elon musk alla festa di halloween di heidi klum 2022
1 - NYT, PARTE OGGI LICENZIAMENTO DI METÀ DIPENDENTI TWITTER
(ANSA) - Comincia da oggi il brutale licenziamento di massa di metà dei 7.500 dipendenti di Twitter deciso da Elon Musk pochi giorni dopo l'acquisizione della piattaforma per 44 miliardi di dollari. Lo scrive il New York Times, che ha visionato una copia della mail inviata ai dipendenti. Il messaggio ordina loro di andare a casa e di non tornare in ufficio venerdì mentre procedono i tagli.
2 - GIÙ LA MUSK
Massimo Gramellini per il "Corriere della Sera"
Non ce l'ho con Elon Musk, ma con chi si ostina a considerarlo un mito perché commercia in sogni e futuro, mentre è solo l'ultimo travestimento dell'antico padrone delle ferriere. Con una differenza sostanziale: il padrone delle ferriere aveva il coraggio di presentarsi per quello che era e non come un benefattore dell'umanità. Musk ha appena comprato Twitter in nome della libertà, ma secondo il Financial Times sta per licenziare la metà dei dipendenti.
MEME SU ELON MUSK CHE LICENZIA I DIPENDENTI DI TWITTER
Anche le altre decisioni che ha preso finora, come quella di spillare otto dollari al mese di abbonamento premium agli utenti, rientrano in una logica che sarà impeccabile sotto il profilo economico, ma che cozza in modo clamoroso con l'immagine romantica e innovativa che Musk continua a diffondere di sé stesso, e che, ben più delle auto elettriche, rappresenta la vera ragione per cui la finanza si è innamorata di lui, issandolo sul trono di uomo più ricco del pianeta.
Musk non è l'unico incantatore di serpenti in circolazione, ma il capofila di una ristretta schiera di oligarchi tecnologici che, per avere sostituito la cravatta con la t-shirt e i bulloni con i microchip, si atteggiano a cavalieri del progresso e del bene, offuscando per fascino e fama imprenditori molto più umani di loro, che hanno l'unico torto di trattare merci meno seducenti. I Musk si riempiono la bocca di futuro, ma ci sono giorni in cui penso che rappresentino il più bieco dei ritorni al passato. Questo è uno di quei giorni.
3 - TWITTER LA SCURE DI MUSK
Alberto Simoni per “La Stampa”
Elon Musk dimezza i dipendenti a Twitter, ne licenzia 3.700 e chiude lo smart working per quelli che restano: da lunedì tutti in sede. Una settimana dopo aver scalato il sito di microblogging, il miliardario e il suo staff di consulenti, quasi tutti portati da Tesla, comincia a plasmare la compagnia.
Qualche azione radicale e netta, altre più misurate come un colloquio su Zoom con alcuni attivisti per la difesa dei diritti civili preoccupati che Twitter sotto il controllo del paladino libertario possa trasformarsi in un ricettacolo di odio e un volano di insulti razzisti. Musk li ha rassicurati spiegando loro che per rivedere sul sito gli account bloccati ci sarà tempo, dovranno passare al vaglio di un Comitato.
Il processo comunque non è ancora definitivo, ma è bastato per scatenare la rabbia degli utenti di estrema destra che nell'arrivo di Musk avevano posto fiducia e che ora bollano come un traditore. Le prime mosse del miliardario sembrano scontentare tutti: in attesa che si definiscono le regole alcune grandi società tra cui Audi e Pfizer hanno sospeso la presenza sul social. A far discutere sono gli 8 dollari di abbonamento al mese per avere un account verificato. Musk è stato inondato di proteste e si è messo in prima persona a rispondere definendosi "Twitter Complain Hotline Operator".
Ha risposto al re del thriller, Stephen King e ha duellato con AOC, al secolo Alexandria Ocasio-Cortez, democratica progressista. AOC, 13,5 milioni di follower su Twitter e 8,6 milioni su Instagram, ha acceso le polveri: «Un miliardario pensa di poter vendere l'idea che la libertà di parola sia un piano di abbonamenti da 8 dollari al mese», il tweet della deputata. Musk ha replicato: «La tua opinione è apprezzata, ora paga 8 dollari». Quindi ha allegato una delle foto delle magliette vendute da AOC per 58 dollari. Controreplica sul fatto che i «miei dipendenti appartengono al sindacato, hanno benefit e ognuno di loro riceve il salario minimo».
Mentre Musk - sempre nel tweet dell'icona della sinistra Usa - è «un demolitore di sindacati che guadagna sottopagando e maltrattando i lavoratori». Mentre ingaggia corpo-a-corpo virtuali, Musk guarda ai conti della sua creatura. Il primo obiettivo è fare pulizia di account fake e spam; quindi trovare un modello di business che consenta al microblogging di sostenersi finanziariamente senza alimentare il debito.
La prospettiva della recessione a inizio 2023 obbliga non solo Twitter ma anche altri giganti di quella che era la "new economy" a ricalibrare investimenti e spese. Lyft - l'anti Uber - ridurrà lo staff del 13% per far «fronte alla dura realtà». Stripe taglierà 1.000 posti di lavoro. E la corporate Amazon ha congelato nuovi ingressi per essere pronta a muoversi in uno scenario di crisi economica. -
elon musk elon musk art basel dicembre 2021