lavoro - settimana corta

LUNGA VITA ALLA SETTIMANA CORTA! – ANCHE LA GERMANIA SPERIMENTA IL MODELLO DEI QUATTRO GIORNI LAVORATIVI A PARITÀ DI STIPENDIO. E IL BELGIO È STATO IL PRIMO PAESE A INTRODURRE QUESTA POSSIBILITÀ A LIVELLO LEGISLATIVO – IN ITALIA UNA NORMA ANCORA NON C’È, MA AUMENTANO LE AZIENDE CHE RIDUCONO L’ORARIO E I GIORNI DI IMPIEGO PER I DIPENDENTI, DA INTESA SANPAOLO A LAMBORGHINI, FINO A SACE. E PER TUTTI IL RISULTATO È LO STESSO: LA PRODUTTIVITÀ NON NE RISENTE, ANZI…

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “la Stampa”

 

SETTIMANA LAVORATIVA CORTA

La Germania è l'ultimo Paese in ordine di tempo ad aver lanciato una sperimentazione per introdurre quella che in Italia abbiamo ribattezzato «settimana corta». Una scelta che per Bloomberg «potrebbe risolvere il problema del lavoro in Germania».

 

Il Belgio invece è stato il primo Paese a introdurre questa possibilità a livello legislativo, concedendo nel febbraio 2022 il diritto alla settimana lavorativa di quattro giorni a parità di stipendio. Esperimenti quasi ovunque in Europa: Regno Unito, Spagna, Islanda, Svezia e Finlandia. […]

 

MEDIA ORE DI LAVORO IN EUROPA - LA STAMPA

In Italia, nessuna modifica legislativa ma molto dibattito e sperimentazioni crescenti. Il punto dirimente è uno: chiarire se conviene. Alle imprese, perché per i dipendenti discussione ce n'è poca. Secondo l'Istat, nel suo rapporto "Misure di produttività, anni 1995-2022", la produttività del lavoro diminuisce dello 0,7% per effetto di un aumento delle ore lavorate maggiore dell'incremento del valore aggiunto. Insomma, si lavora tanto ma si produce poco.

 

Le aziende si stanno muovendo in maniera autonoma e in ordine sparso. La prima a partire è stata Intesa Sanpaolo. «Abbiamo iniziato da più di un anno, non si tratta più di una sperimentazione, la direzione è fissata - conferma Roberto Cascella, responsabile People Management & Hr Transformation dell'istituto -.

 

SETTIMANA LAVORATIVA CORTA

L'esperienza è molto positiva sia in termini di soddisfazione delle persone, sia in termini di produttività, con un'adesione che ha superato le aspettative. Servono flessibilità e capacità organizzativa, anche nel management». Ma alla fine «l'equilibrio tra i tempi di lavoro e i tempi di famiglia è un elemento fondamentale nel benessere di chi lavora, motivante per la persona e competitivo per l'azienda».

 

Finora ha chiesto l'abilitazione alla settimana corta circa il 70% di coloro che la potevano richiedere (personale full time della governance e di alcune filiali, in totale circa 28.500 persone). Di questi il 42% nel periodo marzo-settembre ha utilizzato la settimana corta, per un totale di oltre 30 mila settimane. E il dato è in crescita.

 

la torre gioia 22 di intesa sanpaolo a milano

L'ultima in ordine di tempo a debuttare è stata Lamborghini. L'accordo sindacale prevede l'alternarsi di una settimana da 5 giorni e una da 4 per il personale di produzione o collegato a essa che lavora su due turni e turno centrale. La modifica prevederà invece una settimana da 5 giorni e due da 4 per il personale di produzione, o collegato, che lavora su un regime a tre turni (mattina, pomeriggio e notte). Nel primo caso la riduzione sarà di 22 giorni, nel secondo di 31.

 

«Abbiamo ottimizzato i tempi di lavoro effettivo rispetto a quelli che possiamo definire tempi morti e le persone sono fiduciose», spiega Umberto Tossini, Chief People & Culture del gruppo.

 

LAMBORGHINI - SEDE SANT AGATA BOLOGNESE

Teamsystem ha lanciato la settimana corta nel maggio del 2023: «Abbiamo scelto una filosofia che si basa su fiducia, flessibilità e responsabilizzazione delle persone, perché ciascun dipendente sia messo nelle migliori condizioni di poter organizzare il lavoro sulla base delle proprie esigenze che sono, per loro natura, mutevoli nel tempo», spiega Donatella Isaia, Group Chief People & Culture Officer. Ha aderito il 75% dei lavoratori, con lo smart working parte integrante del modello. […]

 

Ci sono anche novità nell'ultimo contratto integrativo del Centro Direzionale di Torino di Lavazza. L'azienda ha ampliato lo smart-working fino a 10 giorni mensili da utilizzare anche consecutivamente, dopo «l'introduzione per circa 900 persone del venerdì breve», ha fatto notare Enrico Contini, capo delle risorse umane del gruppo.

 

SETTIMANA LAVORATIVA CORTA

Un progetto pilota «che consisteva nell'uscita anticipata di tree ore nella giornata del venerdì per quindici settimane, da maggio a settembre, grazie anche a un miglior utilizzo delle riduzioni di orario contrattualmente previste». La valutazione, sia da un punto di vista organizzativo che dell'apprezzamento delle persone, «è molto positiva e proseguiremo con questa modalità di lavoro in modo strutturale anche nei prossimi anni […]».

LAVORO - SETTIMANA CORTA SEDE LAVAZZA A TORINO

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO