malattia di parkinson

I MALATI DIMENTICATI - L'EMERGENZA COVID HA SOSPESO LE CURE A CHI SOFFRE DI PARKINSON - OVVERO PERSONE CHE HANNO BISOGNO DI CONTINUO APPROVVIGIONAMENTO DI FARMACI, DI ESAMI CLINICI FREQUENTI E CONTROLLI PERIODICI - IN ALCUNI CASI CI SI STA ORGANIZZANDO CON VISITE TELEFONICHE O, QUANDO POSSIBILE, CON VIDEOCHIAMATE MA COSÌ IL MEDICO FATICA A RENDERSI CONTO DELLE REALI CONDIZIONI DEL PAZIENTE

Niccolò Carratelli per “la Stampa”

 

Visite rimandate, terapie non aggiornate, rapporto con il proprio medico interrotto. Tra "color che son sospesi" dall' emergenza Covid ci sono sicuramente i malati di Parkinson.

mano parkinson

Parliamo di persone che hanno bisogno di continuo approvvigionamento di farmaci, di esami clinici frequenti e controlli periodici. «Le decisioni prese in questa fase di emergenza impattano profondamente e in modo negativo sulla gestione della cura di questi pazienti», denuncia la sezione torinese dell' Associazione italiana parkinsoniani, in una lettera aperta inviata al presidente del Piemonte Cirio, a mezza giunta regionale e a tutti i direttori delle Asl.

 

«La scelta di dedicare il Martini e altri ospedali del territorio completamente ai pazienti Covid toglie la possibilità di svolgere le visite», avvertono. Ed è una preoccupazione che non riguarda solo i 22mila malati di Parkinson piemontesi, ma può essere estesa agli oltre 250mila registrati in tutta Italia. «In alcuni casi ci si sta organizzando con visite telefoniche o, quando possibile, con videochiamate - spiega Ubaldo Pilotto, referente Aip di Torino - ma così il medico fatica a rendersi conto delle reali condizioni del paziente. Senza contare che tutte le nuove prese in carico sono sospese».

parkinson

 

In pratica chi si ammala di Parkinson adesso, magari in una regione "rossa", rischia di veder slittare la diagnosi e l' inizio delle cure. In alcuni ospedali, però, le visite stanno continuando, magari ridotte e limitate ai casi più urgenti. Al Centro Parkinson dell' ospedale Molinette di Torino «stiamo chiamando tutti i pazienti con visite programmate per valutare chi può rimandare e chi, invece, deve venire», assicura il neurologo Leonardo Lopiano, che lo dirige da molti anni.

 

«Un paziente che è in fase avanzata della malattia, con blocchi motori frequenti nella giornata, necessita di aggiornamenti terapeutici non rinviabili - spiega - Per i pazienti meno gravi, si sta cercando di attivare il servizio di telemedicina, il consulto video a distanza». Una soluzione che, però, in molte altre regioni non esiste, con il risultato che non tutti i malati di Parkinson sono uguali.

 

l'aquila malato di parkinson smette di tremare e suona la chitarra dopo intervento al cervello 3

«Senza dubbio c' è un' assistenza un po' a macchia di leopardo - conferma il professor Fabrizio Stocchi, responsabile del Centro Parkinson dell' IRCCS San Raffaele di Roma - da noi finora siamo riusciti a rispettare il programma delle visite e l' attività di ambulatorio in presenza, ma so che in altre realtà si sono fermati».

 

La visita a distanza, così come le lezioni per gli studenti, «non può essere la stessa cosa - dice Stocchi - il contatto diretto consente una valutazione migliore, ma in emergenza anche noi facciamo alcune visite via Skype o Zoom». Il San Raffaele è un polo di riferimento per il centro-sud, vengono seguiti duemila pazienti all' anno, arrivano malati di Parkinson dalla Sicilia o dalla Calabria, «e ora che in alcune regioni sono previste restrizioni agli spostamenti, anche se per motivi di salute sono consentiti, abbiamo registrato diverse defezioni».

 

coronavirus ospedale civico di palermo 5

Il problema maggiore, però, è quello di riuscire a continuare la fisioterapia, con molti centri specializzati costretti a chiudere o a ridurre di molto i numeri. «È un' attività fondamentale per i nostri pazienti, interromperla comporta conseguenze molto negative, lo abbiamo già visto dopo il lockdown della scorsa primavera», spiega Lopiano. Per questo lo sforzo delle associazioni è quello di riconvertire le attività online: «Abbiamo predisposto anche corsi di logopedia, musicoterapia, la riabilitazione cognitiva - racconta Pilotto - tutte cose che evitano un peggioramento della malattia, soprattutto se i malati sono costretti a stare bloccati in casa».

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)