DAL PIANETA SATURNIA - LE TERME AVRANNO A ROMA E MILANO DUE ''PIATTAFORME DI BENESSERE''. MASSIMO CAPUTI: ''CREEREMO UN PARCO CON PAOLO PEJRONE INTORNO ALL'ACQUA DI SATURNIA, CHE RICOMPARE ALL' INTERNO DI UN CRATERE ALLA STESSA TEMPERATURA DEL LIQUIDO AMNIOTICO DOPO UN LUNGO VIAGGIO DI 40 ANNI NELLE ROCCE DELL' AMIATA: HA UNA POTENZA DI 500 LITRI AL SECONDO E UN'ALGA UNICA, LA BIOGLEA''
B.Bu. per ''Affari & Finanza - la Repubblica''
L' idea di avere un albergo vicino alle terme di Saturnia che servisse ai "bagnaioli" era già venuta, nel lontano 1429, a un certo Domenico Del Bellaccio, abitante di Montemerano e la risposta era arrivata solo nel 1483. Altri tempi e altre storie per le terme di Saturnia "nate" tremila anni e che sono state acquistate nel novembre del 2017 dalla società Feidos insieme al fondo americano York Capital per 40 milioni di euro con un ambizioso piano di rilancio di 8 milioni di euro in due anni.
"Oggi nel mondo si spendono 552 miliardi di euro in benessere, con crescita del 6,5% nel triennio 2015/17, più del doppio rispetto al turismo - spiega Massimo Caputi, presidente esecutivo di Terme di Saturnia - C' è sempre più attenzione alla salute e, anche grazie all' innalzamento dell' età media, crescono le esigenze dei potenziali clienti. Noi vogliamo rispondere a queste domanda con una piattaforma innovativa per sviluppare un modello sostenibile, nel rispetto della natura, e per far conoscere il mondo dell' acqua di Saturnia dal punto di vista scientifico. Per questo stiamo già progettando la "via dell' acqua" con un parco disegnato da Paolo Pejrone».
Una piccola rivoluzione che è cominciata dalle strutture, ma lo stesso Caputi sottolinea che Saturnia non aspira a essere solo un resort, ma rappresenta il luogo dove svolgere attività diversificate in sinergia con il territorio. «Partiamo sempre dall' acqua: ricompare all' interno di un cratere alla stessa temperatura del liquido amniotico dopo un lungo viaggio di 40 anni nelle rocce dell' Amiata: ha una potenza di 500 litri al secondo e, al suo interno, un' alga unica, la bioglea. Valorizzando quello che abbiamo, vogliamo fare alleanze con il territorio ed essere un volano di sviluppo: Saturnia diventerà il nuovo parco del benessere».
Un posto dove pensare alla prevenzione ed effettuare cure dolci in armonia con la natura, ma non solo: "Saturnia è comunque è anche una piattaforma medica. Ha potenti impianti per riabilitazione motoria e respiratoria. Vogliamo arrivare nel 2020 a un pubblico di mezzo milione di visitatori, sviluppando una tipologia di turismo pluri - target, spaziando da un biglietto di ingresso per il parco da 6 euro e mezzo, fino a mille euro al giorno per soggiorni esclusivi».
Oggi il pubblico delle terme di Saturnia è composto al 60% da turisti italiani. Per incrementare i flussi, uno degli aspetti prioritari della nuova Saturnia riguarda la formazione del personale con collaborazione con la Luiss Business School: «Stiamo attivando corsi per il nuovo "manager del benessere" che riunisce più saperi e che oggi non esiste».
Altri investimenti riguardano la tecnologia e il digitale, dall' accoglienza alla comunicazione: «Avremo presto sistemi di accesso moderni, non più cartacei. Stiamo anche investendo sul web e sui social».
Cresce anche il fatturato con ottime previsioni: «Nel 2017 era a 17 milioni, nel 2019 vogliamo chiudere a 19 milioni e l' obiettivo è di arrivare nel 2022 a 25 milioni. Intanto stiamo progettando le nostre prime piattaforme benessere a Roma e a Milano: beauty clinique con trattamenti fatti con i nostri principi attivi. Vogliamo costruire una piattaforma di gestione completa per esportare il modello di Saturnia ad altre realtà».