ilaria capua coronavirus

“LE VARIANTI? I VACCINI SONO EFFICACI RISPETTO A TUTTE LE MUTAZIONI NOTE” - LA VIROLOGA ILARIA CAPUA: “NON SIAMO ATTREZZATI PER IMMUNIZZARE OLTRE 7 MILIARDI DI PERSONE. BISOGNA METTERE A PUNTO VACCINI CONSERVABILI FACILMENTE - DA DOVE ARRIVA IL COVID? NULLA INDICA CHE SI SIA TRATTATO DI UN VIRUS CREATO IN LABORATORIO. MA È POSSIBILE CHE UN VIRUS NATURALE ABBIA INFETTATO QUALCUNO CHE LO HA POI TRASPORTATO FUORI DAL LABORATORIO. MI CHIEDO SE SIA ACCETTABILE CHE IN ALCUNI LABORATORI SIA CONSENTITO MANIPOLARE I VIRUS E MAGARI RENDERLI PIÙ TRASMISSIBILI O VIRULENTI…”

Paolo Russo per “la Stampa”

 

ILARIA CAPUA A DIMARTEDI

Ilaria Capua, virologa di fama internazionale a capo del centro di ricerca della facoltà di Medicina veterinaria della Florida, quando risponde al telefono ha appena ritirato l' Hypatia European Science Prize in qualità di pioniera della scienza «open access». «Mai come in questa pandemia abbiamo capito quanto sia importante che gli scienziati lavorino insieme condividendo le informazioni».

 

Poi il tono si fa quasi seccato quando le chiediamo di commentare gli allarmi sulle varianti, «un problema che non esiste perché i vaccini sono efficaci rispetto a tutte le mutazioni fino a ora note. La vera questione è un' altra: per debellare il virus serve investire nella ricerca di vaccini termostabili, che non abbiano bisogno della catena del freddo, che rende impossibile conservarli in quelle parti del mondo dove non arriva nemmeno la corrente elettrica».

varianti covid

 

L' uscita dal tunnel sembra vicina, ma sulla campagna vaccinale pesa ancora l' incognita delle varianti. Quanto dobbiamo temerle?

«Le varianti non devono spaventarci più di tanto perché i vaccini che abbiamo attualmente a disposizione, quando vengono somministrati in base ai protocolli, risultano mantenere la loro capacità protettiva, riducendo la trasmissione del virus e azzerando le forme gravi di malattia per tutti i casi di varianti fin qui note.

Varianti Covid

 

L'importante è che si faccia anche la seconda dose quando è richiesta, altrimenti il livello di protezione potrebbe non essere sufficiente. La priorità è impedire che le persone continuino ad ammalarsi mettendo a rischio la tenuta degli ospedali, e questo si ottiene con la vaccinazione. Quello delle varianti è un falso problema».

 

Cosa direbbe a un genitore per convincerlo a vaccinare il figlio adolescente?

sars cov 2

«Nulla, perché saranno i ragazzi a chiedere di potersi vaccinare quanto prima. Mia figlia si è prenotata il primo giorno in cui quelli della sua età ne hanno avuto l' opportunità. I giovani hanno capito che solo vaccinandosi possono proteggere i loro familiari e riprendere una vita più simile a quella pre-pandemica».

 

A proposito di libertà, quella di poter andare in giro senza mascherina quando la riconquisteremo?

ilaria capua

«Quando a furia di incontrare semafori rossi, ossia persone immunizzate, il virus passerà da una fase pandemica ad una endemica, come lo sono il morbillo, la varicella o l' influenza. Una volta tolto l' obbligo bisognerà continuare a usare il buon senso. Se sto in fila con dieci persone vicine anche all' aperto è meglio metterla».

 

E al chiuso?

«Sono appena un paio di giorni che contiamo le vittime non più a tre ma a due cifre. Continuiamo così per almeno due mesi e ne riparleremo».

 

Ha senso parlare di immunità di gregge senza vaccinare il resto del mondo?

Laboratorio di Wuhan 2

«Il problema di fondo è che non siamo attrezzati per immunizzare oltre 7 miliardi di persone. Per fare questo, al di là di qualsiasi decisione si voglia assumere sui brevetti, bisogna mettere a punto vaccini che non hanno bisogno della catena del freddo per essere trasportati e conservati, perché in tante parti del mondo non arriva nemmeno la corrente elettrica. Bisogna investire risorse per finanziare la ricerca di vaccini che si conservano a temperatura ambiente. Posando lo sguardo su tecnologie anche diverse da quelle biomediche, come le nanotecnologie, vaccini in stampa 3D, microchip di grafene».

 

Lo si sta facendo?

«Fino a oggi sono stati solo i Paesi in via di sviluppo a chiedere di investire su questo tipo di vaccini. Se vogliamo sconfiggere questa, come altre pandemie, quella richiesta deve diventare una priorità per tutti».

laboratorio wuhan

 

In questi giorni si è tornato a parlare di virus sfuggito dai laboratori: tesi credibile?

