Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
1 La vaccinazione anti Covid potrebbe diventare annuale?
(Risponde Guido Forni, immunologo dell' Accademia dei Lincei) È una prospettiva possibile anche se al momento non si può configurare. Dipenderà dall' evoluzione della pandemia nei prossimi mesi. Non è da escludere che la vaccinazione contro il Sars-CoV-2 debba essere estesa oltre il 2021 e che si renda necessario un richiamo annuale come protezione contro nuove varianti del ceppo virale. In questo caso, in presenza di mutazioni pericolose per l' uomo, dovremmo stimolare nuovamente l' immunità di cui oltretutto al momento non conosciamo la durata. Tante ricerche sono in corso.
vaccinazioni all'hotspot dell'allianz stadium di torino
2 Cosa sappiamo dell' immunità prodotta dai vaccini ora disponibili?
I vaccini attuali hanno una certa «anzianità», nel senso che sono stati costruiti da qualche mese e non abbiamo la certezza di quanto a lungo possano essere efficaci. È vero, esiste sempre la cosiddetta memoria immunitaria, meccanismo per cui l' organismo dovrebbe riconoscere anche a distanza di anni il virus nemico e attivarsi per respingerlo. La memoria immunitaria però lentamente va attenuandosi con l' avanzare dell' età. È un po' come la memoria cerebrale che non conserva la freschezza per sempre.
3 Quindi il richiamo potrebbe essere indicato almeno per la popolazione anziana?
È un' ipotesi ragionevole.
Anche la vaccinazione antinfluenzale viene proposta in via prioritaria alle categorie ritenute più a rischio, fra le quali le persone sopra i 65 anni o con patologie croniche.
4 Quale evoluzione può avere la pandemia?
Primo scenario: il virus diventa endemico, cioè resta presente nella popolazione senza dar luogo all' epidemia trovando una forma di convivenza con l' uomo tale da non metterlo in pericolo. È quello che accade con i virus del raffreddore. Il secondo scenario mostra un virus serpeggiante nella popolazione che di tanto in tanto è causa di ristretti focolai, come avviene per il morbillo. Il terzo scenario è il più rassicurante. Il coronavirus scompare così come è arrivato. Ci sono dei precedenti in questo senso.
5 C' è un quarto scenario?
Il Sars-CoV-2 è un virus respiratorio quindi, come quelli dell' influenza, potrebbe vivere delle stagioni di recrudescenza limitata ad autunno-inverno. I mesi freddi facilitano la diffusione di questi agenti patogeni non solo perché la tendenza è di vivere più tempo in ambienti chiusi ma anche perché le vie respiratorie con l' abbassamento delle temperature vengono aggredite più facilmente. Le nostre difese col freddo sono meno efficaci.
6 Si può pensare a un unico vaccino rinnovabile di anno in anno, efficace contro l'influenza e allo stesso tempo contro il Covid?
Considerato il progresso delle tecnologie cui abbiamo assistito, è una prospettiva possibile. È prematuro però disegnare questo scenario.
7 Se fosse necessario approntare dei vaccini annuali le industrie farmaceutiche sarebbero pronte?
I vaccini genetici che portano fino alle cellule le informazione di Dna e Rna del virus attraverso vettori (AstraZeneca, Janssen) oppure attraverso piccole vescicole di grasso (Pfizer-BioNTech e Moderna) vengono prodotti con piattaforme tecnologiche estremamente facili da aggiornare in base alle varianti. Sarebbe più difficile cambiare rapidamente dei vaccini basati sulle proteine. Questi richiedono una lavorazione tradizionale più lenta.
8 Questo coronavirus ha sconvolto la vita dell' uomo. Ci lascia qualcosa di buono o solo disastri?
Ci lascia in eredità tecnologie innovative per la produzione di vaccini sviluppati in tempi record dalle aziende farmaceutiche. Se un anno fa ci avessero chiesto di scommettere sul vaccino nessuno ci avrebbe creduto. È un patrimonio che resterà per sempre e servirà all' umanità per combattere le pandemie che verranno con armi molto più affilate.