Alessandra Paolini per "Salute - la Repubblica"
L'intervento più richiesto al momento? «La liposuzione a fianchi e cosce. E la liposcultura addominale. Il lockdown ha fatto prendere più chili a quasi tutti e in tanti hanno deciso di assottigliare il girovita in sala operatoria». Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico che a Roma ha il suo quartier generare a Villa Parioli, ma ha studio anche a Catania e Milano, racconta così come la pandemia abbia influito sulla silhouette dei romani.
Professore, ma è vero che durante il Covid sono aumentati gli interventi di chirurgia plastica?
«Sì, a parte i primi mesi del 2020 quando tutti si sono rintanati in casa, c’è stato un interesse maggiore a ricorrere ai filler e ad interventi veri e propri».
E questo perché le persone hanno avuto più tempo a disposizione?
«Certamente, poter stare a casa, magari in smartworking dopo un intervento è stato decisivo nella scelta. In più, non potendo spendere in viaggi e ristoranti, molti si sono ritrovati con un gruzzoletto inaspettato e quindi hanno potuto esaudire il sogno di migliorarsi esteticamente. Poi c’è stato l’elemento mascherina che ha permesso di fare una vita sociale anche se magari in volto c’erano delle piccole ecchimosi».
Si possono fare i vaccini per il Covid e in contemporanea i filler, ovvero le punturine di acido ialuronico?
«Non c’è nessuno studio scientifico che attesti una correlazione tra filler e vaccino in caso di effetti collaterali o episodi avversi. C’è invece la raccomandazione da parte dello Aicpe e dello Sicpre a iniettare filler facendo trascorrere almeno 15 giorni dalla dose di vaccino».
Interventi da fare a coppia. È l’ultima tendenza?
«Quando si decide di intervenire sono sempre più le persone che magari vogliono fare seno e addominoplastica. Oppure sugli ex obesi si interviene in contemporanea per il lifting delle cosce e delle braccia. E questo per abbattere se vogliamo anche un po’ i costi, la prima ora della camera operatoria è quella che tira su il prezzo. Ma non solo, la “doppietta” consente anche un solo periodo post operatorio».
Da che età consiglia il lifting?
«Dopo i 50. Prima ci si può aiutare con i filler. Ma il viso invecchiando, perde tono e da una forma triangolare passa a una più quadrata. Appesantirlo con le punturine, dopo una certa età, non conviene. Solo il lifting a quel punto riesce a dare freschezza al volto».
E le vitamine?
«Ottime alleate per una pelle più giovane. Si possono fare dei mix, ma l’importante è sottoporsi a cicli. Non bastano una o due sedute. Ma alla base di tutto c’è quella di scegliere sempre un professionista competente».
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