«Nulla indica che si sia trattato di un virus creato in laboratorio. È possibile che un virus comunque naturale abbia infettato qualcuno che lo ha poi trasportato fuori dal laboratorio.

Mi chiedo invece se sia ancora accettabile che in alcuni laboratori sia consentito manipolare dei virus e magari renderli più trasmissibili o virulenti. Credo che determinati tipi di ricerca andrebbero rivalutati, soprattutto quando il rapporto rischio-beneficio di queste sperimentazioni diventa sfavorevole».

ilaria capua

 

Da Stamina al Covid com' è cambiato il rapporto tra scienza da una parte, politica e opinione pubblica dall' altra?

«Tra tante disgrazie e dolori il Covid ha portato anche a un rafforzamento dell' interesse verso la scienza. È un cambiamento che va colto per alfabetizzare scientificamente il Paese. Riguardo al rapporto con la politica, diciamo che gli scienziati sono stati consultati. Ma poi non sempre le scelte sono state in linea con le loro indicazioni».

 

La pandemia può essere un' opportunità anche per rilanciare la ricerca in Italia?

«Il futuro della ricerca è nei network. Per rendere l' Italia competitiva occorre abbattere la burocrazia che ostacola la partecipazione dei giovani ricercatori a queste grandi reti.

Servono idee nuove e interdisciplinarità, perché c' è più da scoprire nell' interstizio tra una disciplina e l' altra che non dentro gli steccati di ciascuna. E poi torniamo a mandare in giro i giovani ricercatori a formarsi. Magari lasciando che in collegamento da remoto ci siano i più anziani».

 

Laboratorio di Wuhan

Lei è stata appena premiata a Barcellona con l' Hypatia European Science Prize, come pioniera della scienza «open access». Quanto è importante la condivisione delle informazioni per il progresso della ricerca e i brevetti in questo senso sono un ostacolo o un incentivo?

«La pandemia ci ha fatto capire quanto sia importante lavorare tutti insieme. Quindici anni fa il mio laboratorio scoprì la prima "variante africana" dell' aviaria. Quella sequenza invece di finire in data base chiusi fu messa a disposizione di migliaia di ricercatori che poterono scaricarla nell' arco di poche ore. Oggi tanti scienziati hanno condiviso quel mio gesto e questo ha consentito di affrontare con armi molto più affilate la pandemia. Ma sui brevetti dico che la ricerca va anche protetta per garantirne in futuro il finanziamento».

Ultimi Dagoreport

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A MAGGIO CON L’OPS DI MPS-CALTAGIRONE-MILLERI SU MEDIOBANCA CHE, UNA VOLTA ESPUGNATA COL SUO 13% DI GENERALI IN PANCIA, APRIRÀ LA VIA A CALTARICCONE PER ARRIVARE AL COMANDO DEL PRIMO FORZIERE D’ITALIA (843 MILIARDI) – CHE SUCCEDERA' QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I PEZZI GROSSI: ANDREA ORCEL DI UNICREDIT E CARLO MESSINA DI INTESA? - INTANTO, OGNI GIORNO SI REGISTRA UNO SCAZZO: SE IL PROXY ISS SOSTIENE MEDIOBANCA, IL PROXY GLASS LEWIS INVITA GLI AZIONISTI A PUNTELLARE MPS - (POTEVA MANCARE L’ANGOLO DEL BUONUMORE CON DAVIDE SERRA DEL FONDO ALGEBRIS?)…

zuppi sinodo claudio giuliodori ruini bergoglio

DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA CATTO-CONSERVATRICE DI RUINI SI È “VENDICATA” SUL LIBERAL ZUPPI: SUL DOCUMENTO NON VOTATO DALL’ASSEMBLEA SINODALE CI SAREBBERO INFATTI LE MANINE DELL’EX CAPO DELLA CEI AI TEMPI DI BERLUSCONI. COME? NEL PORTARE A SINTESI I TEMI DISCUSSI NEL LUNGO CAMMINO SINODALE, SONO STATI SBIANCHETTATI O “AGGIRATE” QUESTIONI CRUCIALI COME IL RUOLO DELLE DONNE NELLA CHIESA, LA TRASPARENZA SUGLI ABUSI E L’OMOSESSUALITÀ. PIÙ DI UN VESCOVO HA CRITICATO L’ASSENZA NEL TESTO DELLA SIGLA “LGBTQ” – LA MIGLIORE SPIEGAZIONE SUL CAMBIO DI CLIMA LA DA' UN PORPORATO ANZIANO: "ANNI FA, ALLA FINE AVREMMO ABBOZZATO E VOTATO..."

