Federico Fubini per www.corriere.it
Se sarà la Lehman Brothers della cripto-finanza lo capiremo nei prossimi giorni, forse nelle prossime ore. Ma dietro il collasso di Ftx, quarta maggiore piattaforma al mondo per il trading delle cripto-valute, ci sono tutti gli ingredienti di uno choc sistemico che propaga il contagio a tutto il mondo della finanza digitale e oltre.
Non per niente mercoledì 9 novembre lo S&P500, il listino principale di New York, ha chiuso in caduta del 2,08% a causa delle onde di panico che si stanno irradiando dalle Bahamas dove Ftx ha la sua base operativa.
LO STOP AL RITIRO DEI DEPOSITANTI
L’innesco definitivo è stato il rifiuto della piattaforma rivale Binance di correre in soccorso di Ftx dopo che quest’ultima ha chiuso ai ritiri dei depositanti. Volumi finanziari ancora difficili da quantificare, ma potenzialmente equivalenti a varie decine di miliardi di dollari, restano bloccati in quel buco nero che è oggi Ftx. La piattaforma è sull’orlo del fallimento, probabilmente dopo aver bruciato (almeno) decine di migliaia di investitori.
Il suo fondatore e capo carismatico, il trentenne perennemente in shorts Sam Bankman Fried, smetterà di fare donazioni ai politici, di invitare profumatamente a pagamento Bill Clinton, Tony Blair o la stella del pop Katy Perry alle sue convention alle Bahamas e di farsi intervistare dalla grande stampa finanziaria globale in ristoranti con vista sulle spiagge caraibiche dove Daniel Craig ha girato le sue scene di James Bond che emerge dalle acque. Non avrà più un patrimonio personale valutato in 23 miliardi di dollari, come fino a pochi mesi fa.
Piuttosto, Bankman-Fried dovrà rispondere a molte delle stesse domande che i regolatori finanziari americani hanno già rivolto anni fa a Bernie Madoff. E i regolatori finanziari a loro volta dovranno spiegare com’è possibile che volumi così vasti di transazioni, senza alcune selezione della clientela all’accesso, abbiano potuto aver luogo in tanta opacità.
I SOLDI DEI CLIENTI A COPERTURA DELLE PERDITE
Il sospetto ormai molto diffuso che è che Ftx abbia dato luogo a una classica truffa, benché con le caratteristiche moderne dell’industria cripto. Semplicemente, negli ultimi mesi Bankman Fried deve aver trasferito miliardi di volumi finanziari di proprietà dei suoi clienti a supporto del trading in Fft (una criptovaluta) della sua società di investimento Alameda Research.
Cioè ha usato i soldi dei clienti non per investirli, ma per tappare i buchi delle perdite sui suoi stessi investimenti. E ha perso tutto Non è solo un giovane con pochi scrupoli a perdere la sua reputazione e il denaro di chi aveva creduto in lui. Nella sua piattaforma Ftx avevano investito anche grandi nomi della finanza tradizionale, da Wall Street al venture capital californiano.
DA BLACKROCK A SEQUOIA, I GRANDI CLIENTI
Fra chi perderà denaro dei suoi clienti attraverso Ftx c’è Blackrock, il più grande gestore di attivi al mondo, Softbank, oltre a fondi di ventura capital come Greylock o Sequoia. Quest’ultimo ha già dovuto diffondere una imbarazzata nota ai clienti in cui annuncia che «alcuni investimenti sorprendono al rialzo, altri al ribasso» e la partecipazione in Ftx è stata svalutata a zero.
Nell’ultimo anno, del resto, il valore di mercato di tutte le cripto valute è crollato da oltre 2.800 miliardi di dollari a 766 miliardi di dollari. La fine di quasi un quindicennio di incredibile espansione monetaria da parte della Federal Reserve e delle principali banche centrali del pianeta ha dato un contributo decisivo a gonfiare bolle finanziarie, fra le quali quella delle cripto valute è forse la più illogica: non la più grande in termini assoluti (un primato, questo, che forse spetta ai campioni del Big Tech).
GLI EFFETTI DELLA STRETTA MONETARIA
Ora la stretta monetaria innescata dall’inflazione fa scendere la marea. E rivela, come dice Warren Buffett, chi stava nuotando senza costume. O magari pretendeva di regnare in short su un nuovo settore della finanza internazionale lasciato crescere senza regole, né vigilanza, né un’ovvia utilità pubblica. A Tony Blair o Bill Clinton restano le commissioni per aver partecipato alle conferenze di Ftx alle Bahamas. A chissà quanti milioni di persone comuni abbagliate dalla polvere digitale di stelle, restano le perdite dopo la grande ubriacatura delle cripto-valute.