infermieri vaccinazione 4

"IN ITALIA L'11 PER CENTO NON SI VUOLE VACCINARE. SONO FAVOREVOLE ALL'OBBLIGO DI VACCINAZIONE" - L'IMMUNOLOGO SERGIO ABRIGNANI: "I 30-40ENNI PERCEPISCONO IL RISCHIO DI UNA MALATTIA SEVERA COME MOLTO LIEVE. QUESTO VIRUS È UN PROBLEMA DI SANITÀ PUBBLICA, CI VUOLE L'OBBLIGO, COSÌ COME PER IL VAIOLO O LA POLIO. SE IN 10 MILIONI NON SI VACCINANO IN ITALIA, RISCHIANO DI SELEZIONARE NUOVE VARIANTI CHE POSSONO DIVENTARE INSIDIOSE. E SI METTONO A RISCHIO ANCHE I 500MILA CHE NON POSSONO VACCINARSI PER LE LORO CONDIZIONI DI SALUTE"

Mauro Evangelisti per "il Messaggero"

 

«Se vuole la mia opinione personale, io sono favorevole all' obbligo vaccinale. Qui stiamo parlando di un' emergenza di sanità pubblica».

 

Sergio Abrignani

Il professor Sergio Abrignani, immunologo del Policlinico universitario di Milano e componente del Comitato tecnico scientifico, lo dice con prudenza perché sa che quello del vaccino anti Covid obbligatorio è un terreno minato, ma anche lui è favorevole a una azione più efficace per aumentare il numero di persone che si immunizzeranno.

Professore, la campagna vaccinale ora è più veloce. Resta il problema di una quota di persone - bassa per gli ottantenni, più alta tra settantenni e sessantenni - che ancora non sono protette.

 

VACCINAZIONE ANZIANI5

«Nel caso degli ottantenni ormai è marginale il numero di chi non è vaccinato, d' altra parte è impossibile vaccinare tutti. In realtà, mi preoccupano di più sono quelli sotto i 50 anni. A Omnibus, programma de La7, mi hanno mostrato un sondaggio che mi ha colpito: in Italia l'11 per cento dice che non si vuole fare vaccinare, il 7 per cento risponde probabilmente no. Di fatto, siamo al 18 e la maggior parte è sotto i 60 anni, perché i meno giovani sono maggiormente preoccupati dagli effetti della malattia».

 

Il vero problema dovremo affrontarlo quando inizierà la vaccinazione di massa dei cinquantenni?

PASS VACCINALE 5

«A scendere, 50, 40, 30. Sono coloro che percepiscono il rischio di una malattia severa come molto lieve. Sui sessantenni penso che non ci sia un problema di fuga dal vaccino. Paghiamo il fatto che le Regioni sono rimaste a volte indietro, magari con operazione fantasiose. Ricordiamoci sempre che a gennaio e febbraio alcune Regioni hanno vaccinato giovani magistrati, avvocati, professori universitari.

Studenti vaccinati

 

C' è uno studio di Matteo Villa, dell' Ispi, che dice che se avessimo vaccinato fin dall' inizio per classi di età, concentrandoci sugli ultrasessantenni, avremmo evitato 7-8.000 morti. Sui sessantenni ancora ci mancano 4,5 milioni di persone: sì, può darsi che ci sia una parte di no vax, un 10-15 per cento, ma conta anche il non coordinamento delle Regioni, tanto che il generale Figliuolo è intervenuto chiedendo di concentrarsi sulle classi di età più alte, invece di parlare di isole, maturandi, trentenni».

 

Qual è l' obiettivo?

«Entro 15 giorni è necessario vaccinare almeno 3 milioni di over 60. Bisogna accelerare sui meno giovani, lo ripeto. A quel punto avremo un Paese in cui tra i suscettibili quelli che vogliono essere immunizzati saranno stati vaccinati, sul resto ci sarà poco da fare. A meno che non vogliamo introdurre il tema dell' obbligo vaccinale».

Sergio Abrignani DEL CTS

 

Cosa ne pensa?

«Io sono assolutamente favorevole all' obbligo vaccinale. Già lo dissi a gennaio. Per questo virus che è un problema enorme di sanità pubblica, ci vuole l' obbligo vaccinale, così come lo abbiamo avuto per il vaiolo o la polio. Non è più un problema individuale: se non mi vaccino, io causo un danno alla comunità. In altri termini, se in 10 milioni non si vaccinano in Italia, rischiano di selezionare nuove varianti che possono diventare insidiose.

Tra l' altro, quei 10 milioni mettono a rischio anche i 500mila che non possono vaccinarsi per le loro condizioni di salute».

 

Quando dovremo ricevere il booster, il rinforzo?

brescia centro vaccinale

«Al momento non lo sa nessuno. Chi si sbilancia parla a vanvera. L' unica cosa che sappiamo, dagli studi in corso, è che la protezione dura almeno 8-9 mesi. Non c' è nessun saggio scientifico che consenta di predire quanto durerà la memoria, sono verifiche che dovremo fare periodicamente. E oltre a monitorare la durata dell'immunità, dovremo vigilare su nuove varianti che, in linea teorica, possono eludere il vaccino.

 

Il richiamo può essere omologo a quello attuale, con la stessa spike, lo faremo quando e se la memoria immunologica si affievolirà. O può essere eterologo che si farà invece se si svilupperà una variante che lo richiede. Ma al momento possiamo proporre solo delle ipotesi. Ciò che ci rassicura è che i nuovi vaccini, anche in caso di variante, potranno essere realizzati in pochi mesi, la sperimentazione non dovrà ripartire da zero. In sintesi: è sicuro che faremo dei richiami, omologo o eterologo, ma comunque in due mesi saremo in grado di rivaccinare tutti, perché le aziende saranno pronte, la distribuzione e la macchina per le iniezioni saranno rodate».

 

vaccinatori 11

Siamo già a buon punto nella guerra a Sars-CoV-2?

«Assolutamente, pensi a come era la situazione un anno e mezzo fa. Oggi abbiamo già quattro vaccini autorizzati in Europa, altri ne stanno arrivando, 1,5 miliardi di persone sono già immunizzate nel mondo.

 

vaccinatori 8

Ci sono paesi come Regno Unito e Israele che hanno dimostrato l'efficacia della vaccinazione nell' abbattimento della mortalità. Evviva il 2021, dico io. Evviva la ricerca, evviva l' industria che fa i vaccini. Se avessimo avuto un' analoga pandemia 15 anni fa, se Sars-Cov-1 fosse stato come Sars-CoV-2, saremmo stati davvero nei guai, allora non ci sarebbero stati i vaccini mRna dietro l' angolo, saremmo rimasti per anni in attesa di una soluzione».

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...