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E SE IL FUTURO DELLE VISITE MEDICHE FOSSE VIA WEB? – VISTO CHE MOLTI CONTROLLI SI RIDUCONO IN UNO SCAMBIO DI ANALISI E DATI, L’IDEA DI NON DOVERSI SPOSTARE PIÙ DA CASA POTREBBE EVITARE LISTE D’ATTESA E PERDITE DI TEMPO – IN TOSCANA GIÀ SI FANNO VIA WEB 80MILA VISITE ALL’ANNO E LA TELEMEDICINA È UNO DEI PILASTRI DEL PNRR IN SANITÀ: SONO STATI STANZIATI 1,5 MILIARDI DI EURO PER CREARE UNA RETE NAZIONALE E…

Estratto dell’articolo di Michele Bocci per "la Repubblica"

 

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[…] Un pezzo di futuro della sanità pubblica, cioè una sessione di telemedicina, va in scena in una stanza del vecchio e un po’ malandato ospedale della città sul Tirreno. Sembra un controsenso ma non lo è: la Toscana è una delle Regioni che spingono più in questa direzione, con 80 mila visite l’anno scorso, e la diabetologia livornese guidata da Graziano Di Cianni è ai vertici per numero di pazienti seguiti a distanza.

 

Monitor, cuffietta e microfono. La dottoressa Francesca Pancani ha bisogno di poco altro quando inizia le sue chiamate mattutine.

 

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«Eh, un attimo, ci sono problemi sulla linea», dice di fronte a uno schermo nero, facendo presagire una mattinata di guai con la connessione. In realtà, le cose filano lisce quasi da subito e la prima paziente, proprio Anna di Poggibonsi, può caricare nel sistema tutti i dati registrati nelle ultime settimane dai dispositivi che le ha dato la Asl.

 

Sullo schermo della dottoressa arrivano diagrammi di ogni tipo, con l’andamento della glicemia giorno per giorno, con le dosi di insulina somministrate dal micro infusore. A video ci sono anche i valori della pressione e gli ultimi esami del sangue. Cioè tutto il necessario per fare una visita accurata.

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«Sono a letto malata», dice Anna quando scorge Di Cianni alle spalle della dottoressa, «però se sapevo che c’era anche il capo mi sarei messa il rossetto », scherza. Tra i pazienti cronici, come chi ha il diabete di tipo 1, e i loro specialisti si crea spesso un rapporto stretto, vista l’assiduità dei controlli. «Vediamo i malati anche ogni tre mesi e poterlo fare a distanza è chiaramente un bel vantaggio. Se qualcuno ha un problema più urgente, fissiamo un incontro subito, online o dal vivo», spiega Di Cianni: «E abbiamo abolito le code nelle sale d’attesa».

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La telemedicina è uno dei pilastri del Pnrr in sanità. Sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro per creare una rete nazionale. A breve Agenas, l’agenzia sanitaria delle Regioni, farà partire una piattaforma unica nazionale. Intanto si creano ovunque le infrastrutture e si cercano di rispettare gli obiettivi del Piano di ripresa e resilienza. Quest’anno vanno seguiti via web almeno 300 mila pazienti cronici. Poi i numeri dovranno salire ancora. Anche i medici di famiglia potranno sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.

 

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Il sistema permette, se necessario, di collegare un altro medico per discutere un caso e parlare col malato. […]

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