PALÙ O NON PALÙ? – IL VIROLOGO È STATO NOMINATO PRESIDENTE DELL’AIFA: FORSE OCCUPANDOSI DI FARMACI PARLERÀ MENO DI VIRUS. IL PROFESSORE TREVIGIANO È UNO DI QUEGLI SCIENZIATI CHE È ANDATO CONTROCORRENTE SUL COVID, COME BASSETTI E ZANGRILLO – A LUGLIO AVEVA PARTECIPATO AL CONVEGNO DEI "NEGAZIONISTI" ORGANIZZATO DAL LEEGHISTA SIRI - LE CRITICHE A CRISANTI ("È UN ESPERTO DI ZANZARE") E LE DICHIARAZIONI “CONTROVERSE”: DAL 95% DEGLI ASINTOMATICI AL VIRUS USCITO DAL LABORATORIO
1 – TUTTE LE DICHIARAZIONI CONTROVERSE SUL CORONAVIRUS DI GIORGIO PALÙ, IL NUOVO PRESIDENTE DELL’AIFA
Giada Ferraglioni per www.open.online
Giorgio Palù sarà il nuovo presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). A proporlo è stata la Conferenza delle Regioni, che ha fatto «in piena convergenza» il nome dell’ex Professore ordinario di Microbiologia e Virologia di Padova in seguito alle dimissioni di Domenico Mantoan.
la sede dell aifa in via del tritone
La proposta è stata approvata dal ministro della Sanità, Roberto Speranza. Palù è una delle voci che più ha fatto parlare di sé in questi mesi di emergenza Coronavirus, in seguito ad alcune dichiarazioni antiallarmiste sulla Covid-19, che lo hanno portato sulle pagine dei giornali.
Tra le sue affermazioni più discusse c’è stata quella sulla percentuale di asintomatici: in un’intervista al Corriere della Sera, Palù aveva dichiarato che «il 95% dei positivi al Coronavirus è asintomatico» (cosa non vera).
A settembre 2020, poi, aveva sostenuto l’ipotesi che il Sars-Cov-2 potesse essere stato creato in laboratorio: «Resta ancora in piedi, accanto a quella di un’origine naturale, l’ipotesi che Sars-CoV-2 sia uscito da un laboratorio», aveva detto all’Adnkronos Salute. «Questa ipotesi è al vaglio di un consorzio nato spontaneamente fra virologi, matematici e fisici: stiamo analizzando le sequenze di Sars-CoV-2 depositate, confrontandole con quelle dei coronavirus dei pipistrelli e di altri animali».
Un’atra volta ancora, durante una trasmissione andata in onda il 26 ottobre 2020, aveva detto (e poi più volte ribadito): «C’è più rischio di morire di lockdown, di chiusura, di fame che di Covid-19».
Sempre in tema chiusure, il professore aveva attaccato Andrea Crisanti, suo allievo, definendolo in maniera denigratoria un esperto di zanzare: «Lui è un mio allievo, accademicamente l’ho chiamato io ma non è un virologo. Non ha mai pubblicato un lavoro di virologia. Si tratta di un esperto di zanzare. Fa anche lui il suo decreto sancendo un lockdown? Ma a che titolo e su quale base?».
2 – PALÙ, L'ANTI CRISANTI, GUIDERÀ L'AIFA
Sarina Biraghi per "la Verità"
Fumata bianca in Conferenza Stato-Regioni sulla nomina di Giorgio Palù, 70 anni, alla presidenza di Aifa, l' Agenzia italiana del farmaco. Il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, ha scritto al ministro della Salute comunicando la «convergenza unanime» sull' incarico e Roberto Speranza ha provveduto a ratificare.
Il virologo Palù, tra il 2003 e il 2005 è stato componente del Consiglio superiore di sanità ed è professore ordinario in pensione di microbiologia e virologia ed ex direttore di medicina molecolare all' università di Padova, oltre che ex presidente della Società italiana ed europea di virologia. Il professore trevigiano era stato proposto dai governatori in sostituzione del dimissionario Domenico Mantoan, nel frattempo diventato dg di Agenas, l' Agenzia nazionale per i servizi sanitari.
Una scelta che potrebbe creare qualche malumore considerato che Palù fa parte di quei virologi in controtendenza, tacciato da chi non se ne intende addirittura di «negazionismo». Fu lo stesso Matteo Salvini, criticando i virologi rigoristi a definire il suo «personalissimo Cts: Giorgio Palù, Alberto Zangrillo e Matteo Bassetti».
A parte Zangrillo, straoccupato a dirigere l' unità operativa di anestesia e rianimazione generale del San Raffaele di Milano, sia a Palù che a Bassetti sono stati dati incarichi nazionali. Forse con l' obiettivo non dichiarato (e tutt' altro che scontato) di limitare le loro apparizioni e le loro polemiche.
A proposito di controversie con i colleghi, infatti, quella tra Palù e Andrea Crisanti, successore dello stesso Palù alla guida del dipartimento di medicina molecolare all' ateneo di Padova resta tra le più accese. Crisanti sosteneva infatti la necessità dei tracciamenti per evitare il lockdown, mentre Palù chiedeva al governo misure più leggere contro la pandemia. Una diversità di vedute piuttosto esplicita: «Crisanti è un mio allievo nel senso che accademicamente l' ho chiamato io da Londra.
Non è un virologo, non ha mai pubblicato, ma è un esperto di zanzare», sentenziò Palù.
Senza dimenticare che il neo presidente dell' Aifa lo scorso settembre sosteneva che restava «ancora in piedi, accanto a quella di un' origine naturale, l' ipotesi che Sars-CoV-2 sia uscito da un laboratorio».
Ora, nella bella sede di via del Tritone, a Roma, Palù sarà impegnato a regolare i farmaci e parlerà meno di Covid, come probabilmente farà Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive dell' ospedale San Martino di Genova, nominato dall' Agenas coordinatore scientifico di un gruppo di lavoro per decidere i criteri di ospedalizzazione e deospedalizzazione dei pazienti Covid-19 per il ministero della Salute.
Il prof genovese, esprimendo gratitudine nei confronti del viceministro Pierpaolo Sileri e dichiarandosi onorato dell' incarico, ha assicurato che opererà «con rigore scientifico e spirito di servizio per il sistema sanitario nazionale».
Un altro incarico strategico per un esperto che dichiarava che «gli ospedali sono al collasso per colpa di chi semina il panico» o che segnalava che «le strutture sanitarie sono assediate da migliaia di persone asintomatiche».
Ma soprattutto era stato considerato fuori dal club dei virologi «simpatici» al governo, dopo la partecipazione, lo scorso luglio, al cossiddetto convegno dei «negazionisti» Covid-19 (organizzato dal senatore Armando Siri) «Covid-19 in Italia, tra informazione, scienza e diritti». Tra i partecipanti c' era pure Alberto Zangrillo, Maria Rita Gismondo, Giuseppe De Donno, Matteo Salvini e Vittorio Sgarbi.