CATTIVE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS: UNO STUDIO CINESE PARLA DI INCUBAZIONE FINO A 24 GIORNI, MA LA TASK FORCE ITALIANA DELLO SPALLANZANI LASCIA IL LIMITE DI PRECAUZIONE A 14 GIORNI - L'ALTRO SVILUPPO DISASTROSO SONO I FALSI NEGATIVI: PERSONE CHE VENGONO TESTATE DOPO ESSERE ENTRATE IN CONTATTO CON I MALATI E APPAIONO SANE, PER POI RISULTARE POSITIVE AL 2019-NCOV POCHI GIORNI DOPO. QUINDI NON SOLO MISURARE LA FEBBRE NON BASTA, ANCHE GLI SCREENING APPROFONDITI NON SONO UNA RISPOSTA DEFINITIVA
- CORONAVIRUS:TASK-FORCE,PRECAUZIONE RESTA A 14 GIORNI
GIUSEPPE CONTE ROBERTO SPERANZA
(ANSA) - Il limite massimo di precauzione in Italia viene lasciato a 14 giorni. Lo hanno stabilito gli esperti alla riunione odierna della task-force coronavirus 2019-nCoV del ministero della Salute alla presenza del ministro, Roberto Speranza. "Sono state prese in considerazione le recenti evidenze fornite dallo European Centre for Disease Prevention and Control sui tempi di incubazione che delimitano il periodo tra 2 e 12 giorni, lasciando i 14 giorni come limite massimo di precauzione". Chiarimenti anche su tempi permanenza sulle superfici.
Il Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, i delegati dell'Inmi Spallanzani e gli altri esperti presenti alla riunione "hanno valutato - si legge in una nota - le ultime indiscrezioni scientifiche legate al virus. Chiarito che lo studio tedesco sulla permanenza del microrganismo sulle superfici non è riferito al nuovo coronavirus 2019-nCoV, ma è stato realizzato testando altri virus".
- CORONAVIRUS: MEDIA, INCUBAZIONE FINO A 24 GIORNI
(ANSA) - Il periodo di incubazione del coronavirus potrebbe estendersi fino a 24 giorni, 10 in più di quanto indicato fino ad ora. Lo riporta il britannico Independent citando uno studio di ricercatori cinesi, co-firmato dal dottor Zhong Nanshan, il medico che scoprì il virus della Sars nel 2003 e che sta lavorando come consulente per affrontare l'attuale epidemia.
- CORONAVIRUS:DUE GIAPPONESI AMMALATI DOPO PRIMI TEST NEGATIVI
(ANSA-AFP) - Due giapponesi, che erano stati evacuati da Wuhan con i primi aerei di rimpatrio, hanno contratto il coronavirus, nonostante i primi test fossero risultati negativi. Lo ha reso noto il ministero della Salute giapponese spiegando che uno dei due era stato rimpatriato il 29 gennaio scorso risultando negativo a due test consecutivi. Un terzo test, dopo 12 giorni, ha però rilevato che era infetto. L'altro invece era rientrato il 30 gennaio, risultando negativo ai test che, ripetuti lunedì scorso, sono risultati positivi.