“FACCIAMO UN LOCKDOWN PERSONALE” – IL PROFESSOR LE FOCHE AI “LUNATICI”: “LA PATOLOGIA CHE STIAMO AFFRONTANDO È DIVERSA RISPETTO A MARZO, È MOLTO PIÙ TRANQUILLA, MA BISOGNA AVERE UN COMPORTAMENTO PRUDENTE E AVERE A CUORE LA SALUTE DEGLI ALTRI, PORTARE BENE LE MASCHERINE, LAVARCI LE MANI” – “SU 100 COSE CHE DOVREMMO FARE, SCEGLIAMONE 15, LE PIÙ ESSENZIALI. LA SCIENZA CI SALVERÀ. PER IL VACCINO CI VORRÀ…” - L'ELOGIO DE "I LUNATICI"
Francesco Le Foche, immunologo clinico, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte da mezzanotte alle sei.
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Il prof. Le Foche ha fatto il punto della situazione sull'emergenza covid19: "Il numero dei contagiati cresce, c'è un diffusione del numero dei contagi, la patologia che stiamo affrontando è diversa rispetto a marzo, è molto più tranquilla. Dobbiamo fare in modo che il numero non cresca, che la diffusione sociale del virus non ne aumenti la carica, perché questo potrebbe far aumentare il numero di posti occupati nei reparti e nelle terapie intensive.
Dobbiamo stare attenti, avere un comportamento prudente, indossare bene la mascherina, mantenere il distanziamento, lavarci le mani. Nel rispetto della salute degli altri, non solo della nostra. Dobbiamo ancora controllare bene il territorio, organizzarlo meglio, ma questo è quello che succede nei reparti. Tranquillamente trattiamo il paziente, che spesso esce in tempi rapidi.
Arrivano spesso in buone condizioni e li dimettiamo bene. Dobbiamo organizzare delle strutture esterne che accolgano il paziente in modo che non ci sia una condizione di contagi tra familiari. Dobbiamo mettere in campo una sorta di lockdown personale, su cento cose che dovremmo fare facciamone quindici, quelle più urgente. Proteggerci per i prossimi quattro o cinque mesi".
Sulle cure e sui vaccini: "Ci sono già terapie che funzionano bene. Il desametasone è un cortisonico che costa poco e salva le vite umane. Ne ha parlato uno studio inglese e noi lo confermiamo. A marzo non lo usavamo perché non lo ritenevamo utile, visto che nella sars funzionava. Adesso invece è molto utile.
Comporta un miglioramento clinico del paziente e riduce la mortalità di moltissimo. Associato ad altri farmaci di supporto va molto bene. Aspettiamo gli anticorpi monoclonali che sono una prospettiva molto valida, che potranno essere utilizzati preventivamente nel personale sanitario per prevenire il contagio ospedaliero.
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E poi molte industria stanno preparando dei vaccini che sembrano funzionari. Ci vorrà qualche mese per l'industrializzazione e la somministrazione del vaccino, ma guardiamo al futuro, vediamo l'apertura, la fine di questa pandemia. Io credo che l'industrializzazione verrà prodotta già in primavera, potremo dare la vaccinazione a tante persone. I casi si ridurranno e noi andremo verso la fine di questa pandemia".
FRANCESCO LE FOCHE MARA VENIER
Sulla differenza tra oggi e marzo: "Ora i contagi sono molti in Lombardia, ma si sono spalmati in tutta la penisola. I casi sono meno gravi perché li vediamo prima e li trattiamo meglio. Sono molto meno importanti. E si muore di meno. Sappiamo gestire molto meglio il paziente".
Niente panico: "Bisogna evitare di entrare nel panico. Bisogna essere prudenti e razionali. Indossare la mascherina, distanziarci, igienizzarci, ma restare razionali. Niente panico. In estate ci siamo rilassati, il controllo sociale del virus è fondamentale, dobbiamo essere rispettosi della salute degli altri, portare bene le mascherine, lavarci le mani, limitarci a fare l'essenziale. Poi tra quattro o cinque mesi andremo verso il futuro. La scienza ci salverà, questo è il pianeta più bello dell'universo, dove c'è l'umanità. La scienza sconfiggerà anche questa pandemia".
Sul Natale: "Ora dobbiamo controllare bene il virus per avere delle festività natalizie tranquille. Ora, adesso, dobbiamo essere pronti, attenti e rispettosi della salute pubblica".
2 - I LUNATICI DI RADIO2, LA DIMOSTRAZIONE CHE LA RADIO È PIÙ FORTE DI OGNI DISTANZIAMENTO
Da https://www.istituzioni24.it/
C’è un programma su Rai Radio2 che sembra quasi sprecato per l’orario in cui va in onda eppure proprio per l’orario in cui viene trasmesso è destinato ad entrare negli annali. Si chiama ‘I Lunatici’ e a condurlo ci sono due ragazzi reduci da anni di gavetta in diverse radio locali.
ROBERTO ARDUINI E ANDREA DI CIANCIO
Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio vanno in onda in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle sei. Se li ascolti per più di due volte diventarne dipendente, anche se a quell’ora bisognerebbe dormire, non è complicato. Anzi, è probabilissimo: i due parlano di tutto. Dalle cose serie a quelle che fanno morir dal ridere. Parlano, sì, ma soprattutto ascoltano. Forti dello storico 063131, ogni notte danno voce a decine di ascoltatori che chiamano per raccontare gli aspetti più strampalati della propria esistenza.
E’ lì, nel maneggiare il materiale umano che la notte gli mette a disposizione, che Arduini e Di Ciancio dimostrano di essere due veri e propri fuoriclasse. Animali da microfono. Ci sono personaggi bizzarri che fanno morire dal ridere e che nemmeno l’autore più scafato riuscirebbe a disegnare a tavolino. Ci sono storie che fanno emozionare, riflettere, in alcuni casi commuovere. Ci sono voci di un’Italia che non si arrende. Che soffre. Che combatte. Che si fa compagnia.
Arduini e Di Ciancio sono la piazza in cui è possibile restare tutti attaccati seguendo le norme del distanziamento. Sei ore di diretta che ogni notte passano in un attimo. La radio vecchia che però è innovativa. La radio che, in un’Italia che si riscopre a discutere di coprifuoco, resta accesa anche quando tutto il resto è spento.
I Lunatici, che non a caso hanno vinto il Premio Biagio Agnes nel 2019 (mai capitato prima che un riconoscimento così prestigioso venisse assegnato ad una trasmissione che all’epoca era alla sua prima stagione) sono un fiore all’occhiello del servizio pubblico, e nonostante l’orario riescono a coinvolgere decine di migliaia di persone, persone che li amano, quasi li venerano.
arduini di ciancio radio cusano campus
Basta vedere il gruppo facebook dei Lunatici di Radio2, ed hanno così successo perché sono empatici, reali, non sono prodotti da laboratorio, volti televisivi che riciclano in radio, aspiranti influencer messi grazie ai like rimediati su Instagram. Bisogna fare i complimenti a Radio Rai e a Radio2 per aver avuto il coraggio di investire su due radiofonici nati nel mondo radiofonico, che notte dopo notte stanno entrando sempre più nel cuore di chi li ascolta e li apprezza.
Arduini e Di Ciancio dimostrano ogni notte cosa deve fare la radio per restare fresca ed eterna. Deve informare. Alleggerire. Parlare. Ma soprattutto ascoltare le anime che ha dall’altra parte. In una danza di emozioni che rende lo spettacolo imprevedibile. E ogni puntata mai uguale all’altra.