1- IL RISULTATO FINALE DELLO SPOT DELLO SCARPARO DELLA VALLE DAVANTI ALLA GRUBER E' QUESTO: GLI AGNELLI SONO DEGLI INGRATI, LUCHINO E' UN AMICO FRATERNO, MARPIONNE UN INCAPACE, ROMITI POCO MENO DI UN RINCOGLIONITO, MONTI UN UOMO "TECNICAMENTE GIUSTO" E CORRADINO PASSERA UN DIVO SPARABALLE DELLA DOMENICA 2- PER CHI NON L'AVESSE ANCORA CAPITO LUI SI CONSIDERA UMILMENTE IL MIGLIORE: AVE DIEGO! 3- CHI HA SUGGERITO AD ANDREA AGNELLI DI RECLUTARE NEL CDA JUVE LA BONGIORNO, UNA DONNA CHE RECITA IL CODICE A MEMORIA MA NON SA CHE IL PALLONE E' ROTONDO? A QUANTO SEMBRA IL NOME E' USCITO DALLA BOCCA DI GIANNI PETRUCCI E LELLO PAGNOZZI 4- DOMANI ORSI TORNA DA UNA MISTERIOSA MISSIONE AMERICANA: IL 16 OTTOBRE SI AVVICINA

1- SCARPE DIEM!
Non avendo granchè da fare a Telecom Italia e al ministero dello Sviluppo, Franchino Bernabe' e Corradino Passera oggi si ritrovano sotto il sole di Capri dove nei saloni dell' hotel Quisisana si chiudono i lavori del convegno organizzato dalla societa' Between per parlare di un Italia piu' "smart" che riesce a dare impulso al mondo delle telecomunicazioni.

In serata i due potrebbero fare un salto alla taverna "Anema e core" dove un tempo ballavano sui tavoli Luchino di Montezemolo e Dieguito Della Valle in compagnia di Paolo Mieli e Chicco Mentana, lo scarparo marchigiano che ieri sera si e' esibito con molte piroette nella trasmissione di Lilli Gruber.

Il patron di Tod's non conosce la parola "grazie" , ma se per caso dovesse imbattersi in Bernabe' dovrebbe sforzarsi di esprimere un minimo di gratitudine per lo spot di 35 minuti che gli e' stato regalato da "La 7", l'emittente che Franchino cerca di vendere senza particolare entusiasmo.

Piu' che un programma giornalistico, la trasmissione e' sembrata una piccola antologia dei luoghi comuni e delle polemiche che Dieguito ha sciorinato da quando ha comprato una pagina dei giornali per denunciare le vergogna di una certa politica fino agli ultimi attacchi furibondi a Marpionne e alla Sacra Famiglia degli Agnelli.

Difronte alla Gruber chiaramente digiuna di nozioni economiche, Dieguito ha avuto buon gioco a ripetere la litania dell'Italia laboriosa e sofferente di cui si sente il portabandiera a nome dei tanti imprenditori e dei lavoratori che si alzano presto e cercano di campare nonostante i limiti di Monti ("la persona tecnicamente giusta") e di certi ministri-tecnici della domenica che alzano la voce in Tv sfornando chili di proposte.

Mentre diceva queste cose un ghigno sottile e' apparso sulle sue labbra e anche i contadini di Casette d'Ete hanno capito che l'allusione era a Corradino Passera,ma Dieguito ha lasciato alla Gruber e agli spettatori di fare l'identikit.

Poteva finire qui, ma lo spot-show dello scarparo (gentilmente concesso dalla tv di Bernabe') e' andato avanti per toccare il tema caldo della Fiat e del suo uomo nero,quel Marpionne che pochi giorni fa al Salone di Parigi gli ha detto di non rompere le balle perche' con i soldi che Dieguito spende nelle ricerca e nell'innovazione la Fiat non potrebbe realizzare nemmeno un parafango.

L'insulto e' sembrato troppo pesante e meritava una risposta che e' arrivata puntuale e sublime : "non ho nulla di personale con Marchionne -ha ribattuto Dieguto- ma gli direi che quando all'estero vedono chi fa bene le scarpe, le borse e la moda tutti si alzano in piedi mentre difronte alle nostre auto scappano via!". E per dare piu' forza alle parole ha detto che se Marpionne avesse fatto in questi anni un paio di belle auto gli italiani non avrebbero dovuto aiutare la Fiat con i contributi pubblici.

Alle spalle dello scarparo, abbigliato come un damerino dell'800, si vedeva chiaramente una foto che lo ritraeva insieme a uno dei suoi figli, ma la tenerezza dell'immagine non e' servita a contenere la ruggine dei suoi rapporti con Cesarone Romiti, l'ex-capo della Fiat che l'azionista "crescente" Della Valle si e' trovato difronte in RCS. E qui e' venuta fuori ancora una volta la natura irruente e al limite della volgarita' di quest'uomo che riesce a distruggere in poche parole il buonsenso dei suoi ragionamenti:
"Qualcuno dovrebbe dire a Romiti di volare alto e proteggerlo, lo dico a chi gli vuole bene, anche alla sua famiglia... perche' i suoi ragionamenti non sono tanto lucidi..."

Cosi' ha sentenziato il giovanotto di Tod's, un invito greve a a ricoverare Cesarone nell'ospizio della memoria.

