OGGI È IL GIORNO DELLA VERITÀ SULLA RETE TIM: COME DAGO-DIXIT, AL MINISTERO DELL’ECONOMIA SARANNO RICEVUTI I RAPPRESENTANTI DI VIVENDI (YANNICK BOLLORÈ E ARNAUD DE PUYFONTAINE), CHE NON GRADISCONO LA CESSIONE DI NETCO AL FONDO KKR PER 23 MILIARDI – I FRANCESI VOGLIONO SPUNTARE UN PREZZO PIÙ ALTO: COSA FARÀ GIORGETTI PER CONVINCERLI? LA STRADA È STRETTA: O SI FORZA LA MANO E SI APPROVA L’OPERAZIONE SENZA IL CONSENSO DEL PRIMO AZIONISTA, O SI BOCCIA TUTTO E SI PROCEDE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI TIM

-

Condividi questo articolo


ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “la Stampa”

 

vincent bollore vincent bollore

La cessione della rete di Tim al fondo Kkr affiancato da governo e F2i, un'operazione da 23 miliardi […] è […] appesa a un singolo appuntamento, ossia l'incontro di oggi tra i rappresentanti di Vivendi e quelli del governo.

 

Nel primo pomeriggio Yannick Bollorè, figlio di Vincent e attuale presidente del colosso francese e Arnaud De Puyfontaine, amministratore delegato di Vivendi e a lungo membro del cda di Tim saranno ricevuti a Roma dal ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, incontro al quale è possibile partecipi anche Gaetano Caputi, capo di gabinetto di Palazzo Chigi.

 

henry kravis henry kravis

[…]  l'argomento principale è ovvio che saranno le tante perplessità dei francesi nei confronti dell'attuale operazione. L'unico aspetto che sembra chiaro è che il gruppo transalpino non abbia intenzione di abbassare i toni.

 

La convinzione di Vivendi, che è il primo azionista di Tim con una quota del 24%, è che senza il suo appoggio la cessione di Netco (la costituenda società nella quale confluiranno gli asset infrastrutturali) non avverrà mai e quindi per il governo sarà per forza necessario trovare un accordo con i francesi. Quali sono le condizioni per le quali scatterebbe il semaforo verde dei Bollorè: prezzo più alto dell'offerta di Kkr e sicurezza della sostenibilità di Servco dopo la cessione di Netco.

giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti

 

[…] Vivendi, che dall'avventura in Tim ha finora ricavato una minusvalenza miliardaria, è interessata che la società della quale rimarrà azionista una volta scorporata la rete, sia in grado di garantire una performance che permetta al gruppo di recuperare almeno parzialmente l'investimento fatto nel 2015.

 

pietro labriola a Italian Tech Week pietro labriola a Italian Tech Week

L'operazione, così come è strutturata, per i francesi non fornisce queste garanzie: non va bene e andrebbe modificata. È evidente che se questo sarà l'approccio, l'interlocuzione con il governo partirà in salita.

 

Quali le alternative? Una […] è che in caso di bocciatura della cessione della rete si proponga un aumento di capitale di Tim, argomento che negli ultimi anni è stato trattato come un tabù. L'altra è che si cerchi di forzare la mano a Vivendi, approvando l'operazione anche senza il consenso del primo azionista, che comunque non possiede la maggioranza assoluta della società.

 

YANNICK E VINCENT BOLLORE YANNICK E VINCENT BOLLORE

In questo senso, potrebbero risultare fondamentali i pareri legali a disposizione dei consiglieri di Tim secondo cui per l'approvazione dell'operazione di cessione di Netco potrebbe bastare il voto del cda e non servirebbe la convocazione di un'assemblea.

Uno scenario […] che per qualcuno è poco probabile e che comunque quasi sicuramente aprirebbe la strada a un duro confronto legale, tra ricorsi e azioni di responsabilità. Per questo i riflettori del mercato sono puntati sull'incontro di oggi, perché un esito positivo e una posizione conciliante tra le parti, sbloccherebbe definitivamente tutta l'operazione.

PIETRO LABRIOLA PIETRO LABRIOLA

ARNAUD DE PUYFONTAINE ARNAUD DE PUYFONTAINE

[…]

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?