Estratto dell’articolo di Giuliano Balestreri per “La Stampa”
Si complica la trattativa tra il ministero del Tesoro e Lufthansa per far entrare i tedeschi nel capitale dell'ex Alitalia. A far allontanare le parti non è tanto la questione economica, quanto gli obiettivi industriali. Lo scorso 27 gennaio, il Mef aveva sottoscritto una lettera d'intenti con il vettore per cedere una quota di minoranza di Ita Airways: l'obiettivo dichiarato delle parti era quello di chiudere tra il 15 e il 31 marzo, sebbene l'esclusiva scada alla metà di aprile.
La fretta a raggiungere un'intesa è dettata dalla cassa di Ita che [...] si assottiglia sempre più velocemente. Motivo per cui, più passa il tempo e più scende il prezzo. Un anno fa, la compagnia di bandiere veniva valutata dalla cordata Lufthansa-Msc circa 1,2-1,3 miliardi di euro; oggi per il 40% che i tedeschi vorrebbero rilevare attraverso un aumento di capitale l'offerta è scesa nell'intorno dei 200 milioni di euro, che valorizza complessivamente Ita 500 milioni di euro.
A complicare i negoziati tra il ministero dell'Economia, azionista al 100% della compagnia, e Lufthansa è la distanza di vedute sull'operatività di Ita. Il governo continua a sperare che l'ex Alitalia possa proseguire lungo un piano industriale di crescita fatto di acquisto di nuovi aerei e apertura di rotte internazionale; il pragmatismo dei tedeschi, invece, frena le ambizioni dell'esecutivo. Nei piani del gruppo teutonico, Ita non sarà una semplice compagnia regionale, ma neppure farà concorrenza ai big internazionale: dovrà essere complementare al gruppo, crescendo verso sud, mentre le rotte verso il Nord America saranno per lo più gestite dai tedeschi o dagli alleati di United. [...]
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