vaccino anziani

FATE PRESTO! - APPENA IL 14,7% DEGLI ULTRA 80ENNI È IMMUNIZZATO AL COMPLETO, IL 28,2% SI TROVA A METÀ DEL PERCORSO: L’INOCULAZIONE DEGLI ANZIANI CHE DOVEVANO ESSERE MESSI AL RIPARO ENTRO FEBBRAIO SLITTA ADDIRITTURA A MAGGIO QUANDO SARÀ SCATTATA LA CAMPAGNA DI MASSA - E LA COLPA NON È SOLO DEL RITARDO NELLE FORNITURE. NINO CARTABELLOTTA (GIMBE): “ALL'INIZIO DELLA CAMPAGNA VACCINALE, CHE INDICAVA COME PRIORITÀ OPERATORI SANITARI E SOCIOSANITARI, PARTE DELLE DOSI SONO FINITE A PERSONE CHE NON NE AVEVANO DIRITTO…” -

Margherita De Bac e Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

 

vaccinazioni anti covid

Il segreto è, in parte, nell'accoglienza. All'istituto Spallanzani di Roma, maggiore riferimento per le malattie in città e a livello nazionale, anziani e fragili sono coccolati. Fiori e panchine lungo il percorso che conduce al padiglione della Primula, simbolo della campagna anti Covid, all'interno musica, riscaldamento, personale selezionato e gentile, non c'è attesa. «Domani inauguriamo il percorso per i non vedenti - racconta Francesco Vaia, direttore sanitario -. Una volta arrivati al cancello d'ingresso, vengono accompagnati da un addetto alla sicurezza fino alla postazione medica e qui presi in carico da personale dedicato. Il passaparola ha fatto il resto. C'è grande richiesta».

vaccino covid

 

Secondo la tabella aggiornata ogni giorno dalla Fondazione Gimbe, il Lazio è al quarto posto in Italia per percentuale di over 80 che hanno completato il ciclo con il richiamo(22,8%), quindi che sono immunizzati del tutto. Un altro 27,6% ha ricevuto la prima dose di Pfizer-Biontech e Moderna, i due preparati indicati per le categorie dei fragili. L'assessore alla Salute Alessio D'Amato vede vicina la meta: 290.000 anziani hanno fatto la profilassi con almeno una dose oltre quelli ricoverati nelle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e raggiunti a casa. La media nazionale però è insoddisfacente.

 

vaccino astrazeneca

Appena il 14,7% degli ultra 80enni è immunizzato al completo, il 28,2% si trova a metà del percorso, col primo inoculo. In pratica meno della metà della popolazione più in avanti con gli anni, a più alto rischio di ricovero e di morte (4.442.000) ha avuto l'iniezione. Quasi ultimata invece la fase nelle Rsa dove moltissimi sono stati protetti: l'89,1% degli ospiti (507.912). La differenza tra Regioni è abissale, a prescindere dalla posizione geografica nord-sud. Secondo il piano originale presentato in Parlamento dal ministro Speranza il 2 dicembre e poi aggiornato sulla base delle pessime notizie di mancata consegna dei vaccini, gli anziani avrebbero dovuto essere messi al riparo dal Sars-CoV-2 entro febbraio, scadenza poi slittata a fine marzo per le note difficoltà di approvvigionamento di materia prima.

 

ROBERTO SPERANZA

Ora il traguardo scivola a fine aprile, o addirittura a maggio quando sarà scattata la campagna di massa. Il beneficio a livello di riduzione di mortalità nella categoria anziani è fermo su piccoli numeri e comunque non è stato rilevato. Ma c'è soltanto questo, il taglio degli ordinativi, dietro il fenomeno della lentezza con cui la fascia più debole della popolazione sta ancora aspettando la «fialetta»? Non ne è convinto Nino Cartabellotta, fondatore di Gimbe: «Purtroppo all'inizio della campagna vaccinale, che indicava come priorità 1.404.000 operatori sanitari e sociosanitari, parte delle dosi allora disponibili sono finite a persone che non ne avevano diritto.

 

vaccinazioni

Mi riferisco a dipendenti amministrativi che non avevano contatto né con malati né col pubblico e che quindi anche per l'età non avrebbero dovuto avere la precedenza. Possiamo calcolare che gli imbucati siano stati il 16%. Non dico che sia stata un'operazione in malafede. Eravamo in una fase in cui le aziende farmaceutiche non avevano comunicato i tagli e non si prevedeva ci sarebbero state difficoltà di scorte. Sembrava che ci fosse disponibilità». In Toscana gli amministrativi vaccinati sono stati molti e forse non è un caso che la Regione governata da Eugenio Giani ora si trovi penultima nella classifica delle inoculazioni sugli over 80: appena il 5,3% ha completato il ciclo. Ultima è la Sardegna, col 2,8%. «Eravamo partiti benissimo con le Rsa e poi coi con gli operatori sanitari» ammette Giani, riconoscendo come non tutto sia andato per il verso giusto.

eugenio giani 1

 

E poi? «La verità è che confidavamo in una disponibilità maggiore di vaccini, quella che era stata promessa. Ma purtroppo non è andata così». Il fatto di dover fare i richiami, che con questo tipo di vaccini si fa dopo 21 giorni, ha rallentato l'immunizzazione dei cittadini con più di 80 anni. Adesso, però, la Regione si impegna a recuperare terreno. E il presidente promette che «entro il 25 aprile tutti gli over 80 riceveranno la prima dose». Con l'obiettivo di completare anche i richiami entro la metà di maggio. È indietro la Lombardia, l'11,1% degli over 80 ha concluso la profilassi. Ricorda Guido Bertolaso, consulente della Regione dal 2 febbraio per la campagna anti Covid: «Noi abbiamo cominciato a lavorare il 18 febbraio quando Pfizer ha tagliato le forniture.

 

INFERMIERI VACCINAZIONE 4

Per non contare le difficoltà con le prenotazioni che ho personalmente denunciato. Ora siamo in rimonta, finiremo col somministrare la prima dose a tutti entro l'11 aprile, a fine aprile col richiamo. Quasi 800 mila over 80 in due mesi, mi sembra un bel risultato». Trento è la più virtuosa dopo Bolzano. Antonio Ferro, direttore sanitario dell'azienda locale e presidente della società italiana di igiene, ha puntato sul sistema delle prenotazioni e poi «sulle vaccinazioni a domicilio. Circa 2.500 anziani hanno ricevuto Moderna a casa grazie ai medici di famiglia». Risultato: qui la mortalità, in questa categoria, si è ridotta allo 0,5%.

 

VACCINI

In Campania le sedute vaccinali per over 80 si concluderanno il 10 aprile, annuncia Enrico Coscioni, consigliere del governatore De Luca per l'emergenza. I problemi hanno riguardato gli interventi a domicilio, non sempre tempestivi: «Abbiamo avuto un calo sulla mortalità ma non possiamo quantificarlo».

CORONAVIRUS - VACCINAZIONE A MILANOCORONAVIRUS - VACCINAZIONE A MILANOVACCINO LOMBARDIAROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHIprenotazione vaccino covid 6ROBERTO SPERANZAprenotazione vaccino covid 2prenotazione vaccino covid 4prenotazione vaccino covid 5prenotazione vaccino covid 7prenotazione vaccino covid 1vaccino covid 1prenotazione vaccino covid 3coronavirus - vaccinazioni all ospedale militare di baggiovaccino covid 5coronavirus - vaccinazioni all ospedale militare di baggio 1vaccino covid 4vaccinazione usaVACCINI 1

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...