luciano cirina francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel generali

GENERALI, È SUBITO SCONTRO - LA MINORANZA DI CALTAGIRONE È FUORI DAI COMITATI. A SCATENARE LA POLEMICA È STATA LA PROPOSTA, FORMULATA DALLA MAGGIORANZA DONNET-MEDIOBANCA, DI NON RIPROPORRE IL COMITATO PER LE OPERAZIONI STRATEGICHE, DOVE VENIVANO ESAMINATE IN MANIERA PREVENTIVA E CON POTERI SOLO CONSULTIVI LE OPERAZIONI PROPOSTE IN TEMA DI FUSIONI E ACQUISIZIONI. ORA TUTTE LE OPERAZIONI DOVRANNO PASSARE DIRETTAMENTE IN CONSIGLIO, NELL'OTTICA DI AUMENTARE LA SEPARAZIONE TRA QUESTO E I SOCI CHE VI SONO RAPPRESENTATI

Francesco Spini per “La Stampa”

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE PHILIPPE DONNET

La fragile tregua alle Generali è già finita. Il primo tema di scontro, alla seconda riunione dopo l'assemblea del 29 aprile, si è avuto sui comitati endoconsiliari. Su uno in particolare. A scatenare la polemica è stata la proposta, formulata dalla maggioranza espressione della lista del cda uscente, di non riproporre il comitato per le operazioni strategiche.

 

Era quello in cui fino allo scorsa consiliatura venivano esaminate in maniera preventiva - e con poteri solo consultivi - le operazioni proposte in tema di fusioni e acquisizioni, arrivando anche a sconsigliarne alcune già decise dall'ad Philippe Donnet, come ulteriori investimenti in Russia prima che scoppiasse la crisi in Ucraina. Materia delicata. Eppure secondo la maggioranza, il comitato non rientra tra le migliori pratiche internazionali e dunque va abolito.

 

francesco gaetano caltagirone

La discussione sarebbe stata molto serrata. I tre componenti eletti con la lista di Francesco Gaetano Caltagirone - oltre a lui gli indipendenti Marina Brogi e Flavio Cattaneo - avrebbero difeso l'importanza di avere un controllo preventivo sulle operazioni, se non con un comitato dedicato, per lo meno trasferendone la funzione in un altro, come accaduto in altre società. Caltagirone lo considera un presidio di controllo, Donnet e gli altri un orpello inutile.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE

Così la maggioranza, compatta, ha sposato l'idea di non costituire un comitato dove finora erano stati rappresentati gli azionisti: tant' è vero che nella scorsa consiliatura, oltre a Donnet, ne facevano parte Caltagirone, il rappresentante di Mediobanca Clemente Rebecchini, Lorenzo Pellicioli (De Agostini, che ora ha venduto la quota) e Romolo Bardin, che era in cda per conto della Delfin di Leonardo Del Vecchio.

 

Ora tutte le operazioni dovranno passare direttamente in consiglio, nell'ottica di aumentare la separazione tra questo e i soci che vi sono rappresentati. Di fronte al voto compatto dei 10 membri di maggioranza, gli uomini eletti con Caltagirone si sono astenuti e hanno deciso di non entrare in nessun comitato (questo dopo che a Cattaneo era stata offerta la presidenza del «parti correlate»), ritenendo la cosa inutile di fronte a maggioranze considerate precostituite.

 

PHILIPPE DONNET

Fonti vicine alla lista Caltagirone segnalano la mancanza di un contraltare all'ad Donnet. Il cda per contro spiega in una nota di aver «incaricato» il comitato governance «di predisporre una proposta in merito, alla luce del benchmark di mercato». Possibile che una mediazione possa passare dal comitato investimenti, dove inserire la competenza anche per le acquisizioni. Tant' è che questo «non è stato, al momento, costituito».

 

PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

Ci si trova di fronte a un unicum: nella prima compagnia di assicurazioni d'Italia le minoranze sono fuori dai comitati. Quanto agli altri, nel comitato controllo e rischi siedono Luisa Torchia (presidente), Umberto Malesci e Clemente Rebecchini. In quello per le remunerazioni ci sono Diva Moriani (presidente), Alessia Falsarone, Clara Furse e Lorenzo Pellicioli. Il comitato per le nomine e la corporate governance vede Andrea Sironi (presidente), Clara Furse, Diva Moriani e Luisa Torchia.

 

Quello per le operazioni con le parti correlate ha come presidente Antonella Mei-Pochtler, gli altri membri sono Diva Moriani e Luisa Torchia. Chiude il cerchio il comitato innovazione e sostenibilità sociale e ambientale. Vi siedono Umberto Malesci (presidente), Alessia Falsarone e Antonella Mei-Pochtler.

Donnet Caltagirone Del VecchioDonnetil piano della lista caltagirone per generali

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…