alcol alcool giovani ubriachi coma etilico

COME BERSI LA VITA – TRINCARE ALCOL FA MALE AL CERVELLO SOPRATTUTTO IN TRE FASI DELLA VITA: IL NOSTRO SISTEMA NERVOSO È “SIGNIFICATIVAMENTE PIÙ VULNERABILE” ALL’ESPOSIZIONE ALCOLICA IN  GESTAZIONE, TARDA ADOLESCENZA E INIZIO DELLA TERZA ETÀ – SE NELL’IMMEDIATO UBRIACARSI PUÒ PORTARE A UN’INTOSSICAZIONE ALCOLICA, ANCOR PIÙ PROFONDI SONO I DANNI SUL LUNGO PERIODO CHE…

Matteo Grittani per "www.lastampa.it"

 

alcolismo

Bere alcol, anche con moderazione, fa male al cervello. Consumarlo e abusarne non significa solo nausea e giramenti di testa: a preoccupare di più sono i danni strutturali che si protraggono anche dopo mesi di astinenza. Non è tutto però; ci sono tre fasi della vita in cui l’organo principale del sistema nervoso è “significativamente più vulnerabile” all’esposizione alcolica: gestazione, tarda adolescenza e inizio della terza età. È la tesi di Louise Mewton e Rahul Rao, tra i più importanti esperti al mondo sul tema, presentata sulle pagine del British Medical Journal.

 

cervello 5

Gli effetti “degenerativi”

Sono più di 3 milioni ogni anno secondo Oms le morti premature conseguenza diretta o indiretta dell’abuso di alcol. Al fenomeno in crescita – spinto oggi dai disagi della pandemia – è legata un’ampia gamma di patologie, dalla cirrosi epatica, alle malattie cardiovascolari, a vari tipi di cancro. Ma l’effetto più “degenerativo” che esercita l’alcol etilico è quello sul cervello. Sia sul breve, che sul lungo termine. Quando beviamo, l’etanolo viene assorbito rapidamente e agisce sui circuiti neuronali, inibendoli o attivandoli.

 

binge drinking 3

Nell’immediato, se assunto in gran quantità, può portare a intossicazione alcolica, le cui lesioni sul sistema nervoso centrale variano a seconda della massa corporea e della quantità ingerita. Ancor più profondi sono i danni sul lungo periodo. Uno dei più estesi studi compiuti finora (Oxford), dopo un monitoraggio durato 30 anni delle abitudini alcoliche dei partecipanti e delle loro risonanze magnetiche cerebrali concludevache ai consumatori di alcol anche moderati “è associato un rischio fino a sei volte maggiore di restringimento dell’ippocampo” rispetto a chi non ne assume nemmeno una goccia. Un vero e proprio deterioramento, che prosegue per mesi dopo l’ultimo bicchiere ingerito.

 

Dalla culla alla fine della vita

Alcol e cervello insomma, sono un binomio da evitare. Ma esistono tre momenti in cui gli effetti nocivi dell’etanolo sul sistema nervoso si fanno deleteri. Tre periodi chiave nella vita in cui “la sensibilità all’assunzione è amplificata”, scrivono Louise Mewton, ricercatrice al Center for Healthy Brain Ageing di Sydney e Rahul Rao, professore al Dipartimento di Psichiatria del King’s College di Londra.

 

CERVELLO

L’azione neurotossica comincia a emergere già in fase prenatale anche con bassi livelli di esposizione, proseguendo poi con le “sbronze” adolescenziali, per ripresentarsi ancora con il consumo medio-basso ma continuativo caratteristico degli over 65. Per quale motivo? “Si tratta di tre momenti di trasformazione dinamica per il cervello – spiegano i due esperti – che ne plasmano le future performance neuro-cognitive”.

alcol e anziani 5

 

Il periodo prenatale

Pensiamo al periodo prenatale, quando i neuroni proliferano esponenzialmente e sono più di quanti il nascituro ne avrà mai. “Nel mondo, circa il 10% delle donne incinta consumano alcol”, si legge nella pubblicazione. Percentuale che in Europa sale in media al 16%, con punte del 28.5% e del 21% in Regno Unito e Svizzera. “Dati allarmanti”, avvertono. L’esposizione durante lo sviluppo intrauterino infatti, può portare alla cosiddetta sindrome feto-alcolica (FAS), una disabilità permanente che comporta anomalie fisiche nel neonato, così come disturbi psicologici e neurologici.

