QUANTO PIACE AGLI AGNELLI ANDARE DI SCORPORO (ALTRI GIOIELLI CHE SE NE VANNO) – DOPO FIAT INDUSTRIAL E FERRARI, FCA VUOLE SEPARARE IVECO DA CNH INDUSTRIAL: L’OBIETTIVO, COME AL SOLITO, È QUELLO DI INCREMENTARE IL VALORE DEL GRUPPO – E ANCHE FARE UN PO’ DI SPIN MENTRE LE FABBRICHE ITALIANE DI FCA LAVORANO A SINGHIOZZO E RICORRONO ALLA CASSA INTEGRAZIONE – IL TITOLO VOLA IN BORSA
CNH: VOLA IN BORSA (+4%) CON IPOTESI SCORPORO IVECO
(ANSA) - Cnh Industrial vola in Borsa a Milano con il titolo in rialzo del 4% a 9,266 euro. Agli investitori piace l'ipotesi di scorporo di Iveco dal gruppo Cnh. L'annuncio potrebbe arrivare martedì 3 settembre nel Capital Markets Day in programma alla Borsa di New York, quando saranno annunciate le strategie del gruppo.
CNH: MARTEDÌ CAPITAL MARKETS DAY, VERSO SPIN OFF IVECO
Amalia Angotti per l'ANSA
Una nuova operazione di scorporo, dopo Fiat Industrial e Ferrari, potrebbe interessare la galassia Agnelli. Questa volta a essere interessata è l'Iveco, la società di veicoli commerciali del gruppo Cnh Industrial. L'annuncio potrebbe arrivare martedì 3 settembre nel Capital Markets Day in programma alla Borsa di New York, quando saranno annunciate le strategie del gruppo.
sergio marchionne richard tobinjohn elkann
L'ipotesi di separare il business delle macchine agricole di Case New Holland e quello dei camion di Iveco per incrementare il valore del gruppo è nell'aria da tempo. Ne aveva parlato già a febbraio del 2018 l'ex ceo Richard Tobin che aveva sottolineato l'esigenza di rafforzare, prima di un eventuale spin off, il bilancio della società. "Se si vuole ottenere un valore pieno, bisogna separare i due business. Non sto dicendo che lo faremo ma non bisogna essere dei geni per vedere che il business delle macchine agricole verrebbe valutato sulla base di multipli più alti", aveva spiegato Tobin.
Iveco, che ha lanciato a luglio il nuovo veicolo pesante S-Way con l'obiettivo di riconquistare quote di mercato nel segmento, ha realizzato un fatturato di circa 11 miliardi di dollari nel 2018. Intanto le fabbriche italiane di Fca sono ripartite a singhiozzo dopo le ferie estive, con un pesante ricorso alla cassa integrazione e i sindacati chiedono certezza sui tempi degli investimenti annunciati in Italia. Un segnale positivo riguarda Pomigliano che aspetta il modello Alfa Romeo da affiancare alla Panda.
maurizio landini michele de palma
Il 4 settembre è convocato al ministero del Lavoro un incontro sulla cassa integrazione straordinaria nella fabbrica campana. "Il fatto che si tratti di cigs per riorganizzazione - spiega Michele De Palma, responsabile Auto della Fiom - significa che potrebbe essere in dirittura d'arrivo il Tonale", il nuovo suv del Biscione presentato al Salone dell'Auto di Ginevra a marzo. "Il 4 chiederemo all'azienda i tempi degli investimenti che serviranno a produrre il nuovo modello Alfa, da troppo tempo atteso per la piena saturazione dell'impianto. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo bisognerà continuare a produrre la Panda", aggiunge De Palma.
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"Che si faccia il Tonale - dice Gianluca Ficco, responsabile Auto della Uilm - è assodato, c'è stato detto più volte da Fca. Confidiamo che il 4 vengano indicati i tempi. La Panda va meglio, ma siamo ancora lontani dalla piena occupazione. Anche Cassino è in difficoltà, a Mirafiori è stato avviato l'investimento per la 500e ma non basta, sono necessari investimenti per la Maserati. Melfi fa tanta cig, ma è già partito l'investimento per la Renegade ibrida e per la Compass". Per Marco Bentivogli, segretario generale Fim, "è fondamentale che arrivi la conferma della tempistica della produzione del Tonale, rinviato per troppo tempo.
Ci auguriamo che i lavori sulla verniciatura effettuati quest'estate siano funzionali al nuovo modello e che si programmi la Panda ibrida annunciata il 29 novembre 2018. il tema degli ammortizzatori diventa di più semplice gestione se ci sono conferme degli investimenti. Il lancio dei nuovi modelli è fondamentale". "La cassa integrazione nelle fabbriche Fca si inserisce in un contesto drammatico per il lavoro. Si è perso un anno e mezzo in provvedimenti inutili, speriamo che il governo ora dia giusto spazio all'emergenza e crei lavoro anziché distruggerlo. Il 4 si parlerà di cig per riorganizzazione a Pomigliano, è il segnale che la fabbrica può trovare un assetto definitivo per dare lavoro a tutti gli operai rimasti", osserva Roberto Di Maulo, segretario generale Fismic.
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