franco locatelli

"SIAMO OTTIMISTI MA NON ILLUDIAMOCI CHE TUTTO SIA FINITO, SAREBBE GRAVE PERDERSI NELL'ULTIMO MIGLIO" - IL COORDINATORE DEL CTS, FRANCO LOCATELLI, ASCOLTATISSIMO DA DRAGHI: "E' FONDAMENTALE BASARE LE SCELTE, COME QUELLA SUL COPRIFUOCO, AVENDO COME STELLA POLARE L'EVOLUZIONE DEI NUMERI DELLA CURVA EPIDEMIOLOGICA - LA FUGA DA ASTRAZENECA SI E' LARGAMENTE RIDIMENSIONATA VISTO CHE OGNI GIORNO VENGONO SOMMINISTRATE IN MEDIA 80-90.000 DOSI DI QUESTO PRODOTTO…"

Margherita De Bac per il "Corriere della Sera"

 

franco locatelli

L'Italia marcia decisamente verso una fase di riaperture? Va subito al punto Franco Locatelli, oncoematologo del Cts e presidente del Consiglio superiore di Sanità: «Sicuramente. L'obiettivo è quello di riprendere una serie di attività economiche, sociali e ricreative che hanno sempre connotato la vita di tutti noi».

 

Però?

«Tuttavia, per contemperare nel modo migliore questo obiettivo con la tutela della salute è fondamentale basare le scelte sui principi della gradualità e della progressività, impiegando come stella polare di riferimento, per scelte come quelle sul coprifuoco, l'evoluzione dei numeri della curva epidemiologica. Deve essere ben chiaro che nessuno ha piacere a suggerire strategie di restrizione della vita sociale, dei movimenti o delle attività».

 

Nel passaporto verde la vaccinazione è messa sullo stesso piano del tampone come lasciapassare. Non è un controsenso?

brescia centro vaccinale

«No, non lo è affatto. Oggi, non tutti quelli che vogliono o avrebbero voluto vaccinarsi, hanno avuto la possibilità di farlo. Al contrario, l'accessibilità ai tamponi è molto più alla portata. In questo modo, pur ammettendo il limite del tampone rappresentato dall' assenza d' infezione nel momento in cui viene effettuato e non escludendo falsi negativi, si garantisce che tutte le persone possano aver equo accesso a determinati eventi o spettacoli, così come essere facilitate negli spostamenti».

 

È giusto chiamarlo passaporto?

«Invece di chiamarlo passaporto vaccinale adottiamo termini più adeguati come, per esempio, quello suggerito dal Comitato nazionale di Bioetica: certificazione sanitaria per uso non solo medico relativa a Sars-CoV-2 o, più agilmente, green certificate. Anche le parole hanno un peso e una valenza».

FRANCO LOCATELLI

 

Il ritmo delle vaccinazioni sta compensando la lentezza del calo della curva?

«La campagna vaccinale procede a ritmi decisamente sostenuti. Le fasce di popolazione più a rischio sono in via di progressiva messa in sicurezza. Basti pensare che oggi quasi il 90% delle persone oltre gli 80 anni d' età ha ricevuto almeno una dose, il 71% entrambe le dosi e, nella fascia d' età tra i 70 e i 79 anni, i due terzi delle persone hanno ricevuto una dose di vaccino».

 

Studenti vaccinati

Preoccupa la «fuga» da AstraZeneca?

«Anche le perplessità o resistenze a ricevere il vaccino di AstraZeneca si sono largamente ridimensionate visto che ogni giorno vengono somministrate in media 80-90.000 dosi di questo prodotto. Sulla scorta delle informazioni a oggi disponibili sull' insorgenza di trombosi in sedi inusuali, i soggetti che hanno ricevuto la prima dose di questo vaccino senza sviluppare queste complicanze, non presentano controindicazione per una seconda somministrazione del medesimo vaccino».

vaccino astrazeneca

 

Ci descrive la situazione aggiornata dell' epidemia?

«I numeri delle ultime settimane indicano chiaramente una riduzione della circolazione virale così come dell' impatto sui servizi sanitari territoriali. Ricordiamoci che solo poche settimane fa avevamo un numero di posti letto occupati nelle terapie intensive superiore a 3.700. Oggi siamo largamente sotto la soglia di 2.500. Anche il rapporto fra tamponi positivi e quelli effettuati mostra una tendenza chiara alla riduzione, basti pensare che martedì il valore era pari al 2,9%».

 

Vaccino adolescenti

È il risultato delle chiusure?

«Questi risultati si sono ottenuti sia grazie ai sacrifici fatti da tutti rispettando le indicazioni previste per le diverse fasce di rischio che hanno connotato le differenti aree territoriali del Paese, sia in ragione del numero sempre più elevato di soggetti immunizzati. Ma, se questo contesto indubitabilmente ci deve indurre all' ottimismo, al tempo stesso non deve farci cadere nell' illusoria percezione di essere fuori dal problema. Sarebbe un errore imperdonabile perderci proprio in quello che potremmo definire "l' ultimo miglio". Onoriamo la memoria di oltre 120 mila vittime con comportamenti responsabili».

IL PROFESSOR FRANCO LOCATELLI

 

C' è chi ritiene che l' immunità di gregge sia un obiettivo non verosimile.

«Immagino faccia riferimento in particolare alla posizione di Anthony Fauci che ha definito "elusivo" questo concetto, sottolineando che è ragionevole ipotizzare che, anche in futuro, il ritmo delle vaccinazioni dovrà continuare a essere sostenuto in ragione del possibile bisogno dei richiami. Abbandoniamolo pure, ma preoccupiamoci di vaccinare il maggior numero di persone nel tempo più veloce possibile».

 

L'immunità collettiva non è l'unico bersaglio, vero?

«Vedremo, certamente, ridursi non solo il numero dei morti o di coloro che necessitano di ricoveri nelle rianimazioni, ma anche il numero delle persone infettate. È passata a mio parere troppo poco rimarcata la notizia che nel Paese che ha vaccinato di più in rapporto alla popolazione, cioè Israele, lunedì la percentuale di tamponi positivi rispetto agli effettuati è stata pari allo 0,14%. Ciò documenta clamorosamente quanto è importante immunizzare anche per ridurre la circolazione virale».

Ultimi Dagoreport

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…