sainz

“LA FERRARI DEL 2023? MI HA DATO DEI GRAN MAL DI TESTA. NON MI SONO DIVERTITO A GUIDARLA” – CARLOS SAINZ SI CONFESSA A “DIARIO AS”: “LA ROSSA È STATA MOLTO DIFFICILE DA CAPIRE, SPERO CHE NEL 2024 SARÀ PIÙ FACILE DA METTERE A PUNTO. LA FORMULA 1? PURTROPPO C’È UNA SOLA SQUADRA, LA RED BULL, CHE DOMINA TUTTO”

Da ilnapolista.it

 

carlos sainz vince a singapore

Che bella sarebbe la Formula 1 senza la Red Bull… Carlos Sainz sarebbe fortissimo, magari vincerebbe il Mondiale. E’ lui l’unico che ha vinto una gara al di fuori dei dominatori nell’ultimo Mondiale. Ovviamente non gli basta. E lo spagnolo, intervistato da Diario As, smentisce anche un luogo comune: non è vero che questa Ferrari gli piaceva.

 

“È stato detto che è un’auto che mi si addice bene, che mi piace. Onestamente, mi ha dato dei gran mal di testa. È molto difficile da capire. Non mi diverto a guidarla, ho dovuto adattarmi a molte cose e ho dovuto provare molte cose di set-up. Spero che nel 2024 sarà più versatile e più facile da mettere a punto”.

 

carlos sainz vince a singapore 4

Sainz dice che c’è vita oltre Verstappen e le Red Bull. Un mondo fatto di spettacolare incertezza: “Dietro la Red Bull abbiamo visto un ottimo esempio di quanto possa essere bella la Formula 1. Una squadra come la McLaren è partita ultima e finisce per dominare dietro la Red Bull, e una squadra come la Ferrari prende la pole position, lotta contro la Red Bull per la vittoria, e nelle altre gare è a 50 secondi dalla vittoria.

 

Questo è quello che è difficile capire della Formula 1. E la Mercedes, in gara a volte va forte come la Red Bull, ma poi altre volte, come in Brasile, degrada, e non si capisce il perché. È l’incertezza, la variabilità di una bella F1 in cui purtroppo c’è una squadra che domina e non ha quella variabilità”.

 

carlos sainz vince a singapore 3

“La mia stagione è stata solida – continua – Anche se non è finita come avrei voluto dopo una seconda parte di stagione in cui stava andando molto bene. Ma è stata solida, la squadra ha fatto grandi progressi e abbiamo lottato per cose più importanti. Questo mi rende orgoglioso, la squadra sta facendo passi avanti e se riusciremo a farne un altro nel 2024, saremo in lotta per il titolo. Il sapore della fine della stagione è amaro, ma me ne dimentico velocemente e mi concentro sull’anno prossimo. Arrivare quarto, quinto, sesto o settimo un anno non ti cambia la vita”.

 

SAINZ

“Corro per cercare di vincerle tutte – continua Sainz – Sono realista: con il livello attuale di piloti e team, vincere una gara è molto complicato. Lo abbiamo visto negli ultimi anni. L’obiettivo è più grande di quello. Dobbiamo essere orgogliosi che nel 2023 l’unica vittoria al di fuori della Red Bull sia mia. Stiamo facendo le cose bene, ma non dobbiamo accontentarci. Ci sono ancora cose nelle monoposto di F1 di questa generazione, dal 2022, che trovo difficile comprendere appieno e massimizzare in termini di guida e assetto della vettura”.

carlos sainz vince a singapore 2carlos sainzcarlos sainz vince a singapore 1

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…