1. “COME DIVENTARE MARCHESA” IN BARBA AL SANGUE BLU? BASTA UNA FACCIA COME IL SEDERE! 2. “IO SONO LA MIA FICTION” POTREBBE BEN INTITOLARSI IL LIBRO SCODELLATO DALL’EX VENDITRICE DI CREME DI BELLEZZA CHE HA APPICCICATO ‘’D’ARAGONA” AL SUO NOME PLEBEO, DANIELA DEL SECCO, SI E’ PERVESTITA DA NOBILDONNA, HA TIRATU SU UNA FACCIA DI BRONZO RESISTENTE A TUTTI GLI SBERLEFFI E VAI CON LA CORONCINA DI BRILLOCCHI! 3. PECCATO CHE SORRENTINO NON SE LA SIA MAI TROVATA DAVANTI IN TUTTO IL SUO STUCCHEVOLE SPLENDORE STUDIATO A TAVOLINO, ALTRIMENTI L’AVREBBE MESSA DI SICURO (ALLA BERLINA) ACCANTO A JEP GAMBARDELLA PER IL “GRANDE CAFONAL” DI ROMA GODONA
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Gabriella Sassone per Dagospia
Peccato che Paolo Sorrentino non se la sia mai trovata davanti in tutto il suo stucchevole splendore studiato a tavolino, altrimenti l'avrebbe messa di sicuro (alla berlina) in un ruolo di primo piano, accanto a Jep Gambardella", nel suo "La Grande Bruttezza" oscarizzato.
Sì perché lei vive perennemente e molto fellinianamente in una fiaba, mescolando sogno e realtà , calata ormai come è nel ruolo di Marchesa del Popolo che si è costruita addosso, complice certa Roma un po' blasonata, un po' salottiera e fancazzista, che passa da un cocktail a Palazzo Ferrajoli a una cenetta da Camponeschi senza mai smettere di annoiarsi, fare le stesse cose e vedere le stesse facce sera dopo sera.
Diciamoci la verità : Daniela del Secco d'Aragona è un genio. Neanche la sua grande amica e musa Marina Ripa di Meana (sì deve essere proprio lei ad averla ispirata) è mai arrivata a tanto. Ma l'avrà capito che il titolo del suo tomo crea ancora più dubbi e ambiguità sul suo marchesato? Nobili non si dovrebbe nascere? O non si dovrebbe impalmare qualcuno di nobili natali?
Per fortuna stavolta Dani, pur confermando con tutte le sue forze l'antica provenienza della sua famiglia (sì, nel suo sogno felliniano) ha finalmente spiegato che per lei conta di più la nobiltà d'animo e che tutti possono diventare nobili nei gesti, nella virtù e nelle buone maniere.
Oltre 850 persone hanno preso d'assalto ieri alle 19 tutti i saloni di Palazzo Ferrajoli ( ma lei, in tutta la sua modestia avrebbe preferito il Colosseo o lo Stadio Olimpico) per non perdersi il suo primo libro "Come diventare marchesa ed esserlo in tutte le occasioni della vita" (Vallardi Editore, 220 pagine, 13,90 euro).
Più che una classica e noiosa presentazione, quella di Dani è stata una rappresentazione teatrale, con lei protagonista e vari personaggi a farle da contorno come Luca Giurato e Dario Salvatori, altri a leggere brani del libro, come il bel Emilio Sturla Furnò, Antonio Paris, l'amica del cuore Sara Iannone e Corinne Clery, arrivata col fidanzato-zerbino Angelo Contestabile con cui si è riappacificata dopo le pagliacciate e le liti furibonde a "Pechino Express".
Abbigliata come nella foto della copertina del libro, in lungo bluette di taffetà con stola di visone, capelli raccolti a banana, grande collier di zaffiri elisabettiano, Dani ha intonato subito a sorpresa l'aria "Nessun dorma" di Puccini, insieme al tenore Sergio Panajia, si è fatta portare un thè che ha sorseggiato davanti a tutti come le vere ladies di ferro, ha firmato copie del tomo all'impazzata (tutte vendute), ma soprattutto ha girato per i saloni scortata da 3 bodyguard: chi se la doveva rubare?
Alla fine della serata, i giovani designer Alessandro Gatti e Giuseppe De Bellis, l'hanno omaggiata della prima Doll Marchesa d'Aragona, una sorta di Barbie vestita come lei con tanto di diadema sul capo. Queste preziosissime bambole sono state già create per personaggi del calibro di Madonna, Julia Roberts, Sharon Stone, Valeria Marini, Raffaella Carrà e Patty Pravo. Un po' storia personale, un po' manuale di istruzioni per l'uso, il libro spiega come si fa a essere nobili, dentro e fuori.
Con piglio ironico e provocatorio - e senza paura di essere politicamente scorretta - la marchesa rivela in quale modo si costruisce il successo sociale e si diventa persona ambita nei salotti che contano: impartisce quindi lezioni alle aspiranti "gentildonne", rivela trucchi per risultare credibili in ogni circostanza e riporta sulla pagina aneddoti e rivelazioni.
Perchè vivere è una questione di stile! Fermi tutti! La marchesa che dice di ispirarsi quanto a classe e portamento a Grace Kelly di "Caccia al ladro", fa sorride tutti quando racconta di "amare la sincerità , la trasparenza, la lealtà e detestare gli arrampicatori sociali e chi ostenta".
Guardata con amore dalla figlia promessa sposa Ludovica, coccolata dal fidanzato ufficiale Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona, la marchesa ha fatto scoprire il suo lato nobile e generoso raccontando di aver lasciato quest'anno il suo palco all'Opera per fare una sostanziosa donazione ai bambini del Vietnam, che le sono rimasti nell'anima dopo il reality "Pechino Express", che l'ha consacrata reginetta del tubo catodico. Anche se il suo sogno è quello di aprire tre strutture per chi soffre, bambini, anziani e animali, che ovviamente si chiamerebbero "Le case della Marchesa".
Il libro, ovviamente, è dedicato ai suoi genitori. Nella ressa di palazzo Ferrajoli, ecco le prezzemoline Maria Monsè, Adriana Russo, Giada De Miceli, Irene Bozzi, Stefania Giacomini, Adriano Aragozzini, i principi Fabio Massimo, Pignatelli, Boncompagni Ludovisi, Carla Ficoroni, Bianca Maria Lucibelli Caringi, i Prefetti Fulvio Rocco e Giovanni Ietto con la moglie Maria Romana, lo stilista Luigi Bruno, l'onorevole Sandra Cioffi e il marito Francesco Fedi, Silvana Augero, l'esperto di Diritto Nobiliare Emilio Petrini Manzi, la ricchissima e ingioiellatissima Simonetta Modestini, lo scenografo Manuel Carlo Puccini, Gianfilippo Chiarello, Orazio De Lellis.
Immancabile, come nella "Grande Bruttezza" un esponente della Chiesa: Monsignor Luigi Casolini. Solo per pochi happy few, una trentina di intimi, la seguente cenetta da Elle di Luca Pavoni... quanti altri nemici si sarà fatta la marchesa tra gli esclusi? Iniziamo a contare va...