Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Ben 36,77 miliardi di dollari di ricavi netti nei primi nove mesi del 2022, e 4.000 licenziamenti pronti per il 2023. Come si spiega questa contraddizione in termini di Goldman Sachs? Perché una banca che in nove mesi incassa più della finanziaria dello Stato italiano, non riesce a proteggere i dipendenti che l'hanno messa in condizione di aver tanto successo, o neppure ci prova?
La risposta sta nell'essenza di ciò che consente al capitalismo americano di prosperare, e nella speranza che, quando le vacche torneranno grasse, tutti i licenziati troveranno un posto migliore. Il 2021 era stato un anno record, per Goldman Sachs e per le compagnie del settore finanziario. Dopo la crisi del Covid Wall Street era ripartita alla grande, con un boom nel settore M&A, le operazioni di fusione e acquisizione di cui è specialista la banca guidata da David Solomon.
Quindi aveva assunto, forse troppo, passando dai 38mila dipendenti del 2019 ai 49mila in organico a settembre. Per attirare i talenti aveva offerto stipendi e bonus stellari, per soffiarli alla concorrenza. Tutto questo ha gonfiato i costi, ma in un periodo di grande crescita erano sopportabili. Negli stessi mesi del 2021, però, la Federal Reserve ha commesso l'errore madornale di non riconoscere la minaccia dell'inflazione, giudicandola transitoria.
Così ha continuato a garantire il denaro facile che ha aiutato aziende come Goldman Sachs a riempirsi le tasche, ma ha pure messo i semi per la crisi del 2022, quando è diventato evidente che la corsa dei prezzi non era un fenomeno passeggero, costringendo il presidente Powell ad alzare i tassi come non accadeva dagli anni Ottanta. Risultato: nel terzo trimestre la banca ha visto calare i suoi profitti del 43%, a "soli" 3,07 miliardi di dollari. […] Altre banche stanno facendo lo stesso, come Morgan Stanley che ha tagliato 1.600 posti. […] Naturalmente, sentire che una banca con 36 miliardi di ricavi netti in nove mesi si prepara a cacciare preventivamente 4mila dipendenti fa accapponare la pelle […]