 

pischelli alcol

Ciò accade perché il feto non ha enzimi per metabolizzare l’etanolo, che finisce per accumularsi nel sistema nervoso appena formato, danneggiandolo irreversibilmente.  Altrettanto critico per il neurosviluppo è il periodo adolescenziale, quando il cervello diventa più “efficiente”, da un lato tramite la mielinizzazione che stabilizza gli assoni (le vie di collegamento tra neuroni) e dall’altro con il pruning sinaptico, che elimina le sinapsi utilizzate con meno frequenza. Qui il problema è il consumo episodico pesante, che travolge il 18% dei giovani 15-19 anni in USA e addirittura il 31% in Europa.

alcol e giovani 1

 

In adolescenza

Vari studi hanno dimostrato che al fenomeno del “binge drinking” sono associati un ridotto sviluppo della materia bianca e deficit delle funzioni cognitive da lievi a moderati. Ma il potere distruttivo dell’alcol sul cervello umano non perde d’intensità nei più adulti. I disturbi da uso di alcol uno dei più importanti fattori di rischio – insieme a fumo e ipertensione – per tutti i tipi di demenza, compreso l’Alzheimer.

 

alcol e giovani 3

È proprio la preziosa delicatezza di questi tre “turning point” celebrali a rendere l’interazione con l’etanolo così dannosa, sottolineano Mewton e Rao. La scienza è chiara, proseguono, è necessaria una seria politica di salute pubblica “che riduca l’uso e l’abuso di alcol a tutte le età”. “Nuove linee guida, aumento dei prezzi degli alcolici e tasso alcolemico alla guida ancor più basso potrebbero migliorare la salute del cervello, la qualità della vita e la longevità delle persone”, concludono.

 

alcolismo aumentato durante lockdown 1

Valeria Arnaldi per "www.leggo.it"

 

Forzati in casa, spesso soli. Senza socialità, con le incertezze di oggi e le preoccupazioni per domani. Di certo, con la voglia di dimenticare la pandemia. E, non di rado, davanti al pc, bicchiere in mano, per un aperitivo con gli amici in videochiamata, per stare insieme “a distanza”.

 

La pandemia ha visto crescere sensibilmente online la passione degli italiani per l’alcol, a partire dai più giovani. A misurare il fenomeno è Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi: nel 2020, nel nostro Paese, ha registrato un rialzo dell’interesse online per gli alcolici, rispetto al 2019, pari al 110,2%. Il dato sale addirittura al 209,2% per i giovani, tra 18 e 24 anni.

alcolismo aumentato durante lockdown

 

Si beve per dimenticare, distrarsi, allontanare le ansie o magari per festeggiare il momento in cui ci si “rivede” seppure tramite uno schermo. Aumenta dunque l’interesse dei più giovani, ma anche quello delle altre fasce d’età. Tra i 35 e i 44 anni il rialzo è +91,2%, tra i 25 e i 34 +88,8%. Più lieve, colpisce pure il dato degli over65, che sale “solo” del 27%.

 

Attenzione però: è tre volte superiore alla crescita di interesse per l’e-commerce, +9%, nella stessa fascia d’età. Bevono di più gli uomini: la percentuale di quanti acquistano alcolici online è salita del 100,6%. Ma aumentano pure i numeri delle donne, con +65,3%. Cresce l’interesse per il vino, con +446%. E per cognac e brandy, con +247,6%. Dopo, la vodka, con +242,7%. All’e-commerce, poi, si aggiungono richieste e spese in enoteche, supermercati e simili.

 

alcol e quarantena meme

L’acquisto in Rete, però, suggerisce una dimensione più intima, rapida, “senza volto”. Non è un caso, forse, che il picco di aumento per le web-ricerche di alcolici, con +125,1%, si verifichi la domenica sera, tra le 21 e le 22, da mobile. Quando una nuova settimana, con le sue difficoltà, sta per iniziare.

alcol in vendita nei minimarket banglagiovani, coronavirus e alcolismo alcolismo in quarantena 2alcolismo in quarantena

 

alcol e giovani 2

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...