carlo cimbri leonardo del vecchio ieo

COSE MAI VISTE: UNO DONA 500 MILIONI E QUELLI DICONO ''NO GRAZIE''! È SUCCESSO ALLO IEO, IL POLO MILANESE DI ECCELLENZA ONCOLOGICA, CON DEL VECCHIO (LUXOTTICA) PRONTO A SGANCIARE MEZZO MILIARDO PER L'ESPANSIONE. CIMBRI, AD DI UNIPOL, LO HA RESPINTO: GLI ALTRI SOCI PER NON ESSERE DILUITI AVREBBERO DOVUTO METTERE MANO AL PORTAFOGLI. E INVECE VOGLIONO MANTENERE LA SRL E NON PASSARE A UNA FONDAZIONE: OGGI CERTI SOGGETTI GENEROSI HANNO I SOLDI, DOMANI CHISSA'

CARLO CIMBRI

 

Marcello Astorri per www.ilgiornale.it

 

«Se uno vuole comprare lo Ieo, oggi non è in vendita. Se uno lo vuole gestire in modo diverso, oggi da parte dei soci questo tipo discussione non c'è».

 

Il presidente dell'Istituto europeo di Oncologia (Ieo) e ad di Unipol, Carlo Cimbri, ieri ha rispedito al mittente la proposta del presidente di Luxottica, Leonardo Del Vecchio. Nei giorni scorsi, infatti, si era parlato della volontà di quest'ultimo, attraverso la sua Fondazione che ha in mano il 18,64% dello Ieo, di donare 500 milioni di euro per ampliare l'attuale struttura, aprire un centro di ricerca, costruire un campus universitario e una nuova area per l'accoglienza delle famiglie.

 

Un piano che prevede la trasformazione della srl creata da Umberto Veronesi in una Fondazione. Ipotesi non digerita da una parte consistente della compagine azionaria dello Ieo.

alberto nagel vincent bollore

 

«L'Istituto non può dipendere per il futuro da una generosità di soggetti che oggi hanno risorse e che domani potrebbero non averne», ha motivato Cimbri. Tra i soci principali ci sono Mediobanca (25,37%), UnipolSai (14,37%), Intesa Sanpaolo (7,37%), Pirelli (6,06%), Banco Bpm (5,77%), Mediolanum (4,62%). Se una parte di questi sarebbe anche disposto a considerare la trasformazione della ragione sociale, la maggioranza, tra cui Mediobanca, invece no e accetta solo alcuni aspetti della proposta Del Vecchio nel piano industriale dell'ad, Mauro Melis.

 

«Lo Ieo non fa gestione di immobili o di parchi», ha tuonato Cimbri. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, spinge per un accordo: «Non sono negativo di fronte a un atto di generosità», dice riguardo la proposta di Del Vecchio, «però bisogna trovare la formula per cui la governance e l'equilibrio tra ricerca e sostenibilità economica ci sia».

IEOleonardo del vecchioHUBERT SAGNIERES E LEONARDO DEL VECCHIO

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...