Il risultato finale dello spot davanti alla Gruber ignara e silenziosa e' questo: gli Agnelli sono degli ingrati, Luchino e' un amico fraterno, Marpionne un incapace, Romiti poco meno di un rincoglionito, Monti un uomo "tecnicamente giusto" e Corradino Passera un divo della domenica.

Per chi non l'avesse ancora capito lui si considera umilmente il Migliore!


2- BONGIORNO, PETRUCCI E PAGNOZZI!

A Torino c'e' un giovanotto di 37 anni che si tiene alla larga dai guai della Fiat e dalle polemiche contadine. E' Andrea Agnelli, il figlio di Umberto e Allegra Caracciolo che dopo una breve parentesi nell'azienda di famiglia nel 2010 e' diventato presidente della Juventus.

I vip che abitano in collina lo considerano un ragazzo triste e volenteroso,ma in questi giorni si chiedono perche' abbia spalancato le porte del consiglio di amministrazione a Giulia Bongiorno, l'avvocato palermitano che milita accanto alla salma di Gianfranco Fini e difende le sue cause come un Cicerone in gonnella.

A volerla nella governance della societa' di calcio, insieme a un'altra donna che si chiama Assia Grazioli Venier, e' stato proprio il giovane Andrea che ha preso atto delle dimissioni di Michele Briamonte, il brillante avvocato a capo dello studio creato dal superconsulente Franzo Grande Stevens, dopo le polemiche in casa Juve per la conduzione del processo dove era in ballo l'allenatore Conte.

Chi ha suggerito pero' all'erede Agnelli di reclutare la Bongiorno, una donna che recita il codice a memoria ma non sa che il pallone e' rotondo?

Qui viene la sorpresa perche' a quanto sembra il nome e' uscito dalla bocca di Gianni Petrucci e Lello Pagnozzi, i due boss del Coni che siedono ancora sulla poltrona di presidente e direttore generale.

Il primo, Petrucci, sta per lasciare la sua carica ed e' impegnato ventre a terra nella volata che dovrebbe consentire al fido Pagnozzi di sostituirlo mettendo in un angolo le candidature del vicepresidente Luca Pancalli e di Renato Di Rocco, lo stimato presidente di Federciclismo.

Ma il primo outsider da abbattere e Giovannino Malago'-Megalo' che tiene a quel posto piu' che a tutte le belle donne della sua vita.

Cosi' il tandem Petrucci-Pagnozzi ha incontrato l'Agnellino torinese della Juve e gli ha piazzato tra i piedi la Bongiorno che con la sua voce querula sta girando in Parlamento al grido "per il Coni e' meglio l'usato sicuro".

E Malago'-Megalo', l'uomo che all'alba parlava di pelo con Gianni Agnelli, soffre terribilmente.

3- LA MISSIONE AMERICANA DI ORSI
Avviso ai naviganti:" Si avvisano i Signori Naviganti che domani Giuseppe Orsi tornera' in Italia dopo il viaggio esplorativo in America.

Il comandante supremo di Finmeccanica ha raccolto gli elementi che serviranno nell'incontro del 16 ottobre con Monti e i ministri Passera e Grilli per definire il futuro del Gruppo e il suo destino personale.

Sulla missione americana si sa molto poco, e nemmeno Simone Bemporad, il manager-osservatore che sta per lasciare Finmeccanica in vista di un incarico in Luxottica, e' al corrrente degli incontri che Orsi ha vuto nei giorni scorsi con i colossi Lockeed e Northorp Grumman.

Coperta da segreto assoluto è anche l'agenda di oggi che vede Orsi a Washington impegnato in incontri riservatissimi con esponenti del Pentagono e della Difesa.
L'unica indiscrezione attendibile l'ha raccolta Dagospia sulla prima giornata trascorsa a Chicago nel centro direzionale della Boeing dove il povero Orsi invece di dialogare con il vertice della societa' ha dovuto accontentarsi di partecipare alla riunione delle aziende fornitrici".

 

CORRADO PASSERA Franco BernabèLUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO DIEGO DELLA VALLE jpegMieli Della Valle e Montezemolo all'anema e core di capriMieli Mentana e Montezemolo all'anema e core di CapriLILLI GRUBER JOHN ELKANN MARCHIONNE Cesare Romiti Andrea Agnelli GIULIA BONGIORNO pagnozzi petrucci foto mezzelani gmt

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen giorgia meloni elon musk donald trump

DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI FUORI DAI CONFINI NAZIONALI - MELONI PRIMA SI VANTAVA DELL’AMICIZIA CON MUSK E STROPPA E DELLA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON TRUMP, ORA È COSTRETTA A TACERE E A NASCONDERSI PER NON PASSARE COME "AMICA DEL GIAGUARO" AGLI OCCHI DELL'UE. E, OBTORTO COLLO, E' COSTRETTA A LASCIARE A STARMER E MACRON IL RUOLO DI PUNTO DI RIFERIMENTO DELL'EUROPA MENTRE SALVINI VESTE I PANNI DEL PRIMO TRUMPIANO D’ITALIA, L'EQUILIBRISMO ZIGZAGANTE DELLA GIORGIA DEI DUE MONDI VIENE DESTABILIZZATO ANCOR DI PIU' DAL POSIZIONAMENTO ANTI-TRUMP DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO MERZ CHE FA SCOPA COL POLACCO TUSK, E LEI RISCHIA DI RITROVARSI INTRUPPATA CON IL FILO-PUTINIANO ORBAN - IL COLPO AL CERCHIO E ALLA BOTTE DEL CASO STARLINK-EUTELSAT...

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…