI DICHIARATE SU CATALOGHI E MANIFESTI…
Thomas Mackinson per il "Fatto Quotidiano" - Estratti
(...) Il Codacons conferisce il premio “amico dei consumatori” a – reggetevi forte – Vittorio Sgarbi. Gli sarà consegnato oggi alla Sala Congressi di Palazzo Rospigliosi. Il presidente Carlo Rienzi non ci trova nulla di strano: “Non seguiamo le vicende private di Sgarbi – dice al Fatto –. Ne ho sentito parlare, ma non c’è una condanna definitiva. La commissione premia la sua carriera di critico d’arte”.
Ora, mille premi si posson dare a Sgarbi, che tanti ne merita. E infatti tanti ne ha ricevuti da che il nostro giornale si è occupato di lui fino alle dimissioni da sottosegretario e all’imputazione in due processi per reati contro i beni culturali che avrebbe dovuto tutelare: il Leone d’Oro di Venezia al merito culturale (14.12.2023), il premio “Diamante estense” a Ferrara (03.11.2024), il Grappolo d’Oro 2024 a Verona (15.11.2024), quello alla Carriera a Sorrento (15.12.2024).
carlo rienzi foto di bacco (3)
L’ultimo ha però del clamoroso perché partorito da un’associazione che promette di stare dalla parte delle vittime di ogni truffa, abuso e raggiro. E per questo chiede 60 euro di iscrizione. Ma consumatori sono anche la signora Margherita Buzio da Buriasco, cui nel 2013 fu rubato il famoso dipinto del Manetti che rispuntò nel 2021 in una mostra a Lucca come “inedito” di proprietà di Sgarbi.
VITTORIO SGARBI NEL CASTELLO ESTENSE DI FERRARA
La famiglia Spetizia di Perugia, che ha atteso 40 anni prima di rivedere il dipinto dell’Ortolano rubato nel 1984 e ricomparso il 9 novembre scorso come “proprietà della Fondazione Cavallini Sgarbi” in una mostra a Ferrara, dove è stato subito sequestrato. Infine, i Bellometti-Brognoli di Orzinuovi a cui nel 2014 l’amico del Codacons comprò per 10 mila euro un potenziale Valentin de Boulogne che tentò di rivendere per 5 milioni all’estero, senza le autorizzazioni previste dalla legge.
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Per fortuna c’è il “codice del consumo” che difende il cittadino dalle violazioni contrattuali e pubblicità ingannevoli. Dovrebbe essere la bibbia del Codacons. Ma proprio “l’amico del consumatore” Sgarbi, secondo quanto ricostruito dal Fatto in questo ultimo anno, aveva il vezzo di mettere in mostra dei cloni al posto delle opere originali dichiarate su cataloghi e manifesti: è successo a Lucca con la Cattura di San Pietro del Manetti e il Seppellimento di Santa Lucia del Caravaggio, al Mart di Rovereto con la Venere sabauda del Botticelli. Finché qualcuno se n’è accorto. Si attende il premio di consolazione Codacons per la sfortuna