alberto nagel generali

GENERALI DIETRO LA COLLINA – L’AD DI MEDIOBANCA, ALBERTO NAGEL, APRE ALLA POSSIBILITÀ DI CEDERE LA QUOTA DEL LEONE (DI CUI PIAZZETTA CUCCIA POSSIEDE IL 13%): “IN TEORIA È POSSIBILE. POSSIAMO DISPORRE DI TUTTA LA QUOTA DI GENERALI SE SI PRESENTASSE UNA GRANDE ACQUISIZIONE" - "RIMANIAMO FLESSIBILI E SE DOVESSIMO TROVARE UN'OPPORTUNITÀ NON AVREMMO DIFFICOLTÀ A RIVEDERE LA NOSTRA POSIZIONE" - PALENZONA, PRESIDENTE DI FONDAZIONE CRT, AUSPICA "TRANQUILLITÀ" DOPO LA BATTAGLIA DI CALTAGIRONE (E QUAGLIA) PER LA COMPAGNIA...

ALBERTO NAGEL

1. NAGEL, VENDEREMMO 13% GENERALI PER UNA GRANDE ACQUISIZIONE

(ANSA) - "In teoria è possibile. Possiamo disporre di tutta la quota di Generali se si presentasse una grande acquisizione". Così Alberto Nagel, ceo di Mediobanca, a un analista che ha domandato se Piazzetta Cuccia potrebbe vendere tutto il 13% del capitale del Leone per finanziare una maxi acquisizione nel risparmio gestito.

 

2. NAGEL, PRONTI A RIVEDERE QUOTA IN GENERALI IN CASO DI M&A

PHILIPPE DONNET ALBERTO NAGEL

(ANSA) - Per Mediobanca è "positivo" continuare ad essere esposta con il 13% in Generali. Tuttavia "rimaniamo flessibili e se dovessimo trovare un'opportunità non avremmo difficoltà a rivedere la nostra posizione per investire in un asset che fosse più profittevole".

 

E' la risposta dell'amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, alla domanda di un analista a proposito delle intenzioni sulla partecipazione in Generali nei tre anni del nuovo piano. Nagel non ha escluso una acquisizione di grandi dimensioni, "un M&A trasformativo" segnalando che è "più facile un big M&A nel wealth management" che non negli altri comparti in cui opera la banca. In ogni caso per finanziare una grande acquisizione non verrebbero toccati i dividendi previsti al piano. Piuttosto il buyback.

 

generali.

"Se troviamo opportunità più solide dal punto di vista industriale non avremo esitazioni a vendere la quota, altrimenti no", ha detto Nagel in risposte al alcune domande su Generali in conference call. Hai poi chiarito che Piazzetta Cuccia "non ha nessun dogma", "tutto è guidato da metriche finanziare e industriali" e ha spiegato che "La strategia è tenere la quota in Generali, ma restiamo flessibili rispetto a ogni opzione".

 

Riguardo a eventuali acquisizioni il numero uno di Mediobanca ha osservato che "l''M&A potrebbe arrivare oppure no. E se non arriva possiamo anche aumentare il buyback" rispetto a quanto previsto nel nuovo piano.

 

fabrizio palenzona

"Abbiamo molta opzionalità. Non vediamo grandi deal di M&Anel segmento consumer finance o nel corporate & investment banking mentre potrebbe avvenire nel wealth management. Se vediamo gruppi che potrebbero darci più commissioni e profittabilità potremmo condurre la banca anche con un cet1 minore lasciandoci grande opzionalità per quanto riguarda la distribuzione di capitale anche in caso di grandi M&A", ha detto Nagel interpellato dagli analisti sulle possibili acquisizioni.

 

3. PALENZONA SOFFIA SULLA BRACE DEL RISIKO BANCARIO

Estratto da “il Giornale”

 

[…] Mediobanca […], che controlla il 13,1% di Generali, è un crocevia per il controllo del gruppo assicurativo.

 

philippe donnet

[Fabrizio Palenzona], nuovo presidente della Fondazione Crt, tuttavia, auspica che le Generali possano recuperare la «tranquillità» che è mancata in occasione del rinnovo del cda lo scorso anno, quando i soci Mediobanca da una parte e Caltagirone -Delfin dall’altra, con l’appoggio dello stesso ente torinese allora guidato da Giovanni Quaglia, si sono date battaglia sulla riconferma del ceo Philippe Donnet.

 

«Il principio della tranquillità è sempre un principio sano», dicendosi «contento» per la cedola appena staccata dal Leone, 1,16 euro per un rendimento del 6,4%. «Le fondazioni sono un elemento fondamentale per il terzo settore e traggono le capacità di essere efficaci dalle partecipazioni che hanno. Il buon andamento di queste attività diventa un volano per il loro sviluppo».

 

 

Alberto NagelAlberto NagelAlberto Nagel

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…