SIAMO COSI' COJONI CHE PURE IL FARMACO LO VOGLIAMO "GRIFFATO" – IN ITALIA CHI HA BISOGNO DI UN MEDICINALE PRENDE RARAMENTE IN CONSIDERAZIONE IL GENERICO: GLI ITALIANI SPENDONO DI TASCA PROPRIA OLTRE UN MILIARDO PER AVERE IL PRODOTTO DI MARCA, ANCHE SE IL FARMACO SENZA BRAND È IDENTICO – È IL CASO DELL’AUGMENTIN: PER ADESSO È INTROVABILE, MA SUL MERCATO ESISTONO ALMENO UNA DECINA DI FARMACI GENERICI EQUIVALENTI CHE RESTANO INVENDUTI...
Estratto dell’articolo di Michele Bocci per “la Repubblica”
È un po' il feroce Saladino dei farmaci. Tanti lo cercano, perché i problemi legati alle infezioni batteriche come il forte mal di gola provocato dallo streptococco sono molto diffusi anche con i primi caldi. Ma pochissimi lo trovano. L'Augmentin è uno dei medicinali maggiormente carenti in questo periodo, insieme ad altri come varie preparazioni contenenti gli arcinoti antinfiammatori e antipiretici paracetamolo e ibuprofene, oppure antidiabetici, prodotti contro lo shock anafilattico e pure altri antibiotici.
[…] malgrado gli allarmi, non c'è un vero problema a curare chi ha bisogno di un prodotto che manca. Proprio l'Augmentin può diventare il paradigma di questa situazione: per il farmaco che contiene amoxicillina e acido clavulanico esistono decine di generici, i cosiddetti farmaci equivalenti, che hanno gli stessi principi attivi e, quindi, anche le stesse proprietà terapeutiche. In Italia, però, i prodotti non di marca vengono usati molto meno rispetto ad altri Paesi europei.
E così capita che quelle che, appunto, appaiono come mancanze riguardino solo il medicinale con il brand, che è tranquillamente sostituibile.
Aifa, e il dato è di una settimana fa, conta 3.638 preparazioni carenti nel nostro Paese (in molti casi si tratta di diversi dosaggi dello stesso medicinale). Il numero assoluto è cresciuto negli ultimi mesi ed è vero che esiste un problema di reperimento di certi prodotti. Ma se si osserva il numero delle medicine per le quali esiste un equivalente, diffuso sempre dell'Agenzia del farmaco, il problema si ridimensiona, visto che per 2.680 c'è il generico. Non solo, di quelle circa mille preparazioni che appaiono comunque "scoperte", 541 servono contro problemi per i quali esiste un trattamento terapeutico alternativo.
È il caso, per fare un esempio, di fattori di rischio come la pressione alta. Ci sono tante scelte farmacologiche diversificate per affrontarla, molecole diverse che arrivano allo stesso obiettivo.
[…] In Italia i generici sono sul mercato da anni ma non hanno sfondato, anche se la stragrande maggioranza delle medicine in farmacia ha il brevetto scaduto. Tra i prodotti che non hanno più un'esclusiva, infatti, solo il 35% di quelli acquistati sono generici: la gran parte dei cittadini continua a preferire quelli di marca.
Siccome il servizio sanitario passa gratuitamente solo i farmaci di fascia A che hanno il prezzo dell'equivalente, chi vuole il brand deve pagare la differenza. Ebbene, in un anno gli italiani spendono di tasca propria oltre un miliardo per avere il cosiddetto "originator".
«Tra l'altro — fa notare Collatina — nel Sud i generici sono meno utilizzati rispetto al Nord, malgrado le maggiori difficoltà economiche. Per certi versi è anche un problema culturale». […]
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