marina pignatelli e umberto masci
Alla corte di Roberto e Generoso Di Meo, che quest’anno si è spostata a Belgrado, palpitano in piume e maschere veneziane ottocento invitati. Il gran ballo organizzato dai fratelli - viticoltori irpini con frequentazioni internazionali – per presentare un calendario giunto alla sua diciottesima edizione riunisce a Palazzo di Serbia aristocratici dalle solidissime ascendenze, paperoni internazionali, sportivi, protagonisti dello showbiz e qualche nuovo arrivato nell’olimpo degli eventi da non perdere.
generoso di meo con l'ambasciatore lo cascio, nanni rondanini e salvatore mariconda
«Il bianco e il nero» il tema del calendario, che ancora una volta ruota intorno alle foto di Massimo Listri e ai testi di esperti d’arte e studiosi fra cui Vittorio Sgarbi. «Black & White Ball» il tema della serata che Generoso e Roberto Di Meo hanno proposto ispirandosi al leggendario ballo organizzato da Truman Capote nel 1966. Da Napoli, in charter, arrivano centocinquanta ospiti che con gli altri invitati italiani prima del ballo vengono coinvolti in un cocktail di benvenuto all’ambasciata d’Italia offerto da Carlo Lo Cascio, con sua moglie Alessandra. E da una visita a palazzo reale con il principe Alexander Karadjordjevic.
francoise gallimard e girolamo marcello 1
Poi tutti a Palazzo di Serbia dove ciascuna sala è dedicata ad una delle Repubbliche che componevano la federazione jugoslava. Il menu serbo partenopeo è preso d’assalto dagli ospiti.
Fra gli invitati Francesca Pini, Fernando Mazzocca, Alexis Kugel, la contessa Antonella Camerana, Guglielmo Giovanelli, i principi Alessandro e Caterina di Serbia, Elisabetta di Jugoslavia e suo nipote Michel, la cantante lirica Jadranka Jovanovic e due miti dello sport: Pedja Mijatovic, con sua moglie Aneta, e Dejan Tomasevic e la moglie Jelena. Fra gli altri Toplica e Snezana Spasojevic, Francesco Micheli, Maric Miromar, Neboisa Babic, Alexis Kugel, Marina Pignatelli, Federica e Fabiana Balestra, Ivana Zecevic, Maria José Alliata di Villafranca, Girolamo Marcello, Francoise Gallimard, Marija Djuric, Riccardo e Maurizio Paternò di Montecupo, Klaus Dieter e Sabin Rauenbusch, Francesco Micheli, Angelo Bucarelli, Philip Zepter, Giuseppe Colombo (patron del brand Gallo), Claudia Ruffo di Calabria e Flaminia Gennari Santori.
Tutti applaudono il gruppo Kolo, una ensemble con ballerini in costume e musicisti. Poi sul palco salgono gli Euterpa, una formazione musicale serba che fa scatenare gli ospiti con un repertorio internazionale con incursioni anche nella musica leggera italiana arrangiata in chiave dance. Marco Fasano propone due brani di musica napoletana quindi in console arriva il gruppo delle «Girl Panic D.J.», quattro ragazze di Belgrado che stanno conquistando l’Europa.
maria grazia e piera leonetti di santojanni e pietro meschi
generoso di meo con vittorio sgarbi e massimo listri (1)
Maschera Hermes per Francesca Di Carrobio, amministratore delegato Hermes Italia, elegantissima nel suo kimono a stampa optical. Una sirena di bellezza Rosita Puca con il costruttore Mimmo Tuccillo, code e strascichi in glitter per Michela Bruni Reichlin. Sui décolleté brillano le gioie della sua ultima collezione “Star and Moon Collection”, ispirata proprio al Ballo Di Meo. Maschera veneziana piumata anche per Benedetta Lignani Marchesani le sue pochette, le B.B ( bizantine bag) in tema black and white sono da vera influencer. E ce n’erano parecchie. A cominciare da Anna Paola Merone, in chiffonoso abito bianco e nero, mozzafiato, disegnato dal couturier Alessio Visone. Annap insieme a Pasquale Ranieri, patron della Ranieri Impiantistica e tra i principali sponsor del calendario, formano la power couple dell’evento. Altro sponsor degno di menzione è Vito Grassi ( Grastim), autorevole presidente Confindustria Campania. Annalaura di Luggo al fianco di suo marito Olindo Preziosi sono raggianti di felicità: la di lei opera è stata appena premiata alla Biennale di Venezia. E il suo docufilm “Napoli Eden” debutterà a New York.
adriana sartogo e sabrina colle
Maria Gabriella di Savoia, presenza ormai fissa ai Di Meo Ball, è con sua nipote Elena von Hessen, principessa reale ( sua nonna era Mafalda di Savoia) e pittrice di squisita raffinatezza, che il 6 dicembre inaugura la sua mostra nella galleria Prac di via Nuova Pizzofalcone, sempre più accreditata come la “White cube” partenopea. Si aprono le danze con il danubio blu, versione dj e l’avvocato Mario Abate si scatena con le girls: Tiare von Meister e Madeleine von Hessein Cagnazzo, di sangue teutonico/napoletano. Tiare è la figlia della marchesa Januaria Piromallo Capace Piscicelli di Montebello dei duchi di Capracotta, per loro il designer più amato dalle milanesi ( e non solo) ha creato una favola di abiti al copiativo ( mamma in bianco e figlia in nero). Januaria al posto della maschera ha preferito un carrè griffato Hermes, biondo platino. Bollicine e brindisi per il calendario cult del maestro fotografo Massimo Listri. E distribuzione delle calze Gallo ( peccato omaggiare solo i signori) che sono ormai diventati un must to have che echeggiano il dress code “Black and White”.
angelo bucarelli e hulya pinar docru donetalla dentice di accadia
Il giorno dopo il ballo anche i tiratardi si svegliano in tempo per una visita al Museo della Jugoslavia, accompagnati dalla regista Neda Knezevic, con un concerto di pianoforte di Gile Bae seguita da un brunch napoletano. Tito è sullo sfondo, come una Belgrado dove il grigio è illuminato dal sole.
nd studio 198 elena von hessen, dejan mihajlovic e la pianista gile bae il buffet gigi mingione, lola vitelli nicola, ludovica,rita e marco rocco di torrepadula (1) kolo michela bruni e pinar akalin francoise gallimard e girolamo marcello fabrizio di luggo e michele van droogenbroeck massimo listri e elisabetta di jugoslavia, con i fratelli roberto e generoso di meo nd studio 333 nd studio 251 roberto di meo e maria gabriella di savoia januaria piromallo1 cesare cunaccia, marta sala, alessandro attolico, pinar akalin annalauda di luggo olindo preziosi nd studio 347 nd studio 316 anna paola merone pasquale ranieri