Estratto dell’articolo di Francesco Moscatelli per “la Stampa”
«Quello che è successo è terribile. Sono rimasta anch'io scioccata da questa notizia. Sono episodi rari ma purtroppo, quando si verificano, spesso colpiscono persone giovani, consapevoli e attente». Mona-Rita Yacoub, coordinatrice dell'Area Allergologica presso l'Unità di Immunologia, Reumatologia, Allergologia e Malattie Rare dell'ospedale San Raffaele, si occupa da anni di pazienti con gravi reazioni allergiche e forse per questo è ancora più scossa per quello che è successo nei giorni scorsi in un locale del centro di Milano.
Dottoressa Yacoub, com'è possibile morire a vent'anni per aver mangiato un tiramisù?
«Lo shock anafilattico è la reazione sistemica più grave di un paziente allergico.
Scientificamente la sua definizione è collegata proprio alla possibilità di un esito mortale, che la letteratura stima fra lo 0,25 e lo 0,33% del totale delle anafilassi. […] Anche se all'inizio i sintomi possono non sembrare gravi, se coinvolgono più organi bisogna bloccarli subito, perché il peggioramento può essere veloce».
Quali sono gli allergeni più pericolosi?
«Ci sono gli allergeni alimentari, quelli associati alle punture di insetti e quelli legati all'assunzione di farmaci. Il caso di questa ragazza rientra nella prima categoria perché […] era allergica al latte vaccino. […] ».
Pare che il dolce fosse in questione fosse contaminato da proteine del latte vaccino. Quanto incide la quantità di allergene presente?
«Un allergene può dare reazioni molto gravi anche in presenza di dosi molto basse».
Quanto è diffuso questo tipo di allergia?
«In età adulta è molto rara sia perché è raro che persista dopo essersi manifestata in età pediatrica […]. Ciò che è importante sottolineare è che un'allergia alle proteine del latte vaccino non è un'intolleranza al lattosio. Si fa ancora troppa confusione».
[…] Cosa accade a un paziente in shock anafilattico?
«Si va dall'orticaria all'affanno respiratorio, fino al più grave coinvolgimento dell'apparato cardiocircolatorio. I mediatori dell'infiammazione allergica liberandosi massivamente nel sangue provocano una vasodilatazione e un crollo della pressione arteriosa. […]».
Cosa vuol dire che una persona è iper-allergica?
«Ogni paziente può potenzialmente esserlo. Nel linguaggio comune può significare che ha già presentato gravi reazioni allergiche in passato. In casi del genere dovrebbe essere istruito ad avere sempre con sé l'adrenalina auto-iniettabile, che è l'unico salvavita.
In presenza di una reazione sistemica grave il paziente dovrebbe utilizzare l'auto-iniettore di adrenalina e, nel caso la reazione non passasse, in attesa dei soccorsi dovrebbe procedere anche con la seconda puntura». […]
TIRAMISU 3 Allergia alle noci ALLERGIA PRIMAVERA Allergia alle noci ALLERGIA PRIMAVERA TIRAMISU