
ALLERGIA CANAGLIA – CHE FARE IN CASO DI SHOCK ANAFILATTICO? I SINTOMI SI SVILUPPANO SPESSO IN POCHI MINUTI, È QUINDI FONDAMENTALE INTERVENIRE SUBITO SOMMINISTRANDO ADRENALINA. IL PAZIENTE COSCIENTE VA DISTESO CON LE GAMBE SOLLEVATE PER FAVORIRE L'AFFLUSSO DI SANGUE AL CERVELLO. A QUEL PUNTO BISOGNA…
Vincenzo Patella* per “Oggi”
presidente della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica, Siaaic
Lo shock anafilattico è una grave manifestazione allergica che può risultare letale. Le cause più comuni includono allergie alimentari, reazioni a farmaci e punture di api, vespe e calabroni.
A livello cutaneo, si manifesta con pomfi e prurito intenso, che interessano spesso il palmo delle mani e la pianta dei piedi. Provoca poi difficoltà respiratorie, senso di soffocamento, pressione toracica, raucedine e, talvolta, gonfiore della gola.
I sintomi più gravi riguardano il sistema cardiovascolare: drastico calo della pressione sanguigna, tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), vertigini e svenimenti.
Nel caso di allergie alimentari, possono comparire nausea e vomito. Altri segnali rilevanti includono angoscia, sudorazione profusa, pallore intenso e una sensazione di morte imminente. Poiché i sintomi si sviluppano spesso in pochi minuti, è fondamentale intervenire subito somministrando adrenalina.
Il paziente cosciente va disteso con le gambe sollevate per favorire l'afflusso di sangue al cervello. Bisogna quindi contattare il 118 e monitorare respiro e frequenza cardiaca.
Chi sa di essere allergico deve evitare ogni contatto con l'allergene a cui è sensibile.
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Vincenzo Patella