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA “UN’OPPORTUNITÀ” LA MANNAIA DEL DAZISTA TRUMP - DOVE È ANDATA A NASCONDERSI L’’’ANELLO DI CONGIUNZIONE’’ TRA AMERICA FIRST E L’EUROPA DEI "PARASSITI?" A CHE È SERVITA LA SUA “SPECIAL RELATIONSHIP” CON LO PSICO-DEMENTE DELLA CASA BIANCA CHE CINGUETTAVA: “MELONI È UN LEADER E UNA PERSONA FANTASTICA”? - CHE FOSSE TAGLIATA FUORI DAI GIOCHI, LA REGINA DI COATTONIA DOVEVA FICCARSELO IN TESTA QUANDO L’ALTRO GIORNO HA CHIAMATO URSULA PER SCONGIURARLA DI NON RISPONDERE CON I CONTRO-DAZI AL TRUMPONE. LA KAISER DI BRUXELLES LE HA RISPOSTO CON PIGLIO TEUTONICO CHE LA DECISIONE FINALE SULLA POLITICA COMMERCIALE DELL’UNIONE APPARTIENE SOLO A LEI. COME A DIRE: "A COSETTA NON T’ALLARGA’, QUI COMANDO IO!" - ED ORA “IO SONO GIORGIA” SI TROVA A DOVER AFFRONTARE UNA GUERRA COMMERCIALE CHE TOCCA MOLTO DURAMENTE LA SUA BASE ELETTORALE, E NON SOLO QUELLA CHE VIVE DI EXPORT, COME AGRICOLTURA, LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, I TESSILI. UN BAGNO DI SANGUE E, IN PROSPETTIVA, UNA CATASTROFE POLITICA…

donald trump matteo salvini

FLASH! CHE FINE HA FATTO IL PIÙ TRUMPIANO DEL REAME, OVVERO MATTEO SALVINI? MENTRE I MERCATI CROLLANO PER LA TEMPESTA DEI DAZI SCATENATA DAL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO, CON PIAZZA AFFARI CHE PERDE IL 3,6%, IL LEADER DELLA LEGA HA PERSO LA VOCE, DOPO CHE PER SETTIMANE HA DIFESO A SPADA TRATTA LE FOLLI POLITICHE DEL TYCOON. SOLO DUE GIORNI FA AFFERMAVA CHE “IL VERO NEMICO PER LE AZIENDE ITALIANE NON È TRUMP MA LE FOLLI IMPOSIZIONI DI BRUXELLES”. E ORA? – LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DEL NORD, CHE HANNO SEMPRE VOTATO LEGA, COSA FARANNO? DOMENICA AL CONGRESSO DEL CARROCCIO, SENZA SFIDANTI, SALVINI SARÀ CONFERMATO SEGRETARIO. MA PER IL TRUMPUTINIANO MATTEO SONO IN ARRIVO CAZZI AMARI...

pier silvio berlusconi marina giorgia meloni sergio mattarella antonio tajani matteo salvini

AZZ! LA DUCETTA CI STA PENSANDO DAVVERO DI PORTARE L’ITALIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026 - PERCHÉ TANTA URGENZA? NON C’ENTRANO SOLO GLI SCAZZI CON IL TRUMPUTINIANO SALVINI, LA CERTEZZA DI AVER RAGGIUNTO, NELLO STESSO TEMPO, L’APICE DEL CONSENSO E IL MASSIMO DISGREGAMENTO DELL'OPPOSIZIONE: MA ANCHE LA CONSAPEVOLEZZA, TRA DAZI E INFLAZIONE, DI UN PROSSIMO FUTURO ECONOMICO ITALIANO MOLTO INCERTO - E PRIMA CHE SOPRAGGIUNGA UN CROLLO DI CONSENSI, MEJO COGLIERE IL MOMENTO PROPIZIO, DA QUI ALLA PRIMAVERA 2026, PER CONSOLIDARE IL GOVERNO (SEMPRE CHE MATTARELLA DECIDA DI SCIOGLIERE LE CAMERE) – ALTRA ROGNA PER GIORGIA E' IL FUTURO DI FORZA ITALIA: I PARLAMENTARI CHE FANNO CAPO A MARINA BERLUSCONI SCALPITANO DA UN PEZZO PER UN GOVERNO PIU' LIBERAL ED EUROPEISTA. MA UN SOSTITUTO DELL'INETTO TAJANI NON SI TROVA (ANNI FA IL CAV. L'AVEVA INDIVIDUATO IN GUIDO CROSETTO) - L'ULTIMO FORTE STIMOLO CHE SPINGE LA PREMIER AD ANDARE AL VOTO NELLA PRIMAVERA 2026 POTREBBE ESSERE ANCHE QUESTO: SAREBBE UN GOVERNO MELONI NEL 2029 A GESTIRE IN PARLAMENTO L'ELEZIONE DEL NUOVO CAPO DELLO STATO (E L'UNDERDOG GIORGIA FRA DUE ANNI FESTEGGERA' QUEL MEZZO SECOLO NECESSARIO PER SALIRE SUL COLLE PIU' ALTO...) 

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...