vladimir putin gas

PUTIN A TUTTO GAS - NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DATE IERI A DRAGHI E SCHOLZ, IL PRESIDENTE RUSSO OGGI HA (APPARENTEMENTE) TIRATO DRITTO SUL PAGAMENTO IN RUBLI DEL GAS: CHE COSA CAMBIERÀ? IL DECRETO FIRMATO DA “MAD VLAD” È UN ABILE TENTATIVO DI SALVARE LA FACCIA ALLO ZAR: LE AZIENDE IMPORTATRICI APRIRANNO DUE CONTI BANCARI PRESSO GAZPROMBANK, A UNO IN EURO E UNO IN RUBLI. IL PAGAMENTO SARÀ TRASFERITO NEL CONTO IN EURO. A QUEL PUNTO, LA BANCA RUSSA VENDE GLI EURO SUL MERCATO DI MOSCA, COMPRANDO RUBLI. MA I PAESI EUROPEI ACCETTERANNO QUESTO GIOCO DI PRESTIGIO?

Federico Fubini per www.corriere.it

vladimir putin

 

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che impone che il gas russo venga venduto ai Paesi «ostili» solo dietro un pagamenti in rubli. Secondo quanto riportato dall'agenzia Ria Novosti, il presidente russo avrebbe detto che i contratti esistenti saranno bloccati nel caso in cui questa domanda non venisse accolta e che gli acquirenti dovranno «aprire conti in rubli in banche russe».

 

L'interpretazione del decreto e delle sue conseguenze operative è parsa inizialmente poco chiara, specie perché ieri il presidente russo aveva parlato per 45 minuti al telefono con il premier italiano, Mario Draghi, e nelle scorse ore, commentando la telefonata, Draghi aveva detto di non ritenere che si fosse vicini al blocco delle forniture di gas da parte delle Russia e che le aziende europee possono continuare a pagare il gas — secondo i contratti in essere — in euro e dollari.

 

putin gas

Secondo quanto ricostruito dal Corriere, però, il decreto sfrutterà un tecnicismo che consentirà di «tenere insieme» le parole di Putin a Draghi e «l'utimatum» all'Europa. Il meccanismo funzionerebbe così:

 

— L’azienda importatrice (ad esempio, Eni) apre due conti bancari presso Gazprombank, uno in euro e uno in rubli;

— Trasferisce il pagamento nel conto in euro;

— A quel punto, Gazprombank vende gli euro sul mercato di Mosca e compra rubli;

— Gazprombank mette i rubli nel conto dell'azienda importatrice in rubli e finalizza il pagamento, trasferendo i rubli per il gas a Gazprom.

 

Questo schema soddisferebbe entrambe le frasi pronunciate da Putin: le aziende straniere pagherebbero in teoria il gas in rubli (a Gazprom), continuando però di fatto a farlo in euro (a Gazprombank), assolutamente come oggi.

 

In realtà i pagamenti da parte occidentale non cambiano, ma Gazprombank dovrebbe compiere complesse operazioni per trasformare gli euro (o i dollari) in rubli su conti delle aziende importatrici in Europa.

le vie del gas russo

 

Resta da vedere se il punto «politico» della questione possa passare — se cioè i Paesi europei accetteranno questo meccanismo: Francia e Germania hanno subito dichiarato di prepararsi allo stop alle forniture. «Potrebbe esserci una situazione in cui domani, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando», ha precisato il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire durante la conferenza stampa con il collega tedesco, Robert Habeck.

 

gasdotti in europa

I tecnici dei governi europei e delle aziende importatrici di gas in questo momento stanno studiando attentamente il decreto. L’aspetto che sembra più incerto e problematico riguarda l’articolo 7 del provvedimento. Esso stabilisce che il pagamento per la fornitura di gas è considerato compiuto nel momento in cui avviene l’accredito dei fondi dal conto in rubli alla società fornitrice, che è Gazprom.

 

gazprom

Resta dunque da capire in quale valuta viene fissato il prezzo del gas, ossia se (come da contratto) l’indicazione del prezzo resta in euro e la valuta di fatturazione resta l’euro.

 

Da questo aspetto, delicatissimo, dipende la risposta delle società importatrici e dei governi europei al decreto di Putin. Per adesso essa è in sospeso in attesa di un’attenta valutazione, anche sul piano tecnico e giuridico.

 

Questo è lo schema che sarebbe stato elaborato al Cremlino dopo che la governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina e il vicepremier Alexander Novak, ex ministro dell'Energia, avrebbero illustrato a Putin l'immensa difficoltà che avrebbe incontrato Gazprom nel cercare di imporre davvero gli importatori europei di pagare in rubli. Adesso la condizione di fondo perché tutto cambi (in apparenza) perché tutto rimanga com'è, è che la fatturazione e il prezzo della materia prima energetica dalla Russia restino quelli previsti dai contratti: in gran parte euro e in parte minoritaria dollari.

gazprom sponsor uefa 4

 

Non solo: il meccanismo rafforzerebbe ciò che avviene ormai da settimane, e che ha finora consentito alla Banca centrale russa di far rialzare le quotazioni del rublo a livelli pre-invasione. Di fatto, tutta la valuta straniera in arrivo in Russia sarà utilizzata per l'acquisto di rubli: e controllando sia le quantità totali di gas, sia la quantità di valuta corrispondente alle quantità di gas in vendita, potranno calibrare l'offerta di rubli sulla loro Borsa, stabilizzando così il valore della valuta locale

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…